Russia e Ucraina, verità celate e tanti dubbi

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Russia e Ucraina

Una guerra iniziata in sordina anni fa e che nel 2022 è diventata una vera e propria battaglia dove a rimetterci sono i civili e i soldati che non possono rifiutare di combattere

Ci si aspettava che anche sabato 5 marzo ci fosse la terza tornata dei negoziati per fermare l’orribile guerra tra Russia e Ucraina, ma le ultime notizie ci dicono che sono state annullate. Uno dei negoziatori russi è stato sorpreso dai militari ucraini mentre stava dando notizie all’intelligence sul dispiegamento delle forze ucraine. Mentre cercava di scappare sarebbe stato ucciso. Si tratterebbe di un ex direttore di banca vicino a Putin.

Cadaveri nascosti

Giunge notizia da alcune emittenti ucraine che in Bielorussia sarebbe parcheggiato in una stazione di frontiera un treno frigorifero, arrivato dall’Ucraina, contenente, dentro sacchi neri, centinaia di soldati russi morti negli scontri in Ucraina. Inoltre, che le autorità russe, abbiano timore a portarli nel loro Paese per non incorrere nell’ira delle madri.

Una delle centrali atomiche ubicate in territorio ucraino sarebbe in mano a truppe cecene i cui soldati sono considerati i più malvagi. Trovati, anche, documenti segreti sui corpi di ufficiali russi morti da cui risulta che l’invasione doveva avvenire già dal 20 febbraio. Dalla Russia sono entrati in questi ultimi due giorni alcuni camion inceneritori (grandi come quelli cisterna), dei quali sono stati catturati gli autisti. L’utilizzo è incenerire i corpi di militari trovati in strada per poi dire che sono scomparsi.

Secondo l’emittente ucraina che ne ha dato notizia, questi camion sarebbero già stati utilizzati nella guerra del 2014. Un giornalista bielorusso alle ore 14 di oggi, che parteggia con gli ucraini, diceva dal suo telefonino che militari bielorussi si stanno rifiutando di combattere contro gli ucraini e che non sa che fine faranno. Gli aerei con insegne bielorusse sono in realtà guidati da russi. Uno di questi nel primo pomeriggio, è stato abbattuto. Uno dei piloti è morto, l’altro che si è salvato, è tenuto prigioniero in quanto avrebbe mitragliato nei giorni scorsi molte case di cittadini inermi.

L’inizio delle ostilità tra Russia contro Ucraina

Giovedì 24 febbraio alle 4,30 del mattino i primi carri armati russi hanno iniziato a invadere da est il territorio dell’Ucraina. Lo stesso è avvenuto alle ore 14 circa sempre di giovedì da parte delle armate bielorusse valicando da Nord i confini dell’Ucraina. Secondo notizie fornite ieri da portavoce ucraini, che sono entrati in possesso di documenti riservati russi, l’invasione doveva avvenire domenica 20 febbraio. I russi pensavano di poter arrivare a impossessarsi del territorio ucraino in soli tre giorni e per questo avevano fornito i militari di razioni ridotte. Ma la tenacia condotta dai cittadini e militari ucraini e della milizia nel bloccare l’avanzata nel loro territorio, ha scompaginato i piani di Putin. Ora sono le madri ucraine che danno da mangiare ai soldati di leva russi, catturati, ai quali era stato detto che si trattava di manovre militari.

I primi negoziati tra Russia e Ucraina, in questi giorni, nella località che sancì la fine dell’Unione sovietica.

Il 3 marzo sono iniziati i primi negoziati tra Russia e Ucraina e non a caso le delegazioni si sono incontrate in una dacia, nella Regione di Brest in Bielorussia nella località di Viskuli a otto km dal confine polacco. Fu qui che l’8 dicembre del 1991 Boris Eltsin per la Russia, Leonid Kravcik per l’Ucraina e Stanislav Suskevic per la Bielorussia, firmarono la cessazione dell’esistenza dell’Unione sovietica.

