Federico Lazzerini e Mondadori, ecco il suo nuovo libro

0
986
Federico Lazzerini, Disruption Marketing

“Disruption Marketing” sarà disponibile da martedì 27 Aprile. Il salotto di Mario Gallo lo intervista

Federico Lazzerini è stato inserito dalla rivista Forbes tra i 100 leader under 30 del futuro. Collabora con importanti brand delle Big Company ed è stato definito dalla rivista statunitense di economia L’under 30 che ha innovato la comunicazione con il marketing digitale“.

“L’informazione grazie agli smartphone è evaporata, si è diffusa ovunque, sempre, per chiunque. È nell’aria e possiamo catturarla con un tap, ignorarla con uno scroll. Ogni persona è un’emittente, può diventare virale, stravolgere gli equilibri, urlare al mondo la sua diversità. Il branding è arrivato al suo nocciolo fondamentale e irriducibile, la persona. Siamo tutti personal brand, alcuni ne sono consapevoli, altri stanno perdendo l’occasione di vivere una vita prosperosa”.

Disruption Marketing

Federico Lazzerini, Disruption Marketing

Inizia con queste parole, da scenario apocalittico, il nuovo libro di Federico Lazzerini dal titolo “Disruption Marketing” edito da Mondadori, disponibile in tutte le librerie d’Italia e nei principali megastore da martedì 27 aprile. L’esperto di marketing di Forte Dei Marmi è infatti il volto nuovo del business italiano, affiancato a quello di Marco Montemagno e Salvatore Aranzulla nella collana web di Mondadori. Il tema del libro è la “disruption”, nella teoria imprenditoriale, un’innovazione distruttiva è un’innovazione che crea un nuovo mercato, cambiando le regole del gioco. Lazzerini nonostante il titolo che “spaventa”, ha creato un libro pratico, per tutti, anche per chi non ha nessuna competenza. Rivolto a chi vuole svecchiare i processi aziendali e iniziare a valutare la potenza dell’online e del marketing.

Alto patronato del Parlamento europeo per Colors For Peace

L’autore ritiene che post pandemia le aziende saranno tutte nuove startup. E di startup e marketing l’esperto dietro al successo di Colors For Peace e svariate campagne marketing planetarie ne sa molto. Del suo passato si sa praticamente tutto. Lui, il versiliese incoronato da Forbes tra i 30 under 30 che cambieranno l’economia. E i riconoscimenti non sono finiti qui. Infatti, proprio lo scorso mese, è arrivato l’Alto patronato del Parlamento europeo con la sua Colors For Peace, dove è nel consiglio di amministrazione ed è a capo del marketing e dei rapporti internazionali della charity organizations di Forte Dei Marmi.

L’intervista

  • E oggi? Cosa sta ispirando Lazzerini?

«Partirei da una teoria: oggi dobbiamo pensare a noi stessi come a un brand, concetto che negli Usa è ampiamente sdoganato. In questa fase sto pensando a cosa sarà il mio brand e a quali saranno i brand globali tra 50 anni, immaginando che i macro-brand avranno un peso ancora maggiore di oggi, perché il mondo sta andando in quella direzione».

  • Quando finirà la pandemia finiranno tutti i problemi?

«Assolutamente no. Quando finirà la pandemia il mondo sarà ancora più cambiato e i consumatori vorranno un approccio completamente diverso, canali diversi, e noi dobbiamo lavorare oggi per essere pronti, non possiamo continuare a stare qui a lavorare in remoto, tante volte mi sembra un modo per nascondersi ad aspettare che finisca la crisi. Ma se riusciamo ad accelerare tutte le idee che avevamo, questo periodo si trasformerà in una opportunità. È un momento fondamentale per l’economia, per creare nuove aziende e includere digitale e innovazione».

  • Già, perché Lazzerini di idee nuove e diversificate ne ha parecchie. Chissà se abbia mai ragionato su quale sia il suo segreto rispetto ai suoi coetanei

«Rispetto a tanti altri non ho fatto niente», ci spiega precedendo la nostra domanda. «Guardando indietro non penso di essere stato un genio, semmai di aver avuto sempre voglia di rimettermi in gioco restando fedele a me stesso: prima con l’apertura degli e-commerce e i primi blog tra il 2008 e il 2010, poi l’apertura del mio piccolo store in via di mezzo a Pietrasanta, nel 2012, hanno seguito le esperienze come dipendente. Successivamente parlerei forse di sensibilità al mercato, quella che nasce dalla curiosità, dallo sporcarsi le mani, dal creare continuamente, anche dall’essere disposti in alcuni casi a fallire. Da qui nasce il titolo del mio libro Disruption Marketing: “nella distruzione creativa dell’esistente si può creare nuovo valore”».

Il libro di Federico Lazzerini si prefigge uno scopo e si dà una deadline: insegnare a imprenditori o aspiranti tali come utilizzare marketing, comunicazione e innovazione nel nuovo mondo. Correggere le vecchie abitudini sbagliate e acquisirne di nuove giuste per godere al meglio il privilegio di vivere nell’epoca delle nuove tecnologie e sfruttarne sapientemente tutte le opportunità.

Bussola post Covid

Una originalissima bussola in un mondo che non ha più punti cardinali. Potremmo dire, con un vago senso di smarrimento. «L’augurio migliore che si può fare a una persona è quello di vivere in tempi interessanti» – conclude – «questi lo sono: il vantaggio che abbiamo noi esseri umani rispetto a qualsiasi tecnologia è la flessibilità del pensiero. A patto di sfruttarla».

 

Mario Gallo

Foto © Federico Lazzarini, Mondadori

 

Il salotto di Mario Gallo

Articolo precedenteDomenico Cempella, il sogno di fare grande Alitalia
Articolo successivoNella geopolitica del calcio non esiste l’Unione europea
Mario Gallo
Viaggiatore, interessato al Giappone e alle culture Orientali.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui