La crisi di governo italiana vista dalla stampa estera

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Le dimissioni di Conte e lo scontro con Salvini sui media di tutto il mondo. L’interesse dei mercati e i dubbi sul MoVimento 5 Stelle sempre più europeista

Dopo due lunghe settimane di attesa le notizie sulle dimissioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sono rimbalzate sui principali siti del mondo, a partire dai quotidiani europei che l’hanno messa in apertura. In Francia, Le Monde ha dedica ampio spazio alla crisi di governo italiana, titolando «In Italia il presidente del Consiglio Giuseppe Conte annuncia le dimissioni. Questa decisione arriva dopo diverse settimane di crisi politica innescata dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini (Lega, estrema destra), e segna la fine di quattordici mesi di convivenza tra Lega e M5S». Le Figaro ha posto l’accento sul «discorso accusatorio contro il ministro dell’Interno, Matteo Salvini davanti al Senato», riferendo delle dimissioni ufficiali di Conte in serata.

Nel Regno Unito anche la Bbc ha sottolineato “il feroce attacco” del premier contro il ministro dell’Interno: «Le dimissioni di Conte arrivano con l’accusa al partner della coalizione di essere statoirresponsabile“». Pungente il Guardian che ha titolato «Il primo ministro italiano si dimette con un attacco all’opportunista Salvini»; e ancora «Giuseppe Conte afferma in Senato che il leader di estrema destra ha scatenato una crisi politica per servire i suoi interessi». Spazio anche sui giornali della Spagna: «Conte si dimette da primo ministro italiano e accusa Salvini. “La crisi in atto mina l’azione di questo governo che si ferma qui”, ha dichiarato Conte in Senato», è stato pubblicato su El Pais, mentre per El Mundo «Conte si dimette e porta l’Italia in un futuro incerto».

Germania: «La vendetta del burattino» è il titolo con cui la Sueddeutsche Zeitung, uno dei maggiori quotidiani tedeschi, ha introdotto il resoconto delle dimissioni del premier Giuseppe Conte. «Negli ultimi 15 mesi» il primo ministro «è stato ritenuto un mortificato vice dei suoi vice» ma ora «potrebbe prendere il sopravvento». Poi l’analisi: «Di tutti i possibili scenari, il più verosimile» è che il M5S e il Pd negozino su un «programma di governo comune» e, come «possibili premier in un tale esecutivo, sono considerati» lo stesso Conte e il presidente della Camera, Roberto Fico. Ampio spazio alla crisi anche sul tedesco Der Spiegel e su Russia Today, ma non solo. Per il principale giornale in lingua italiana in Svizzera, il Corriere del Ticino, addirittura il premier «Conte mitraglia Salvini al Senato», annunciando che «questa azione di governo si ferma qui».

Uscendo dall’Europa la crisi del governo gialloverde ha fatto il giro del mondo ed è o è stata presente su tutti i siti web delle principali testate internazionali, dagli Stati Uniti al Sud America, passando fino all’Asia. Si citano come esempio il brasiliano O Globo che annuncia come «sotto la pressione dell’estrema destra, il primo ministro italiano annuncia le dimissioni», fino al Times of India, secondo cui «Conte accusa Salvini di aver rovesciato il governo». La stampa Usa ha posto l’attenzione agli sviluppi della crisi politica in Italia con un occhio a quello che potrà accadere sul fronte dell’economia e dei mercati. La notizia è balzata in primo piano per la Cnn che ha riportato l’accusa di Conte nei confronti di Salvini «Il primo ministro italiano attacca il partner di governo come irresponsabile», e più sotto in un’editoriale si spiega perché il leader della Lega voglia andare al voto. «Il primo ministro italiano si dimette, dichiarando finita la coalizione», scrive il Wall Street Journal mentre il Time mette l’accento sul «Perché le dimissioni del presidente del Consiglio potrebbero spegnere le ambizioni di Matteo Salvini».

«Conte si dimette da primo ministro italiano» e «incolpa il leader della Lega Matteo Salvini per il collasso del governo» è stata anche l’apertura dell’autorevole Financial Times e un discorso simile lo ha fatto il New York Times, che ha parlato di trasformazione «del caos in incertezza» dopo 445 giorni di governo, con il rischio di un Paese che rimanga ancor più isolato dall’Europa, a partire dalla debole crescita economica, e i timori per la tenuta delle sue istituzioni finanziarie. E se il Washington Post ha puntato il dito sulla endemica instabilità della politica italiana ricordando come dal 1989 l’unico premier a restare in carica per l’intera legislatura sia stato Silvio Berlusconi, l’agenzia finanziaria Bloomberg ha messo in evidenza come gli investitori non tifino per elezioni anticipate, ma auspichino una coalizione di governo alternativa che dia finalmente stabilità e affronti con decisione soprattutto il problema dell’elevato debito pubblico e della crescita.

Per i mercati meglio il progetto “governo Ursula“, ovvero sostenuto dall’alleanza giallo-rossa M5S-Pd, che consentirebbe più stabilità e spread fra Btp e Bund in calo. Wolfram Mrowetz (Alisei Sim): «possibile riallineamento con l’Unione europea, con la Commissione più conciliante su conti pubblici». Un esecutivo europeista appoggiato dai partiti che all’Europarlamento hanno votato a favore della nuova presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. Pd, M5S e magari pure Forza Italia, maggioranza di garanzia che sarebbe in grado di affrontare la manovra finanziaria, evitando un’aspra campagna elettorale, e di far scendere lo spread, almeno nel breve termine. Certo è che il vero e propriocambiamentolo dovrebbero fare i parlamentari grillini, passati dall’essere alleati nella scorsa legislatura europea con l’antieuropeo per eccellenza Farage e facendo dimenticare il viaggio e l’appoggio del vicepremier uscente Di Maio e di Di Battista con i gilet gialli anti-Macron.

 

Giovanni De Negri

Foto e video © Eurocomunicazione, Palazzo Chigi, Ara Pacis

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Giovanni De Negri
Giornalista professionista ed esperto di comunicazione ha iniziato come conduttore in alcune emittenti televisive locali per poi passare a ogni altro genere di media: quotidiani, periodici, radio, web. Ha alternato l’intensa attività giornalistica con quella di amministratore di società e di docente, a contratto titolare di insegnamento o come cultore della materia, presso Università pubbliche e private, italiane e straniere, per l’Esercito e per la Scuola superiore dell’economia e delle finanze. Ha inoltre lavorato presso Uffici stampa della P.A. (Palazzo Chigi, Regione Lazio e Comune di Roma) e realizzato eventi/convegni presso la Camera dei Deputati, il Senato della Repubblica, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL)

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