Fabrizio Scuppa ospite di Mario Gallo a Il Salotto

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Fabrizio Scuppa

Octorate una piattaforma all-in-one per ospitality e ristorazione

Fabrizio Scuppa, oggi CEO di Octorate, la fonda nel 2012, dimostrandosi da subito un valido partner per tutte le strutture ricettive che decidono di utilizzare il sistema. È riuscito in pochi anni a trasformare una start up in una delle più importanti aziende a livello internazionale per il settore alberghiero/turistico.

  • Puoi descrivere nello specifico a tutti i nostri lettori e video ascoltatori di cosa si occupa la sua azienda?

«Octorate nasce nel 2012 come Channel Manager, strumento che permette agli albergatori tramite una sola interfaccia di aggiornare i prezzi e le disponibilità della struttura stessa in tutti i vari portali di prenotazione, Booking, Expedia, AirBNB. Al momento siamo connessi con piu di 150 portali. In realta nel 2012 partì da questo e poi è diventata una piattaforma all-in-one. Dove si puo gestire dall inizio della prenotazione fino alla partenza del cliente e anche dopo tutto il flusso operativo della struttura quali fatture la comunicazione il booking engine. Abbiamo oggi una suite di tutti i prodotti di una qualsiasi struttura ricettiva, ostello albergo appartamento Casa Vacanza».

  • Qualche anno fa è stato fatto un passo in avanti quando una grossa azienda software ha creduto nella sua idea e ha deciso di investire su Octorate. Con l’apporto di nuovi capitali e un cambio da startup ad azienda solida si è colmato un gap con altri operatori del settore. Come si è evoluto per voi il mercato negli ultimi anni?

«Allora, quando ho iniziato questa cosa, nel 2012, ero praticamente da solo. Poi il modello fu validato molto rapidamente. Nel 2015 arrivò l’investimento di 101, un Venture Capital di Milano. Fu il primo a credere nel progetto e investi 500.000 euro. 

Per una piccola startup romana fu un risultato davvero interessante. In soli 3 anni la crescita fu seguita da una grande accellerazione dovuta all’apporto di capitali e dall’innovazione e alla rapida crescita di numero di clienti. Nel 2018 Buffetti decise di acquisire il controllo dell’azienda. Da lì ci fu un’ulteriore accelerazione perche lasciandomi la direzione dell’azienda mi fu permesso di concentrarmi sui valori tecnologici e innovazione, che erano quelli che mi divertivano di piu e mi davano piu soddisfazione. E per le quali ero piu vocato. Mentre loro hanno una grossa struttura, una delle principali CT Italiane, amministrativa e controllo della produzione. Seguono la parte piu amministrativa – un po’ piu noiosa, passami il termine – mentre noi ci possiamo dedicare alla parte operativa e allo sviluppo di soluzioni innovative».

  • Quali sono i numeri e i punti di forza che oggi riassumono la sua azienda?

«Octorate in questo ha tutti i numeri diversi da quelli di un anno fa. Abbiamo clienti in 55 Paesi. Registravamo centinaia di migliaia di prenotazioni ogni mese. Oggi la situazione ovviamente è diversa. Non tanto per il numero di clienti, alcuni sono dormienti in attesa della ripartenza, ma ovviamente il flusso delle prenotazioni che sostanzialmente fa vibrare i nostri server».

  • Durante il periodo Covid, avete in qualche modo “sfruttato il tempo libero” per una evoluzione del sistema stesso?

«Guarda, quando ci fu il lockdown l’8 Marzo, io e alcuni colleghi eravamo in Messico a un Travel Education oriented e abbiamo avuto difficoltà a rientrare il 21 Marzo. Una situazione rocambolesca, sembravo Indiana Jones quando mi si chiudevano gli aeroporti dietro.
Tornai e mi ritrovai una città deserta. Chiusa dentro casa. L’ospitality era bloccata ma anche la ristorazione. Tutti i ristoranti chiusi. Decisi di riprendere un vecchio progetto che avevo iniziato qualche anno prima che avevo sospeso, OctoTable.

