Rome E-Prix 2019, la corsa tecnologica dove vince il futuro

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Mitc Evans

I bolidi elettrici, ecologici e silenziosi della “Formula E” tornano a sfrecciare nella Capitale d’Italia. Zero emissioni e massime emozioni per la mobilità sostenibile

Ierì, sabato 13, per la seconda volta Roma ha ospitato la Formula E, una competizione che vede schierate le più grandi case automobilistiche del mondo (in questo campionato 2018 – 2019 si è aggiunta la BMW e dal prossimo ci sarà anche Mercedes) che a tutti gli effetti è un laboratorio di avanguardia per tecnologie che in un futuro molto prossimo saranno alla portata di tutti.

Il giorno precedente alla gara, la sindaca di Roma Virginia Raggi ha ricevuto in Campidoglio due piloti: il vincitore della prima edizione Sam Bird e Robin Frijns, entrambi del team Virgin. «La Formula E» – ha commentato la Raggi – «è un grandissimo evento ma è anche più di questo, è un modo in cui possiamo sentire, vedere e toccare cos’è il futuro della mobilità, cos’è la mobilità elettrica, la mobilità sostenibile. Siamo alla seconda edizione, è un modo in cui tutti noi possiamo vedere come la super tecnologia, il massimo della tecnologia, l’intrattenimento, lo sport ai massimi livelli, la massima velocità possano insieme essere un grande evento e nello stesso tempo vedere come usare questa tecnologia nei veicoli per tutti i giorni. Così tutti, cittadini, spettatori e governatori possono capire che passare all’elettrico è possibile».

Nel circuito cittadino che è tra i più lunghi di tutto il campionato, allestito sempre nel suggestivo quartiere Eur (massima espressione dell’architettura razionalista italiana), hanno trovato posto 35.000 spettatori; per la gioia di tutti anche il sorvolo inaugurale delle Frecce Tricolori.

Prima della partenza, sulla griglia, assieme al “patron” Alejandro Agag, Flavio Briatore con Ewan McGregor e il vicepremier Matteo Salvini, hanno rubato la scena ai ventidue piloti che di lì a poco avrebbero corso una gara a dir poco movimentata anche a causa della pioggia. Schierato in prima posizione il pilota tedesco Andre Lotter (team DS Techeetah), seguito dal neozelandese Mitc Evans (Panasonic Jaguar Racing) e l’argentino  José María López (GEOX Dragon).

                      Rome E-Prix 2019

In questa edizione le vetture hanno pneumatici ognitempo più sensibili ma a quanto pare questa innovazione non ha impedito un maxi tamponamento già al primo giro, fortunatamente senza conseguenze rilevanti sia per i piloti che per le tre vetture coinvolte, che ha bloccato la pista e costretto i giudici a sventolare la bandiera rossa. Un imprevisto che ha però avuto anche una conseguenza positiva: nel lasso di tempo che le vetture sono dovute rientrate nei box per le riparazioni, il tracciato si è parzialmente asciugato, dato che ha smesso di piovere poco prima della partenza. Con l’asfalto quasi asciutto, la competizione è stata poi avvincente; con un sorpasso coraggioso Mitc Evans è passato in prima posizione mantenendola fino alla vittoria.

Il vincitore, classe ’94, ha poi commentato: «Quando corri non devi gestire solo la macchina ma anche tutti i problemi tecnici…». Sul circuito: «è molto bello, tra quelli che più mi interessano del Campionato». La competizione: «ho avuto questo risultato anche grazie a un buon piazzamento in qualifica, la gara è stata molto impegnativa anche per l’incidente in partenza, ho avuto difficoltà nella gestione della vettura nelle prime curve, forse a causa della temperatura delle gomme.

          James Barclay, Team Director Panasonic Jaguar Racing

Inizialmente percepivo delle vibrazioni nel telaio ma dopo qualche giro la situazione si è normalizzata e ho potuto iniziare a dare il passo alla gara. La scorsa settimana ho avuto problemi al cambio e avevo paura che la cosa potesse ripetersi oggi ma fortunatamente tutto è andato liscio. Vedremo come andrà a Parigi…».
La gara è andata come ti aspettavi? «sì e no, sono rimasto molto sorpreso dall’energia che era rimasta nella batteria e che ho potuto sfruttare per avere il passo per poter vincere la gara, sono molto contento di aver ottenuto questo risultato».

 

 

 

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