Terminato il G20 a Roma, raggiunto accordo sul clima

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G20 a Roma

In conferenza stampa il premier Draghi ha ripercorso tutti i punti e gli accordi raggiunti in questi due giorni (video completo alla fine dell’articolo)

La seconda e ultima giornata del G20 a Roma si è aperta con il giro dei leader mondiali per le strade della capitale. La passeggiata li ha condotti a Fontana di Trevi per il tradizionale lancio delle monetine. Rigorosamente tutte coniate in Italia, le monete da un euro avevano sul retro la raffigurazione dell’uomo vitruviano, simbolo del G20.

Documento finale

Covid-19

Più vaccini anti Covid per i Paesi poveri. Ridurre a 100 giorni lo sviluppo dei vaccini per le pandemie. Questo è quanto si legge nel documento finale del G20. “Per contribuire ad avanzare verso gli obiettivi di vaccinare almeno il 40% della popolazione in tutti i Paesi entro la fine del 2021 e il 70% entro la metà del 2022 prenderemo iniziative per contribuire ad aumentare la fornitura di vaccini e prodotti e strumenti medici essenziali nei Paesi in via di sviluppo e rimuovere i relativi vincoli di approvvigionamento e finanziamento”.

Nel testo si legge anche: “Rafforzeremo le strategie per sostenere la ricerca e lo sviluppo, nonché per garantire la loro produzione e distribuzione rapida ed equa in tutto il Mondo”. I leader del G20 si impegneranno a sostenere gli sforzi per ridurre a 100 giorni il periodo necessario per sviluppare nuovi vaccini, farmaci e test in caso di nuove pandemie.

Emissioni gas

“Ci impegniamo a ridurre significativamente le nostre emissioni collettive di gas serra, tenendo conto delle circostanze nazionali e rispettando i nostri NDC (gli impegni presi da ogni Paese)” si legge nel comunicato finale del G20. “Riconosciamo che le emissioni di metano rappresentano un contributo significativo al cambiamento climatico. E riconosciamo, in base alle circostanze nazionali, che la sua riduzione può essere uno dei modi più rapidi, fattibili ed economici per limitarlo. Aumenteremo gli sforzi per eliminare gradualmente e razionalizzare, a medio termine, i sussidi ai combustibili fossili inefficienti“.

Ambiente e cambiamento climatico

Seconda sessione del G20 a Roma incentrata, dunque, sul tema dell’ambiente e del cambiamento climatico. Tutti i leader hanno comunicato nei rispettivi interventi un forte senso di urgenza per l’inasprimento della crisi climatica. L’ultimo report dell’Intergovernmental Panel on Climate Change delle Nazioni Unite, citato da quasi tutti i leader intervenuti, fa capire al Mondo che non c’è più tempo da perdere per attuare un’efficace, rapida ed equa transizione ecologica.

«La caduta dell’Impero Romano ci insegna che quando le cose iniziano a precipitare, lo fanno molto velocemente», ha dichiarato il premier britannico Boris Johnson.

Anche il presidente americano Joe Biden ha lanciato un appello accorato a tutti i leader presenti. «Non voglio che le future generazioni guardino al vertice di oggi pensando: ecco come abbiamo fallito. Le future generazioni devono pensare: ecco perché abbiamo avuto successo».

G20 a RomaIl multilateralismo, principio cardine citato dal premier Draghi nei suoi interventi, è invocato in modo ampio e trasversale come imprescindibile per contrastare in modo efficace il cambiamento climatico. Il principio fondamentale, ricordato da tutti i leader durante la sessione del G20 dedicata al clima, è quello delle responsabilità “comuni ma differenziate” da parte dei Paesi. Inoltre si sottolinea la necessità di aiutare in modo particolare i Paesi emergenti e a basso reddito ad affrontare i costi della transizione.

Eliminati dazi sull’acciaio

Da fonti diplomatiche si apprende che lo stop al finanziamento delle centrali a carbone, il contenimento delle emissioni di metano e la riduzione delle esportazioni di fonti di energia fossile sono stati al centro di molti degli interventi dei leader del G20. «Europa e Stati Uniti sono e saranno buoni amici e continueranno a collaborare per le sfide del 21esimo secolo» ha affermato il presidente Usa Joe Biden in un briefing con la stampa dopo un bilaterale con la presidente della Commissione europea Ursual von der Leyen. La presidente Ue ha annunciato inoltre che Usa ed Europa hanno raggiunto l’accordo «per sospendere le tariffe su acciaio e alluminio e per lavorare insieme a un nuovo accordo globale sull’acciaio sostenibile».

