Mercato auto Europa, i numeri della crisi (ma settembre è in ripresa)

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I dati 2020 sulle immatricolazioni non lasciano spazio a dubbi: rispetto al 2019, una vettura su 3 è rimasta invenduta. Il mese di settembre va in controtendenza. Sperando che non ci sia un nuovo “lockdown”

Un 2020 da dimenticare per il mercato auto europeo. Anche se a settembre ha mostrato una variazione positiva nelle immatricolazioni (+1%), ha chiuso i primi 9 mesi dell’anno a -29%. I dati, diffusi da Acea (l’Associazione europea dei costruttori auto), prendono in considerazione i Paesi Ue più Islanda, Norvegia, Svizzera e Regno Unito.

Lo stop dovuto al Covid ha lasciato il segno: in tutti i mercati, le immatricolazioni del periodo gennaio-settembre registrano cali a 2 cifre percentuali mentre nei 5 maggiori PaesiItalia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagnail calo rispetto ai primi 9 mesi del 2019 è del 31%.

Anche le vendite del Gruppo FCA risultano in flessione più della media del mercato: -34%. Con una quota di mercato del 5,7%, all’8° posto nella classifica europea.

Mercato auto in calo in tutta Europa ed economica in decrescita

L’economia europea subirà una recessione di proporzioni storiche, le cui conseguenze socio-economiche saranno profonde. I sussidi salariali e il sostegno alle imprese dovrebbero limitare la perdita di occupazione, ma la pandemia avrà comunque un grave impatto sul mercato del lavoro. Secondo le stime dell’Eurozone economic outlook, pubblicazione comune di tre tra i principali istituti congiunturali europei (IFO, Istat e KOF), dopo la forte contrazione registrata tra aprile e giugno, il Pil e gli altri aggregati economici registreranno una ripresa nel terzo trimestre del 2020.

Dopo il secondo trimestre del 2020, con un calo congiunturale del Pil dell’11,8% rispetto al primo trimestre del 2020, nel terzo trimestre del 2020, si prevede una crescita congiunturale del Pil dell’Area Euro dell’8,2%, trainata dalla crescita della produzione industriale (+15,2%) e dagli investimenti (+10,2%).

La crescita del Pil, secondo le stesse previsioni, andrà rallentando nell’ultimo trimestre del 2020 (+2,2%) e nel primo trimestre del 2021 (+1,5%), in entrambi i casi con variazioni positive sostenute principalmente dalla componente degli investimenti.

L’industria automobilistica europea si trova in una situazione difficile. I produttori di veicoli hanno dovuto chiudere i loro centri di sviluppo e siti produttivi in Ue per una media di 30 giorni lavorativi durante il periodo di chiusura, portando a perdite di produzione di 3.649.677 nel primo semestre, pari a circa il 20% della produzione totale nel 2019.

La domanda di auto dovrebbe subire una contrazione record del 25% nel 2020.

Per aiutare il settore ad essere resiliente molti Paesi europei hanno sostenuto la domanda di auto con piani di incentivazione (Francia, Germania, Spagna, Italia), che hanno consentito sia di smaltire le auto ferme sui piazzali per il lockdown sia di sostenere il mercato di auto a zero e a basse emissioni.

Resta ancora aperto il fronte Ue-UK del dopo-Brexit. Il Consiglio europeo sta sollecitando Londra per rendere possibile un accordo alla scadenza del periodo di transizione alla Brexit. I leader dell’industria automobilistica europea hanno unito le forze per chiedere all’Unione europea e al Regno Unito di garantire un accordo di libero scambio.

Il caso dell’Italia

Nei primi 9 mesi, in Italia le vendite di auto nuove hanno toccato quota 966.017 unità. Questo significa un calo del 34% su gennaio-settembre 2019, pari a 502.000 vendite in meno.

La quota di auto nuove diesel è del 35%, con una forte diminuzione del mercato: -45%. La quota di mercato delle auto a benzina si attesta al 40%, con volumi scesi del 39%. Le auto ad alimentazione alternativa (principalmente elettriche e ibride) conquistano il 25% del mercato, con 10 punti in più di un anno fa, con una crescita del 102% a settembre e del 9% nei primi 9 mesi.

A settembre, l’incremento delle immatricolazioni di autovetture elettrificate (+26.638 unità su settembre 2019) è dovuto ad un mercato che è più del triplo rispetto a quello di settembre 2019.

Le auto a Gpl risultano in crescita dell’8% nel mese e in calo del 40% nel cumulato, mentre quelle a metano sono in calo sia nel mese (-0,3%), sia nel cumulato (-12%).

Le autovetture elettrificate rappresentano un quarto del mercato di settembre e il 16% del mercato di gennaio-settembre 2020. I privati hanno acquistato 105.000 auto nel mese di settembre (+26%) e 588mila da inizio anno (-27%), mentre le società, con 51mila registrazioni, hanno subito una flessione del 14% a settembre e del 42,5% nel cumulato.

L’andamento nei mercati extra Ue

Il settore automotive non è andato in crisi in tutto il mondo. Come in Turchia. Qui, dopo 2 anni in flessione (2018, -33% e 2019, -20%), il mercato registra una crescita del 70% nei primi nove mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. In Russia, al contrario, il mercato dei primi 9 mesi 2020 è in flessione del 14% con previsioni al ribasso anche per l’ultimo trimestre. (Fonte: AEB)

Nell’area Nord America, da inizio 2020 il calo delle immatricolazioni è stato del 20%, con 12.124.446 unità vendute. Negli Usa, tra gennaio e settembre vendite a -19% (ma settembre a +6%). In Canada il mercato degli autoveicoli leggeri cresce del 5% nel mese di settembre, ed è in flessione del 24% nei primi 3 trimestri. (dati Ward’s)

Il mercato del Messico chiude i primi 9 mesi 2020 in diminuzione del 30,5%. (dati Ward’s)

Brasile: vendite autovetture gennaio-settembre in flessione del 35%, con 1.075.176 immatricolazioni. (fonte: ANFAVEA)

Argentina: dopo il calo del 47% nel 2019, nei primi nove mesi del 2020 le vendite sono diminuite del 32%. A settembre, il mercato è in crescita del 31%. (Fonte: ADEFA)

Giappone: nel periodo gennaio-settembre le immatricolazioni di autovetture diminuiscono del 18% e toccano 2.817.950 vendite. (Fonte: JAMA)

Cina: il mercato dei “passenger vehicle” continua a crescere e a settembre, con 2.088.000 immatricolazioni, e registra una crescita dell’8%. Il cumulato dei primi 9 mesi 2020 rimane negativo e, con 13.376.000 vendite, si riduce del 12%. (Fonte: Caam)

 

Andrea Barbieri Carones

Foto © Andrea Barbieri Carones

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Andrea Barbieri Carones
Specializzato nel settore del turismo e in quello dell'automotive, Andrea è nato a Milano e ha diviso la sua ventennale attività professionale tra la sua città natale e Roma. Conosce 3 lingue straniere e ha partecipato a fiere, conferenze e convegni in giro per il mondo, scrivendo per diverse testate nazionali. Negli ultimi anni ha pubblicato articoli sull'industria automobilistica e sul turismo d'affari e congressuale, collaborando anche a curare la comunicazione di alcune aziende nel settore dell'hotellerie e della logistica.

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