Mavi in mostra a Roma, 3 mesi al Museo delle Civiltà

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Mavi in mostra a Roma
Mavi in mostra a Roma

Cento scatti del 1957 dell’antropologo Cancian documentano la vita quotidiana in un paese dell’entroterra meridionale

Approda a una ribalta prestigiosa il Museo Antropologico Visivo Irpino (MAVI) di Lacedonia, piccolo comune campano in provincia di Avellino, sulle splendide colline che sfociano verso il Tavoliere delle Puglie.

Sarà infatti il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, in Piazza Guglielmo Marconi, a Roma, a ospitare “Frank Cancian, Un paese del Mezzogiorno italiano – Lacedonia, 1957”, mostra allestita dal Museo delle Civiltà di Roma con l’Istituto Centrale per il patrimonio immateriale – Istituti del Ministero per i Beni e le attività culturali e del turismo – in collaborazione con il Comune di Lacedonia, il Museo Antropologico Visivo Irpino, la Pro Loco “Gino Chicone”, l’Associazione Culturale “LaPilart” e il Museo etnografico di Morigerati (SA).

Il taglio del nastro avverrà giovedì 8 ottobre 2020, alle 17:30, mentre l’apertura al pubblico è prevista per sabato 10. In esposizione per tre mesi circa cento delle milleottocentouno fotografie che Frank Cancian, all’epoca giovane ricercatore statunitense poi diventato uno dei maggiori antropologi a livello mondiale, scattò nel 1957 proprio a Lacedonia, dov’era arrivato da borsista Fulbright, per documentare la vita quotidiana in tutti i suoi molteplici aspetti: lavoro in campagna, “struscio” in piazza, tradizioni popolari e religiose.

Il giovane Frank Cancian a Lacedonia nel 1957

Il MAVI in mostra a Roma è il punto di arrivo di un progetto promosso e coordinato da Francesco Aquilanti e Luciano Blasco e curato da Francesco Faeta e ha il patrocinio scientifico e culturale del Fulbright Program, della Società Italiana di Antropologia Culturale (SIAC), della Società Italiana per lo Studio della Fotografia (SISF), dell’Università degli Studi Roma Tre – Dipartimento Scienze Politiche e della Fondazione “Un Paese”. Evidente come lo splendido comune lacedoniese, guidato dal sindaco Antonio Di Conza, abbia scelto di puntare, per il tramite della Pro Loco e di LaPilart, sull’asset culturale e del patrimonio immateriale per provare a promuoversi.

«Il MAVI in mostra a Roma è un obiettivo per il quale abbiamo lavorato anni. Il mio ringraziamento – afferma il primo cittadino – va al professor Cancian, alla Pro Loco, all’associazione LaPilart e a tutti quanti hanno collaborato per questo scopo. È il nostro patrimonio culturale e antropologico, a cui la comunità è molto legata, e portarlo a Roma, in un museo così importante, deve essere la prima pietra di un percorso più ampio di valorizzazione».

Quello di Cancian, professore emerito di Antropologia presso l’Università di Irvine, in California, è unanimemente considerato uno straordinario studio di comunità attraverso la fotografia: uno dei più rilevanti frutti dell’impegno delle scienze sociali americane nel Belpaese negli anni Cinquanta e Sessanta. Tutti gli scatti sono oggi conservati presso il MAVI di Lacedonia. «È un risultato che ci riempie di gioia e ci emoziona, il coronamento di anni di sacrifici da parte di tutti», spiega il direttore uscente del Museo Antropologico Visivo Irpino, la lacedoniese Antonia Pio. Ma è anche la conferma di ciò che tanti antropologi e studiosi hanno subito intuito: il MAVI è un museo vero, e il contenuto è di grandissimo valore.

Uno dei 1801 scatti che Cancian realizzò a Lacedonia nel 1957 e che ha donato alla comunità altirpina

Le immagini in bianco e nero esposte, molte in grande formato, sono state stampate esclusivamente per la mostra da negativo originale con metodi tradizionali su carta ai sali d’argento e sono accompagnate da altri materiali di corredo come fogli provino e riproduzioni di note e taccuini dell’autore. Viene inoltre proiettato il documentario5×7il paese in una scatola” di Michele Citoni, regista romano e membro dell’associazione LaPilart, il cui lavoro è stato importante al pari di quello degli altri attori. Citoni, che ha condotto numerosi e apprezzati lavori sull’Alta Irpinia. ricostruisce il viaggio in Italia di Cancian nel 1957 e il suo nuovo incontro con la comunità lacedoniese avvenuto 60 anni dopo. Proprio in quest’occasione, avvenne la consegna ufficiale, da parte del professore, di tutto il materiale fotografico nelle mani del presidente della Pro Loco “Gino Chicone”, Antonio Pignatiello, e del sindaco di Lacedonia Antonio Di Conza.

Alla mostra si aggiunge un volume edito per i tipi di Postcard in doppia tiratura, con testi in Italiano e in Inglese, curato da Francesco Faeta: Un paese del Mezzogiorno italiano. Lacedonia (1957) nelle fotografie di Frank Cancian / A Town in Southern Italy. Lacedonia (1957) in Frank Cancian’s photographs. Il volume, che sarà presentato in occasione della inaugurazione della mostra, contiene un’ampia scelta antologica delle fotografie dell’autore e saggi critici a illustrare la sua rilevanza dal punto di vista antropologico ed etnografico, storico-sociale e storico-fotografico.

 

Goran Marsich

Foto © Restoalsud.it – Facebook MAVI

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