Libero da tutti gli impegni quotidiani, ho trovato il tempo di dedicarmi a questo progetto: declinare la tecnologia degli alberghi ai ristoranti. Al momento è gratuito. Non ci sembra il caso di bussare e di inviare fatture ai ristoranti considerando il periodo. Questo è il modo per dare il nostro contributo. CI sono molte altre cose che possono portare valore e raccogliere i frutti nel futuro».

  • Nel 2020/21 credo che abbiate registrato un calo di utenza, quale strategia per evitare una emorragia e quindi abbandono da parte delle strutture ricettive, vista la loro situazione attuale, cioè la chiusura in molti casi o dormienti come dicevi tu prima?

«Abbiamo diviso in 3 categorie i clienti. Come gli albergatori si sono rapportati a noi in questo momento delicato. Noi come Octorate abbiamo dei costi come tutti e dobbiamo far quadrare i conti. I clienti che non potevano pagare o quelli che hanno chiuso e quelli che sono ancora aperti. Nel mondo ci sono diverse realtà molto variegate, di fronte agli ospedali o in località dove le restrizioni sono meno forti.

La gestione dell’emorragia, come dicevi, l’abbiamo gestita cercando di acquisire nuovi clienti. È un momento di stop dove molte strutture alberghiere stanno riflettendo su cosa fare e approfittano per innovare. Dal momento che la nostra e una soluzione con dei contenuti innovativi molto forti, abbiamo delle realtà che stanno migrando da software più vecchi o comunque meno aggiornati, meno performanti. Noi siamo cloud per esempio da PMS gestionali. Più vecchi migrano verso le nostre soluzioni. Siamo anche più moderni per il prezzo, con noi paghi per quello che usi o per il tempo, una logica SAS (Software as a Services)».

  • Come dicevi prima la vostra azienda opera in 55 Paesi del mondo. Sicuramente avrete riscontrato delle problematiche diverse in base alle zone geografiche. Siete riusciti tecnologicamente a dare la possibilità a diversi operatori di coordinarsi con il vostro sistema e coordinarsi in qualche modo?

«Le nostre API permettono a chiunque di integrarsi con noi. Un grande valore è stato dato alle API per tutti i sistemi Keyless, si possono aprire gli appartamenti o le stanze degli hotel. Tramite le nostre API si possono inviare e ricevere le prenotazioni, il sistema gestisce le info che può inviare al cellulare degli ospiti per accedere. In questo periodo è stato il sistema piu usato con le nostre API. L’invio di email e messaggi dal sistema ha aiutato e facilitato nelle frizioni date dalle varie restrizioni che ci sono in questo periodo. Comunicare per esempio l’impossibilità di accedere in alcuni momenti o inviare le regole e informarli sugli strumenti usati per sanificare le stanze. Chiaramente tutto gestito in automatico dal sistema. Anticipare le problematiche in automazione.

  • Seguendo i dati generati dalle statistiche delle ultime settimane, quali numeri si prospettano nei prossimi mesi?

«Alti e bassi ovviamente legati alle notizie che riceviamo dai telegiornali. Sicuramente siamo in attesa di un travel boom. In Spagna e Francia abbiamo notato un incremento delle prenotazioni, in alcuni casi anche quasi superiori al periodo pre-Covid, un po’ perché ci si aspetta riguardo all’estate un film già visto, perché ad agosto non si trovava nulla o tutto a prezzi molto elevati. Chi ricorda quel periodo si sta anticipando prenotando adesso e le strutture alberghiere si adeguano dando delle politiche di cancellazione più flessibili. Chi ha opportunità è più lungimirante sta iniziando a prenotare.

