Presentata dal presidente dell’Associazione Italiana Sommelier, Antonello Maietta. Sono stati 694 i vini che hanno ricevuto le Quattro Viti, il massimo punteggio
La forza di una guida non è soltanto nel numero dei vini assaggiati e selezionati, ma risiede anche nella distribuzione capillare sul territorio italiano delle proprie associazioni regionali e provinciali. È il caso dell’Associazione Italiana Sommelier (Ais), attraverso le quali registrare l’evolversi del fenomeno vino.
Titoli
I numeri di Vitae 2021 registrano 2.014 aziende recensite, 694 vini hanno ricevuto le quattro Viti, il massimo punteggio. 169 quelli premiati per avere espresso un esemplare rapporto tra valore produttivo e prezzo di vendita. Mentre 114 vini possono fregiarsi della freccia di Cupido, il simbolo che identifica gli assaggi capaci di emozionare fin dal primo sorso.
Collaborazione
È una struttura quella dell’Ais che agisce tutto l’anno sul territorio. Per la realizzazione di questa edizione si è avvalsa di “una nutrita pattuglia di oltre mille colleghi”, scrive nell’introduzione Antonello Maietta, presidente dell’Associazione italiana Sommelier. E in questo l’Ais ha fatto – e fa – scuola sin dal 1965, anno di nascita.
Conferenza online
La guida “Vitae 2021” è stata presentata nel chiuso di uno schermo in modalità virtuale causa Covid-19, ma con la partecipazione attiva ed entusiasta attraverso i collegamenti in tutta Italia dei produttori premiati con il Tastevin. «Sarebbe stato un vero peccato non realizzare la guida perché non avremo consegnato al mondo del vino italiano un prodotto non solo di grande qualità nel racconto, ma soprattutto nel resoconto approfondito di un vino italiano che oggi è in ottima salute» ha esordito Antonello Maietta.
«Malgrado le difficoltà, la reputazione delle nostre aziende è in progressiva crescita anche sui principali mercati internazionali, grazie alla qualità diffusa che ne connota la produzione» ha concluso Maietta.
Partecipazione governativa
Alla presentazione digitale è intervenuto con un messaggio il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha voluto sottolineare come la presentazione della guida sia «un evento che continua a dare lustro al panorama delle produzioni e delle cantine italiane, oltre a essere un’importante occasione di dialogo e confronto. I soci AIS svolgono un importante ruolo di “comunicatori del vino” e contribuiscono a dare voce alle terre da cui nascono vini che rappresentano una indiscussa eccellenza italiana, riconosciuta a livello mondiale».
I vincitori del Tastevin:
Valle d’Aosta: VALLE D’AOSTA PINOT GRIS 2019 – Lo Triolet
Piemonte: BARBARESCO RABAJA RISERVA 2015 – Produttori del Barbaresco
Lombardia: LUGANA VIGNE DI CATULLO RISERVA 2017 – Tenuta Roveglia
Veneto: VENISSA BIANCO 2015 – Venissa
Trentino: MÜLLER THURGAU PALAI 2019 – Pojer e Sandri
Alto Adige: ALTO ADIGE LAGREIN TABER RISERVA 2018 – Cantina Bolzano
Friuli Venezia Giulia: FRIULI COLLI ORIENTALI BIANCO POMÉDES 2018 – Scubla
Liguria: RIVIERA LIGURE DI PONENTE PIGATO GRAND-PÈRE 2018 – Bio Vio
Emilia: LAMBRUSCO DI SORBARA RADICE 2019 – Gianfranco Paltrinieri
Romagna: ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE PRUNO RISERVA 2016 – Drei Donà Tenuta La Palazza
Toscana: BRUNELLO DI MONTALCINO TENUTA GREPPO RISERVA 2012 – Biondi Santi
Umbria: ORVIETO CLASSICO SUPERIORE LUIGI E GIOVANNA 2017 – Barberani
Marche: LACRIMA DI MORRO D’ALBA SUPERIORE 2018 – Stefano Mancinelli
Lazio: FRASCATI SUPERIORE PRIMO RISERVA 2019 – Merumalia
Abruzzo: MONTEPULCIANO D’ABRUZZO MAZZAMURELLO 2017 – Torre dei Beati
Molise: TINTILIA DEL MOLISE RUTILIA 2017 – Cantine Salvatore
Campania: AGLIANICO DEL TABURNO VIGNA CATARATTE RISERVA 2015 – Fontanavecchia
Puglia: CASTEL DEL MONTE NERO DI TROIA PUER APULIAE RISERVA 2015 – Rivera
Basilicata: AGLIANICO DEL VULTURE SUPERIORE ELEANO 2017 – Eleano
Calabria: ZINGAMARO 2016 – La Pizzuta del Principe
Sicilia: ETNA ROSSO MONTE GORNA RISERVA 2014 – Cantine Nicosia
Sardegna: CAGLIARI MALVASIA 2015 – Ferruccio Deiana
L’etichetta Venissa è un bianco da invecchiamento (è in commercio l’annata 2015) dal vitigno autoctono Dorona, prodotto dopo il recupero dell’antico vigneto dell’isola di Mazzorbo, una delle numerose isole della laguna veneziana.
Enzo Di Giacomo
Foto © Enzo Di Giacomo, Ais