Qualità dell’aria: dal Pe nuovi limiti nazionali sugli inquinanti atmosferici

0
296

A Strasburgo il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva la direttiva sulle emissioni di smog, tra cui NOx, particolato e SO2, da raggiungere entro il 2030

Lo smog che tutti noi respiriamo è un assassino silenzioso ma letale che ogni anno uccide in Europa quasi mezzo milione di persone. A lanciare l’allarme è stata ieri l’Agenzia europea per l’ambiente (Eea, European Environment Agency): l’inquinamento resta il principale fattore ambientale di rischio per la salute dei cittadini.

Contemporaneamente il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva a una direttiva che impone agli Stati membri limiti più bassi per le principali sostanze inquinanti. L’obiettivo: abbassarne entro il 2030 la quantità nell’atmosfera sotto i livelli del 2005, per dimezzare l’impatto dello smog sulla salute.

Smog_in_TokyoI pericoli per l’Italia derivano fondamentalmente dal livello delle pm10. Dal rapporto annuale pubblicato dalla succitata Eea emerge che nel 2014 il loro valore ha costantemente superato i limiti consentiti nelle aree dove sono state fatte le misurazioni. E questo nonostante il calo “particolarmente marcato” negli ultimi anni di queste polveri sottili nell’atmosfera.

Ad oggi, l’Italia ha due procedimenti d’infrazione in corso nell’Unione europea per la qualità della sua aria. Uno, aperto nel 2014, contesta appunto lo sforamento dei limiti di pm10 in 12 regioni fra il 2008 e il 2012. L’altro, aperto nel maggio 2015, riguarda i valori di diossido di azoto, sforati in 15 città di 7 regioni.

Inquinamento_(338601936)Le nuove regole varate ieri dal Parlamento europeo, che adesso dovranno essere recepite dagli Stati membri, stabiliranno tetti nazionali ancora più stringenti per cinque sostanze killer: anidride solforosa, ossidi di azoto, composti organici volatili non metanici, ammoniaca e particolato fine. Responsabili di problemi che vanno dalle malattie respiratorie e cardiovascolari alle piogge acide, dalla distruzione delle colture ai danni agli edifici.

Il giro di vite varato dall’Assemblea plenaria di Strasburgo «salverà centinaia di migliaia di vite ogni anno», per il presidente della Commissione Ambiente del Parlamento europeo, l’italiano Giovanni La Via. Eppure in tanti avrebbero voluto di più e accusano gli Stati dell’Unione europea di essersi opposti in sede di Consiglio a misure più ambiziose. Come il gruppo dei socialdemocratici, che pure hanno votato sì.

Totalmente insoddisfatti, invece, gli europarlamentari del MoVimento 5 Stelle, che hanno votato no, come riporta l’Agenzia Ansa: «I governi e le istituzioni europee in mano ai grandi gruppi politici» – attacca l’eurodeputato Piernicola Pedicini – «devono spiegare perché hanno escluso il metano dalla lista dei gas inquinanti, nonostante sia un gas serra 21 volte più dannoso per l’ambiente del biossido di carbonio».

Inquinamento_Petrolchimico_-_Marina_di_Melilli_-_SiracusaNella nuova normativa, approvata con 499 voti a favore, 177 contrari e 28 astensioni, si stabiliscono gli impegni nazionali per la riduzione delle emissioni di biossido di zolfo (SO2), ossidi di azoto (NOx), composti organici volatili non metanici (COVNM), ammoniaca (NH3) e particolato fine (inferiore a un diametro di 2,5 micrometri). Tali proposte potrebbero ridurre l’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute di circa il 50% entro il 2030.

Secondo l’Agenzia europea per l’ambiente, gli inquinanti provengono da varie fonti:

  • il particolato (PM), principalmente dal riscaldamento, dall’industria e dai trasporti,
  • il NOx, principalmente dai trasporti,
  • il SOx, per lo più dalla produzione di energia e dai trasporti non stradali,
  • la quasi totalità delle emissioni di NH3 dall’agricoltura,
  • le emissioni di CO dal riscaldamento e dai trasporti, e
  • la maggior parte delle emissioni di metano (CH4) dall’agricoltura, dai rifiuti e dall’energia.

Gli Stati membri hanno insistito sull’esclusione del metano dal campo di applicazione della direttiva. La Commissione europea ha tuttavia confermato che potrebbe riesaminare questo punto.

 

Elodie Dubois

Foto © European Union (EP)

Articolo precedenteLa mano tesa del Papa oltre la misericordia giubilare
Articolo successivoJuncker: rendere più severo il codice di condotta dei commissari
Elodie Dubois
Francese, innamorata dell'ambiente e dell'Italia. Sempre attenta alle tematiche che riguardano la lotta all'effetto serra e la riduzione dell'inquinamento, contribuisce con la sua esperienza a Strasburgo e a Bruxelles alla realizzazione di una buona Euro...comunicazione!

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui