Il Consiglio europeo adotta riforme per servizi portuali più efficienti

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Con la votazione finale, che segue l’approvazione dell’Europarlamento, il regolamento per l’accesso al mercato e per ridurre i ricorsi è di fatto concluso

Da oggi, lunedì 23 gennaio, il Consiglio europeo ha adottato formalmente una nuova serie di norme per aumentare la trasparenza finanziaria dei porti e creare condizioni chiare ed eque per l’accesso al mercato dei servizi portuali in tutta Europa.

Il regolamento faciliterà l’accesso al mercato a nuovi fornitori di determinati servizi portuali. Creerà una maggiore parità di condizioni e ridurrà le incertezze giuridiche per i porti, i fornitori di servizi portuali e gli investitori. Questo dovrebbe incoraggiare gli investimenti nei porti, migliorare la qualità dei servizi forniti agli utenti dei porti e persino contribuire a ridurre i prezzi.

Le nuove norme assicureranno la trasparenza dei diritti portuali e dei finanziamenti pubblici dei porti, il che porterà a un miglior utilizzo dei fondi pubblici e a un’applicazione efficace ed equa delle norme dell’Unione europea in materia di concorrenza nei porti. Al tempo stesso le nuove norme sono concepite in modo tale da tenere conto della diversità del settore a livello europeo.

Joseph Muscat, primo ministro maltese, alla presentazione del semestre di presidenza del Consiglio europeo fatto alla sede del Parlamento europeo a Strasburgo

Il ministro maltese dei trasporti e delle infrastrutture Joe Mizzi, che attualmente presiede il Consiglio dei colleghi europei omologhi, ha dichiarato: «Mi compiaccio di queste riforme. Il settore portuale è fondamentale per il successo dell’economia europea e trarrà beneficio dalla maggiore trasparenza e chiarezza apportata dalle nuove norme».

La votazione finale del Consiglio conclude la procedura in prima lettura. Il Parlamento europeo ha votato il 14 dicembre 2016. L’atto giuridico sarà firmato da entrambe le istituzioni a metà febbraio e sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Ue alcune settimane più tardi. Entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

 

Claudia Lechner

Foto © Politx, Consiglio europeo

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