I fondatori dell’Urss

Storicamente l’Ucraina, la Bielorussia e la Russia rappresentano tre dei quattro fondatori dell’Urss nel 1922. Il quarto soggetto era la Repubblica transcaucasica che si dissolse però nel 1936. Secondo l’articolo 72 della Costituzione sovietica del 1977 ciascuna delle repubbliche aveva il diritto di lasciare liberamente l’Unione. Il 12 dicembre del 1991 la Russia abrogò il trattato di creazione della Unione sovietica e la fine dell’URSS.

L’accordo di Minsk

Russia e UcrainaDopo la caduta del muro di Berlino avvenuto il 9 novembre 1989 e lo scollamento dell’URSS, la Bielorussia si era dichiarata indipendente il 27 luglio 1990 mentre l’Ucraina era divenuta indipendente il 24 agosto 1991. Il 21 dicembre del 1991 con il Protocollo di Alma Ata in Kazakistan, i rappresentanti di tutte le repubbliche sovietiche, a eccezione della Georgia e Repubbliche Baltiche, confermarono lo smembramento e quindi la estinzione dell’Unione sovietica.

Breve storia dell’Ucraina

L’Ucraina è il secondo Stato europeo per ampiezza dopo la Russia. Lo Stato ucraino si sviluppa tra il IX e il XII secolo quando la Galizia-Volinia ne raccoglie le tradizioni. Nel XIII secolo c’è la conquista mongola del territorio. poi tra la fine del XIII secolo ed il XIV Lituania e Polonia annettono tutte le Regioni. Tra il XV e XVI secolo è la volta della comunità dei cosacchi (dal turco kazaks – predoni) che si organizzano lungo il corso dei fiumi Don e Dnepr.

Nel 1667 Polonia e Russia si spartiscono l’Ucraina. Nel 1709 lo zar Pietro il Grande sconfigge Ivan MazepaKolendiskij il nobile che aveva tentato di creare una Ucraina del tutto indipendente. Tra il 1793 ed il 1795 è sotto la dominazione russa e austriaca. Nel XIX secolo è la Regione industriale più ricca dell’impero russo. Tra la fine del 1917 e inizio 1918 i sovietici creano a Kharkiv una repubblica sovietica mentre i nazionalisti proclamano a Kiev una repubblica indipendente.

Nel 1919-1920 interviene l’esercito russo a riprendersi il territorio. Nel 1922 la repubblica sovietica d’Ucraina aderisce all’URSS. 1941 – 1945 i nazisti occupano la Regione. Nel 1945 l’Ucraina acquista la Rutenia subcarpatica con un significativo ampliamento dei suoi confini. 1954 si aggiunge la Crimea grazie all’interessamento del leader Chruscev. Successivamente questa diventerà Stato indipendente e costituirà in anni successivi motivo di attrito tra Russia e Ucraina per lo sbocco al mare soprattutto di Odessa.

La guerra del Donbass

La crisi dell’Ucraina orientale è iniziata nell’aprile del 2014 quando alcuni manifestanti separatisti si sono impadroniti di palazzi governativi nelle Regioni di Donec’k, Lucans’K e Charckiv. L’11 maggio dello stesso anno si sono formate le Repubbliche popolari di Donec’k e di Lucans’k che però a livello internazionale non sono state riconosciute come indipendenti.

Chi è Vladimir Putin

Classe 1952, laureato e facente parte del KGB. Nel 1996 è entrato nello staff del presidente Boris Eltsin e ha assunto l’incarico di primo ministro nel 1999. Divenuto capo delle Stato dopo le dimissioni a sorpresa di Eltsin nella notte di capodanno del 2000. Da allora è stato confermato alla guida del Paese con oltre il 50% dei consensi.

Cosa vuole Putin dall’Ucraina

Mosca punta in primis alla smilitarizzazione dell’Ucraina, la Nato non potrà mai entrare nel Paese per installarvi missili contro la Russia. C’è da dire però che in Ucraina al momento è il granaio dell’Europa da qui anche arrivano nel nostro continente ferro e alluminio per le nostre industrie.

