Mascagni Festival: al via con Michele Placido

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Mascagni Festival

A Livorno, sulle orme del celebre compositore, la seconda edizione del Festival internazionale Pietro Mascagni

La ripartenza, complice la stagione estiva, vuole predisporre l’animo nelle migliori condizioni psico-fisiche per guardare avanti secondo disposizioni, ultimi decreti e norme comportamentali che ci permetteranno di ricominciare a vivere con l’agognata normalità. Un insieme di condizioni collegate a inevitabili sacrifici, anche per la ripresa turistica ed economica, unite all’occupazione lavorativa, aspetto di indiscutibile importanza. E la città di Livorno, con il suo territorio, vuole partire proprio dal Festival internazionale Pietro Mascagni. Illustre compositore, noto in tutto il Mondo, a cui la città ha dato i natali, cui si unisce la scoperta di un territorio in grado di svelare molteplici bellezze naturali e artistiche.

Michele Placido con “Mascagni e il mare”

Una cornice unica, a sole tre miglia dalla costa livornese, come le Secche della Meloria, ma per questo appuntamento di apertura sarà invece nella storica Fortezza Vecchia a Livorno, a causa del bollettino del mare emanato in tempo utile dalle autorità competenti. Vento forte e mare mosso sono elementi comuni e frequenti in questa città. Una kermesse molto attesa che avrà inizio oggi, domenica 25 luglio, a partire dalle 20:45 per concludersi il prossimo 16 settembre. Un’apertura in grande stile affidata al prestigio di un attore e regista, tra i più apprezzati: Michele Placido. Un monologo concertato, partendo proprio dal suo contatto con Livorno, dove nacque e visse. Uno spettacolo ricco di suggestione scenica con Gabriele Baldocci al pianoforte, la danzatrice Daniela Maccari e la drammaturgia di Chiara Atalanta Ridolfi.

Il suo rapporto con Pietro Mascagni

Secondo quanto ha dichiarato l’artista pugliese, ai microfoni della trasmissione I lunatici su Rai Radio 2: «Sono nato vicino Cerignola dove Mascagni ha composto proprio la Cavalleria Rusticana e mio padre mi portava a vedere l’opera in teatro. Ero un bambino di 9, 10 anni e sentire l’intermezzo di Cavalleria mi ricorda sempre la campagna assolata della mia infanzia. È una grande emozione per me. Mascagni è il musicista che amo di più. Sarò voce recitante di un bellissimo monologo di Chiara Atalanta Ridolfi che lo immagina lasciare Livorno e andare incontro alla sua avventura della vita».

Un’apertura ad hoc

«Il mare è uno specchio per il maestro Mascagni. Come forse può esserlo per il maestro Placido e per ognuno di noi», afferma la Ridolfi. «In esso si riconosce qualcosa di familiare, amico, e qualcosa di pericoloso e perturbante. Come nell’animo umano. Sempre disperatamente in bilico tra profondità e superficie, quiete e turbamento, esaltazione e scoramento. Nascono così tre brevi atti, pensati per essere accompagnati al pianoforte dalle originali variazioni sulle melodie mascagnane scritte ed eseguite dal pianista di fama internazionale Gabriele Baldocci, e dalla danza di Daniela Maccari, che ripercorrono la vita interiore di Pietro Mascagni, curiosamente e significativamente prossima a quella di Michele Placido».

Una sfida di grande spessore

La sfida, lanciata dal direttore artistico del Mascagni Festival, Marco Voleri, non perde quel sapore di #musicasalmastra e suggestioni, che ha avuto l’importante collaborazione del comitato promotore Pietro Mascagni e del musicologo Fulvio Venturi: «L’iniziale scelta delle Secche della Meloria caratterizzavano sicuramente un palcoscenico naturale. Ideale per raccogliere e far percepire quelle sensazioni così fortemente legate al mare che si hanno ascoltando la musica di Mascagni.

«L’inevitabile spostamento della serata di apertura alla Fortezza Vecchia» – prosegue Voleri – «esalta le tradizioni livornesi a due passi dal porto mediceo e non cambia quel forte rapporto che il Festival vuole mantenere con il mare. I suoni, i colori, i luoghi di tradizione e storicità che caratterizzano il territorio, saranno esaltati e resi unici anche grazie al Festival».

Il supporto della Marina Militare

Un’atmosfera unica per il pubblico presente è data, anche, dalla partecipazione della Nave Scuola della Marina Militare. Il Palinuro, inoltre, presenzia per la celebrazione dei 140 anni dalla fondazione dell’Accademia Navale di Livorno. A bordo della nave, capitanata dal comandante Antonio Strina, l’equipaggio effettuerà la cerimonia con l’esecuzionea cappella” dell’inno di Mameli. E con lo schieramento sui ponti scoperti verrà data lettura della “Preghiera del Marinaio”.

Il Palinuro al calar del sole vestirà il Tricolore e dalla Terrazza Mascagni si dirigerà lentamente verso la Fortezza Vecchia. Un pentagramma ondeggiante, tra contaminazioni moderne, nonché sullo stile Listziano. Durante le serate del Festival segnaliamo la presenza del direttore Beatrice Venezi, Danilo Rea, Laura Morante o la Rappresentante di Lista, solo per fare qualche esempio. Ma rimandiamo al sito web per tutte le date e i dettagli: Mascagni Festival Livorno – Il Festival dedicato a Mascagni

 

Alessandra Broglia

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