Luca Raffaelli, un viaggio interiore alla ricerca dei sentimenti

0
891
Luca Raffaelli

Mangia spaghetti a colazione e ha tante amache dentro casa. Ha appena pubblicato il suo ultimo libro “lo spazio dentro”

Luca Raffaelli scrittore e giornalista è fra i massimi critici nel campo del fumetto e del cinema d’animazione. Consueta firma di Lanciostory e de La Repubblica, collabora a Wikiradio per Radiotre. È stato direttore artistico di molti festival tra i quali “Cartoombria”, “Castelli Animati”, “Romics” e attualmente de “La città incantata”. Tra le sue ultime pubblicazioni il fumetto “Ciao mamma vado in Giappone” con Enrico Pietropaoli (Tunuè), il saggio “Storia del fumetto” con Valerio Bindi (Carocci). Mina ha inciso una sua canzone “Ninna pa”.

Mangia spaghetti a colazione e ha tante amache dentro casa. Ha appena pubblicato il suo ultimo librolo spazio dentro” e lo abbiamo intervistato per voi.

Luca Raffaelli, che cos’è lo “spazio dentro”?

«Scrivendo il libro non ci ho mai pensato. Non se ne parla, è solo l’espressione usata da un personaggio secondario. Però effettivamente “lo spazio dentro” è quello che creano i due protagonisti: un luogo interiore di ricerca, di dialogo e di silenzio, di crescita e di immersione nella propria storia, nonché il luogo dei sentimenti più profondi. Anche quello dell’amore».

I due personaggi si amano senza essersi mai incontrati. È davvero possibile secondo te?

«I due personaggi non hanno bisogno di nascondere il loro desiderio di amare. Quando ci si incontra fisicamente si mettono in atto desideri, difese, paure, meccanismi di seduzione e tanto altro (nella chat, cioè nel libro, si parla anche di questo). Direi che esistono tante forme di amore e sì, anche questa è possibile».

Perché hai scritto questo libro?

«È nato dentro di me. Ed è nato per affrontare temi che mi porto dentro e che penso possano essere importanti per molte persone. Mi piace entrare dentro i sentimenti, cercare di capirli e di capire quali sono i freni che spesso si attuano per non tirarli fuori e spesso rimanere nella superficie della vita. Potrei aggiungere che il libro nasce anche come reazione alla maggior parte del mondo maschile, che vive la vita come una competizione, come una performance e non come un tempo che ci viene dato per cercare di entrare nel profondo della vita».

C’è tanto erotismo nel tuo libro. Vissuto a parole, ovviamente.

«L’erotismo, l’amore fisico, è uno dei modi che offre l’esistenza per andare nel profondo della vita. Di solito se ne parla in maniera del tutto diversa: come una necessità fisica, come un problema morale. Quando si entra nell’intimità dell’altro, quando l’amore si fa con amore si vive in uno dei modi più profondi possibili il rapporto con un’altra persona. Si vivono le sue gioie, le sue paure, il suo presente, il suo passato. E tutto questo lo si fa entrando in una dimensione mentale altra, in uno spazio trascendente. Anche attraverso l’eros i due personaggi riusciranno a trovare i varchi per raccontare quei segreti che rappresentano anche i due colpi di scena del romanzo».

 

Cecilia Sandroni

 

Articolo precedenteGalilei Galileo, un processo da riscrivere
Articolo successivoEuropean Health Summit 2021, innovazione e cooperazione per una società più in salute
Cecilia Sandroni
Fondatrice della Piattaforma internazionale ItaliensPR. Cecilia Sandroni, per formazione semiotico del teatro, è membro della Foreign Press di Roma come Italienspr (italienspr.com/global press), oltre ad essere un'esperta di relazioni internazionali nella comunicazione. Le sue competenze spaziano dal teatro-cinema, alla fotografia, all'arte e al restauro, con la passione per i diritti umani. Indipendente, creativa, concreta, ha collaborato con importanti istituzioni italiane e straniere per la realizzazione di progetti culturali e civili.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui