Borse, vista sui mercati, panoramica sulla settimana di metà maggio

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Seduta borsistica sulle borse europee e americana in calo, nonostante il sensibile rialzo nella giornata di mercoledì

La seduta settimanale sulle borse europee e americana, nonostante il sensibile rialzo nella giornata di mercoledì, in seguito all’annuncio delle decisioni della Banca Centrale Usa (Federal Reserve – Fed) di aumentare di +0,5% i tassi di interesse e avviare il programma di vendita della colossale massa di titoli a reddito fisso accumulati soprattutto negli ultimi 2 anni, si è chiusa in negativo. L’ottimismo ha avuto breve durata e nel pomeriggio ha nettamente prevalso un clima di “risk-off” su azioni e obbligazioni.

Il presidente della Fed Jerome Powell, oltre a illustrare l’appropriatezza delle mosse, aveva anche dato come probabili nuovi rialzi da +0,5% nei prossimi 2 comitati di politica monetaria (Federal Open Market Committee, or FOMC), escludendo invece aumenti più drastici, cioè da 75 punti base. Insomma un chiaro tentativo di equilibrare il contrasto dell’inflazione con il mantenimento di condizioni finanziarie agevoli nell’economia.

Sulla scia della Fed si è mossa anche la Bank of England che ha deciso di alzare i tassi di interesse di 25 punti base, da +0,75 a +1,0%. Un livello in assoluto ancora basso, ma il più alto dal 2009. L’inflazione per il 2022 è prevista oltre il +10% e il prodotto interno lordo potrebbe contrarsi -0,2% nel 2023.

L’impatto positivo della Federal Reserve, che aveva spinto al rialzo Wall Street mercoledì sera, è praticamente svanito velocemente vanificato dai chiari segnali negativi sulla prospettiva dell’economia cinese, dalle ricadute su prezzi e reperibilità delle materie prime causate dalla guerra e dalla preoccupazione che il supporto della politica monteraria delle banche centrali possa essere rimosso nel momento sbagliato, frenando la crescita economica.

Prosegue la tendenza al rialzo dei rendimenti obbligazionari, con quello del decennale Usa tornato sopra il +3%, in parallelo a rialzi simili per i governativi europei.

Petrolio

BorseIl prezzo del petrolio prosegue il movimento al rialzo. Ciò, dopo che l’Opec+ (Cartello dei 13 maggiori esportatori) ha deciso di confermare il programma di aumento graduale/disciplinato della produzione deciso a fine 2021.

Il livello di produzione aumenterà di 432 mila barili/giorno a partire da giugno. Ciò si concilia male con la volontà dell’Unione europea di imporre un progressivo divieto, nei prossimi 6 mesi, all’import di petrolio russo.

Valutario

Sul mercato valutario, il dollaro Usa è tornato a correre, portando il cambio euro/dollaro in area 1,05.

Criptovalute

Prosegue invece la fase di debolezza del Bitcoin e delle criptovalute in generale. Per la prima volta nella loro storia si trovano ad affrontare un rialzo dei tassi. I ribassi delle cripto sono dovuti al clima generale di avversione al rischio. E infatti la situazione sul Bitcoin, la criptovaluta con più market cap, continua la sua discesa e si avvicina alla soglia critica dei 30.000$ perdendo oltre il 50% dai massimi di novembre.

 

Francesco De Caro

Foto © Benzinga

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