La buona notizia è che i vaccini stanno funzionando. Se cerchi Covid Israele, dove hanno vaccinato molta gente, la curva è precipitata. Nel Regno Unito, dove hanno iniziato i vaccini prima di noi, con Astrazeneca che è un tema caldo, stiamo vedendo la luce alla fine del tunnel. Gli ultimi scossoni speriamo si risolvano. Abbiamo tutti tanta voglia di viaggiare. Ci sono dei settori molto colpiti. Purtroppo c’è stata una diseguaglianza. Ristoratori e albergatori hanno problemi di liquidità ma c’è, all’opposto, un altro mondo comprensivo di statali o dipendenti di grandi aziende dove gli stipendi hanno continuato ad arrivare. Non siamo potuti andare al cinema o al ristorante ma abbiamo risparmiato. Quando potremo viaggiare ci aspetta un momento molto frizzante sicuramente».

  • A proposito di stipendi, durante la pandemia siete stati costretti a ridurre il personale utilizzando la cassa integrazione o siete riusciti a mantenere lo staff al completo per sviluppare i vostri software?

«Un fenomeno particolare. Ovviamente, come direbbe qualcuno che conosciamo, first impression shock. Da marzo cassa integrazione per tutti perché e stato veramente un momento shockante. Cassa integrazione per il primo mese. Quando abbiamo iniziato a capire, io ho iniziato a rispolverare Octotable, gli sviluppatori e il marketing non si sono mai fermati. La squadra di commerciali e di supporto si è fermata.

Nel frattempo è successo un fenomeno brutto. Gli operatori degli hotel hanno mandato in cassa integrazione il personale. Quindi mettendosi loro a gestire, e chiaramente non conoscendo il sistema ci chiamavano ogni minuto. Non ci siamo sentiti di inviare una fattura per la formazione. Abbiamo fatto formazione gratuita per tutti coloro a cui serviva. Dal secondo mese non abbiamo più messo nessuno in cassa integrazione.

  • Dando uno sguardo all’evoluzione tecnologica, in un mondo non molto lontano, Il 5G influenzerà il modo di operare e gestire le strutture ricettive e ovviamente anche i viaggi: siete già pronti o come vi state preparando al grande salto?

«Il nostro è un prodotto cloud, quindi ha bisogno di internet per funzionare. Il nostro funziona già con il 3G, con la generazione precedente a questa. Con il 5G ci aspettiamo sicuramente solo miglioramenti. Se ti riferisci a fluidità di utilizzo, meno problematiche legata alla mancanza di connessione per alcune zone. Su un lato il 5G offrirà molte opportunità legate alla Domotica o all’IT e ci stiamo già interessando ad alcune cose sulle quali io vedo molte opportunità. Per esempio Amazon Alexa ha già un dipartimento sulla ospitality quindi l’idea di entrare in una camera con un dispositivo che sa quando entriamo quando usciamo, per prenotare un taxi o capire le nostre esigenze. Si può fare in modo facile, le nostre API faranno interagire i dispositivi con la prenotazione quindi suggerire agli ospiti degli eventi, attività o esperienze. Chiaramente nel rispetto della privacy. Questa è la base. Sarà solo una entrata, una uscita e un numero di camera. Nella lingua corretta suggerisce le esperienze».

  • Un augurio per gli operatori del settore turismo e per tutti coloro i quali sono legati all’indotto

«La luce del tunnel la vediamo. Ci aspettiamo un Travel Boom, naturale che avvenga. Basta vedere le statistiche nei luoghi dove il vaccino si è diffuso, ci aspettano periodi migliori. Qui la problematica è data dalla situazione finanziaria, dalla liquidità che alcune aziende non hanno e dalla stanchezza. Questa estate darà dei segnali positivi che daranno ossigeno e respiro. Se le vaccinazioni avverrano a settembre sarà tutto in discesa».

 

Mario Gallo – Il Salotto

Foto © Fabrizio Scuppa
Video © Eurocomunicazione

 

 

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Mario Gallo
Viaggiatore, interessato al Giappone e alle culture Orientali.

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