L’Unione europea conferma le previsioni economiche del Fondo monetario internazionale: crollo del Pil nell’Eurozona oltre il 7%
Doveva essere il giorno in cui la Commissione europea avrebbe presentato il Piano per il Recovery fund. Oggi, invece, il commissario agli Affari economici, Paolo Gentiloni, ha confermato le indiscrezioni delle ultime ore. La proposta del Piano di Ripresa sarà pronta solo «nelle prossime settimane». E con molta probabilità «sarà approvata dal Consiglio europeo in giugno». Intanto, la Commissione ha diffuso i dati sulle previsioni economiche in Europa.
Nel 2020 sarà la Grecia il Paese con il maggiore crollo del Pil con -9,7%, seguita da Italia con un -9,5 e dalla Spagna. La contrazione minore in Polonia, con un -4,3 %. In Germania il Pil crollerà del 6, 5%, dell’8,2 in Francia. La flessione nell’Eurozona sarà mediamente del 7,7, in Ue del 7,4. Confermate, dunque, le previsioni del Fondo monetario internazionale. Scrive la Commissione: l’Europa dovrà affrontare «una recessione di dimensioni storiche». È preoccupato Gentiloni. I dati rivelano differenze sostanziali tra Paesi membri. In questo momento l’Europa è uno scacchiere in cui non tutti occupano la stessa posizione, per gravità della recessione e per capacità di ripresa. «Questa divergenza», ha dichiarato, «costituisce una minaccia per il mercato interno e l’area euro, ma può essere mitigata attraverso un’azione europea decisa. Dobbiamo essere all’altezza di questa sfida».
Intanto, eurocomissari e tecnici della Commissione sono al lavoro per contabilizzare il Recovery Fund nel Bilancio finanziario pluriennale. Ma i nodi da sciogliere restano molti. «La questione dei prestiti e delle sovvenzioni è controversa», ha detto l’ex presidente del Consiglio italiano. «Secondo la Commissione deve esserci un mix dei due strumenti, le sovvenzioni sono importanti come sono importanti i prestiti, ma dipende dalla loro durata, un conto è che durino due anni un conto che durino 40 anni». Venerdì prevista una riunione informale dell’Eurogruppo. All’esame dei ministri economici della zona euro i provvedimenti per rendere operative le misure di risposta alla crisi.
Annamaria Graziano
Foto © Unione europea