Un sosia al posto del vero Putin?

È un parlamentare italiano del vecchio Partito comunista italiano che ha sollevato il dubbio, quando ha detto a una cena, lo riporta il quotidiano Il Tempo: «ma siamo sicuri che quello che vediamo ora seduto al lunghissimo tavolone del Cremlino sia proprio Vladimir Putin?. Sembra diverso dall’uomo che ho visto da vicino anni fa. Di sosia ne ha sempre avuti molti a disposizione, utilizzati anche in cerimonie ufficiali (ndr: si parla che alcuni sarebbero stati sottoposti ad interventi di chirurgia plastica per renderli più somiglianti)». Il vero Putin sarebbe scomparso e ricoverato in una clinica in quanto, secondo fonti ucraine, sarebbe affetto da tumore.

L’attuale Putin sarebbe “un pazzo”?

Alcuni medici e psicanalisti affermano che la sua positività al Coronavirus e gli effetti del Long Covid (o le medicine antitumorali?) avrebbero accentuato la sua paranoia. Fonti americane parlano di un Vladimir Putin (o del sosia) reso furioso dalle sanzioni dell’Occidente per aver invaso la pacifica Ucraina. Non se le sarebbe aspettate tanto severe. Ciò avrebbe sviluppato in lui un grave complesso di persecuzione, tipico dei paranoici. Nell’ultimo anno – confermano analisti del Guardian – si è accentuata in lui la fobia verso il Mondo esterno come il timore dell’accerchiamento, e ha preteso, durante gli incontri, di mantenere le distanze con i suoi interlocutori (vedi il tavolo lungo nove metri con cui ha dialogato con Macron).

Preoccupato è anche Michael McFaul ambasciatore degli Stati Uniti in Russia all’epoca di Obama, che ha lavorato a lungo con Vladimir Putin e afferma: «lo trovo diverso rispetto al passato, ora mi sembra sempre più folle anche nel modo in cui parla».

Anche la ex segretaria di Stato americana Condoleezza Rice ha parlato di comportamento di Putin “imprevedibile” e ora sarebbe molto più teso, preoccupato e scattoso.

La Profezia della chiaroveggente Baba Vanga su Putin e La Russia

Russia e UcrainaBaba Vanga è stata una donna bulgara che ha perduto la vista a 12 anni e che sosteneva di di aver ricevuto da Dio il dono della chiaroveggenza. La donna è morta nel 1996 e ha fatto previsioni a lungo termine. La stessa Baba avrebbe predetto l’attacco alle Torri Gemelle con queste parole: «due uccelli di metallo si scontreranno con i fratelli americani, i lupi ululeranno dai cespugli e scorrerà sangue degli innocenti».

Con lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina alcuni media russi hanno riportato le parole che l’anziana chiaroveggente bulgara, nel 1979 ebbe con lo scrittore Valentin Sidorov sul futuro della Russia: Tutto si scioglierà come ghiaccio. Solo uno rimarrà intatto: la gloria di Vladimir». Ma di quale Vladimir parlava? Vladimir Zelensky ucraino o Vladimir Putin?.

 

Giancarlo Cocco

Foto © Startmag, Wikipedia, Quotidiano
Video © Eurocomunicazione

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Giancarlo Cocco
Laureato in Scienze Sociali ad indirizzo psicologico opera da oltre trenta anni come operatore della comunicazione. Ha iniziato la sua attività giornalistica presso l’area Comunicazione di Telecom Italia monitorando i summit europei, vanta collaborazioni con articoli sul mensile di Esperienza organo dell’associazione Seniores d’Azienda, è inserito nella redazione di News Continuare insieme dei Seniores di Telecom Italia ed è titolare della rubrica “Europa”, collabora con il mensile 50ePiù ed è accreditato per conto di questa rivista presso la Sala stampa Vaticana, l’ufficio stampa del Parlamento europeo e l’ufficio stampa del Ministero degli Affari Esteri. Dal 2010 è corrispondente da Roma del quotidiano on-line delle Marche Picusonline.

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