Albert Einstein presidente dello Stato di Israele. Il desiderio mai realizzato di Ben Gurion

0
649
Albert Einstein

«Inadeguato a un ruolo di così alto livello» il premio Nobel non si sentiva pronto per un incarico ufficiale

Quando pensiamo a Albert Einstein la prima immagine che ci viene in mente è quella del più grande scienziato del XX secolo. Padre della teoria della relatività e fondatore della meccanica quantistica. Un genio che sin dalla più tenera età rimase affascinato dallo studio dei fenomeni naturali.

Il primo approccio con le curiosità per le forze invisibili della naturaUn giovane Albert Einstein

Tutto ebbe inizio da una bussola mostratagli dal padre. Il giovane Albert restò letteralmente rapito da quella forza misteriosa e invisibile che faceva muovere l’ago. Non era quindi quello studente poco portato in matematica. Infatti la leggenda lo vede rimandato nelle materie scientifiche (una storiella forse narrata per dare sostegno agli alunni che non amano molto i suddetti argomenti). Era infatti uno studente modello con buoni voti, Ma che fallì il test di ingresso per il Politecnico di Zurigo.

Ben Gurion e quella proposta che avrebbe cambiato la vita del Nobel

Tra i tanti aneddoti che avvolgono di fascino la sua figura, vi è la proposta per la carica di presidente di Israele.

Siamo infatti nel 1952 quando venne a mancare l’allora presidente Chaim Weizmann che era alla guida del Partito Sionista Generale dal 1901, rappresentandone la parte più moderata, e sempre visto con diffidenza a causa della sua cittadinanza britannica. Così il capo del Governo David Ben Gurion decise di incaricare l’ambasciatore di Israele a Washington, Abba Eban, di suggerire ad Albert Einstein di porsi alla guida del Paese.

Einstein viveva negli Usa da quando Hitler salì al potere in Germania. Di quel periodo ricordiamo la lettera inviata al presidente Roosevelt per avvisarlo del possibile sviluppo di bombe di nuova generazione.David Ben Gurion

Per Ben Gurion fu una scelta quasi obbligata data la notorietà e la grande considerazione del mondo accademico per l’ebreo più illustre della storia. Per diventare il presidente di Israele si sarebbe dovuto trasferire nel Paese, ma senza rinunciare alla sua attività scientifica. D’Altronde era pur sempre uno scienziato di fama mondiale!

L’impresa fu tutt’altro che semplice per Eban. Tutto iniziò con una lunga conversazione telefonica che lasciò lo scienziato con non poche perplessità, nonostante fosse un grande sostenitore della causa sionista.

La risposta dello scienziato

«Sono profondamente commosso per l’offerta ricevuta dal nostro Stato d’Israele, ma allo stesso tempo sono rattristato e imbarazzato perché non posso accettarla. Tutta la mia vita mi sono occupato di fatti oggettivi, perciò mi manca l’attitudine naturale e l’esperienza necessaria per trattare in modo appropriato con le persone e per esercitare ruoli ufficiali. Già questi motivi basterebbero per rendermi inadatto a un ruolo di così alto livello, se non fosse anche che l’età avanzata indebolisce sempre più le mie forze. Sono tanto più dispiaciuto giacché la mia relazione con il popolo ebraico è diventata il legame umano più forte che io abbia da quando sono diventato consapevole della nostra situazione precaria in mezzo alle Nazioni del Mondo». Abba Eban, ambasciatore di Israele negli Usa

Alla fine, a seguito del suo rifiuto venne eletto Itzhak BenZvi, politico e autore di numerosi saggi a carattere storico.

Ma cosa sarebbe successo se le cose fossero andate diversamente, se Albert Einstein avesse deciso di diventare il presidente di Israele?

Probabilmente il suo ritorno in patria avrebbe dato un notevole lustro al Paese, trasformandolo in un centro nevralgico per la cultura mondiale evitando l’insorgere di molti problemi, ma chissà, per certe cose dobbiamo lasciar parlare la storia.

 

Gianfranco Cannarozzo

Foto© Treccani, Pixabay, Wikipedia

 

 

Articolo precedenteOmicron, effetti negativi sulle donazioni di sangue
Articolo successivoSempre più donne ai vertici Ue, con Metsola 3 a 1
Gianfranco Cannarozzo
Lettore appassionato si avvicina al mondo del giornalismo mentre lavora presso uno studio legale che si occupa di ADR (Alternative dispute resolution). Nei suoi pezzi ama parlare di varie tematiche spaziando dall'attualità alla storia, alla politica.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui