Spagna in balìa della terza “ola”

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Spagna

Tenuta costante della curva di positivi. In particolare la comunità valenciana detiene il triste record di contagi e decessi

La terza ondata tocca la Spagna e travolge nuovamente il sistema sanitario del Paese.
Il Paese iberico continua a sommare record di contagi e morti a causa del Coronavirus. La media giornaliera è superiore ai 30 mila positivi e la pressione sulle terapie intensive supera quella della primera ola di marzo 2020.

L’aspetto spaventoso di questa situazione è che mentre lo scorso anno la crescita dei malati fu repentina, per poi rientrare in poche settimane, quello a cui si assiste attualmente nel Paese è una tenuta costante della curva di positivi che non accenna a scendere. Per avere un’idea nelle ultime due settimane i ricoveri in ospedale sono aumentati dell’82%. Con un aumento del 60% per i pazienti più gravi nelle terapie intensive.

Le possibili cause

SpagnaTra le cause di questa nuova emergenza, ci sono le misure blande adottate durante le festività natalizie e per Los Reyes. Il 6 gennaio infatti, in tutta la Spagna, è il giorno dello scambio dei regali portati dai Re Magi che poi sfilano per le vie delle città. Un momento molto sentito dalle famiglie spagnole, per questa ragione nella maggior parte del Paese sono stati consentiti i ricongiungimenti familiari e nei giorni festivi il coprifuoco è stato allungato dalle ore 22 alle 24.

Alle conseguenze del Natale in libertà“, quasi scontate, si vanno a sommare i casi registrati della nuova variante britannica del virus. E una versione che pare essere autoctona rilevata a giugno, sviluppata n el Nordest della Spagna.

Nuovo lockdown a Valencia

La regione più colpita è la Comunità Valenciana. Se a inizio pandemia era stata Madrid a piangere un altissimo numero di vittime e una gravissima sofferenza del sistema sanitario, adesso è Valencia a correre frettolosamente ai ripari.
In città sono ricomparsi gli ospedali da campo, ma le forti raffiche di vento degli ultimi giorni hanno reso inutilizzabili le tensostrutture.

Il governo della regione ha introdotto nuove e più stringenti misure per il contenimento dei contagi come il divieto di entrare e uscire dal capoluogo Valencia e da tutti i comuni con più di 50 mila abitanti dalle ore 15 del venerdì per tutto il fine settimana. Limitate ulteriormente le riunioni tra familiari e negli spazi pubblici sarà possibile riunirsi per un massimo di due persone di differenti nuclei familiari. Le ultime norme vanno a sommarsi al coprifuoco fissato alle ore 22 e alla chiusura totale delle attività di ristorazione, in vigore già da alcune settimane.

Record spagnolo di decessi

Secondo gli ultimi dati del ministero della Salute l’incidenza accumulata negli ultimi quattordici giorni nella Comunità Valenciana è cresciuta a 1.245,48 contagi ogni 100 mila abitanti, il dato più alto dall’inizio della pandemia. Attualmente sono più di 4 mila i ricoverati negli ospedali di Valencia, Alicante e Castellon e 255 mila i positivi al Covid. Da inizio pandemia la Comunitat detiene il triste record di morti che superato la soglia psicologica dei 4 mila decessi.

Una terza ondata che rischia di mandare in frantumi le esili difese di un Paese, economicamente paralizzato, e già ferito pesantemente dal virus.

 

Maurizio Pezzuco

Foto © Cadena Ser, Devour Madrid, ABC

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