Presente il principe Carlo

I lavori, ripresi alle 10.30 con una sessione dedicata al ruolo del settore privato nella lotta ai cambiamenti climatici, hanno visto la presenza del principe Carlo. «Un’azione urgente sul clima è cruciale, finalmente sto percependo un cambiamento negli atteggiamenti e la costruzione di uno slancio positivo». È quanto affermato da sua altezza reale al G20 a Roma. L’invito, arrivato direttamente dal premier Mario Draghi, è un riconoscimento del lavoro pluridecennale del principe di Galles a sostegno delle attività di contrasto alla crescente crisi ambientale dovuta al cambiamento climatico.

Carlo sottolinea che «I leader mondiali hanno una responsabilità schiacciante verso le generazioni future. È impossibile non sentire le voci disperate dei giovani che vedono voi (i leader del G20) come gli amministratori del Pianeta, tenendo il loro futuro nelle vostre mani. La conferenza Cop26 che inizia domani a Glasgow è la nostra ultima chance per salvare il Pianeta. Dobbiamo trasformare le belle parole in azioni ancora più belle».

Bilaterale tra Johnson e Macron

G20 a RomaDurante la mattinata si è svolto uno dei più delicati vertici bilaterali del G20 a Roma tra il primo ministro britannico, Boris Johnson, e il presidente francese, Emmanuel Macron. I rapporti tra Londra e Parigi si sono fortemente deteriorati per via dello scontro sulla pesca e sul contrasto all’immigrazione nel Canale della Manica. Nonché per la polemica sull’alleanza anti-cinese “Aukus” tra Usa, Regno Unito e Australia, della quale il ministro degli Esteri francese, Jacques Le Drian, bollò Johnson come «ruota di scorta».

Johnson ha personalmente sollecitato Macron ad abbassare i toni sulla disputa relativa alle licenze di pesca post Brexit nella Manica. Auspicando che Parigi ritiri le sue minacce di ritorsioni, considerate ingiustificate da Londra. Lo si legge in una nota diffusa da Downing Street. Nella quale si ribadisce come tali ritorsioni rappresentino a giudizio del Regno Unito una potenziale violazione degli accordi sul dopo divorzio sottoscritti a suo tempo con tutta l’Ue.

Conferenza stampa Draghi

«È facile suggerire cose difficili, difficile è eseguirle. Quello che ha fatto il G20 è un risultato straordinario che poteva essere raggiunto solo in un contesto multilaterale. Quello che stiamo facendo oggi è un passo avanti in situazione difficile». Afferma il premier Mario Draghi, in conferenza stampa al termine del G20 a Roma.

Ringraziando gli sherpa e chi ha partecipato all’organizzazione del vertice dichiara: «Non è stato facile raggiungere questo accordo, è stato un successo».

«Per la prima volta i Paesi G20 si sono impegnati a mantenere a portata di mano l’obiettivo di contenere il surriscaldamento sotto i 1,5 gradi con azioni immediate e impegni a medio termine. Anche sul carbone i finanziamenti pubblici non andranno oltre la fine di quest’anno».

«È un summit di successo» – afferma il premier – «nel senso di mantenere vivi i nostri sogni, impegnarci a ulteriori provvedimenti, stanziamenti di denaro, ulteriori promesse di riduzione. Negli ultimi mesi sembrava che i Paesi emergenti non avessero nessuna intenzione di prendere altri impegni. Il successo finale viene formulato poi sulla base di quello che facciamo e non di quello che diciamo. Impegno collettivo a essere più concreti e seri».

«Dalla Cina fino a pochi giorni fa mi attendevo un atteggiamento più rigido. C’è stata la volontà di cogliere un linguaggio più rivolto al futuro che al passato. La Russia e la Cina hanno accettato l’evidenza scientifica degli 1,5 gradi, che comporta notevolissimi sacrifici, non sono impegni facili da mantenersi. La Cina produce il 50% dell’acciaio mondiale, molti impianti vanno a carbone, è una transizione difficile».

Tutta la conferenza stampa del premier nel video sottostante

 

Ginevra Larosa

Foto © Eurocomunicazione, WSJ
Video © Eurocomunicazione

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