Papa Francesco, nello spazio messaggio di speranza e pace

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Papa Francesco

Oltrepassare i confini terrestri per raggiungere il maggior numero di popoli affannati dalla guerra con un messaggio di pace, speranza e fraternità

Il 27 marzo del 2020, in piena pandemia, Papa Francesco, da solo sotto la pioggia scrosciante in una serata buia, saliva in Piazza San Pietro per pregare con e per tutta l’umanità, in un Mondo disorientato dal Covid, per ridare speranza ai popoli. Entrando nel Tempio pregava e benediceva tutto il Popolo di Dio, ovunque disperso, ma idealmente radunato con lui in preghiera in quella piazza deserta. La Statio Orbis.

Da quel giorno, per iniziativa del Dicastero della Comunicazione, guidato dal prefetto Paolo Ruffini e dal segretario Mons. Lucio Adrian Ruiz, sono nate molteplici iniziative affinché questo evento non venisse dimenticato.

La pubblicazione del libro

Il libro apparso nel 2021 dal titolo “Perché avete paura? Non avete ancora fedeha racchiuso le parole e le immagini più importanti di quell’evento, significando la benedizione che il Santo Padre aveva voluto far arrivare a tutta l’umanità in un momento di grande difficoltà esistenziale.

Nel 2022 il libro, in una edizione mini – 10×18 cm – è stato depositato allo Svalbard Seed Volt nell’isola norvegese di Spitsbergen, inscritto come seme di speranza”. Questo evento a sua volta, ha segnato l’inizio di un progetto più grande portato avanti con l’Istituto para el Dialogo global y la Cultura del Encuentro (IDGCE) che ha come obiettivo istituire il 27 marzo di ogni anno la Giornata Mondiale della Speranza.

Anniversario “Statio Orbis”

Nel terzo anniversario della Statio Orbis e nel decimo anniversario del Pontificato di Papa Francesco, il Dicastero per la comunicazione ha lanciato, insieme ad altri soggetti diversi, un progetto coordinato da Mons. Ruiz che ha coinvolto il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), l’Agenzia spaziale italiana (Asi), il Politecnico di Torino, l’Instituto para el Dialogo y la Cultura del Encuentro, l’Istituto universitario Salesiano Venezia (Iusve), l’Apostolato digitale della Arcidiocesi di Torino, la missione spaziale Spei Satelles”.

La creazione del nanobook

Il volume di Papa Francesco “Perché avete paura? Non avete ancora fede” che riporta quindi il messaggio della Statio Orbis, grazie al Consiglio nazionale delle ricerche e in particolare dell’Istituto di fotonica e nanotecnologie coordinata del dott. Notargiacomo, è diventato un nanobook”, una lastra di silicio di 2x2x0,2mm in cui è stato inciso il libro ad alta miniaturizzazione grazie a tecnologie di micro e nanofabbricazione.

Il nanobook in orbita

Papa FrancescoI giovani dell’Ateneo torinese, guidati dalla prof.ssa Sabrina Corpino, hanno progettato e costruito a tempo record unCubeSat 3U SpeiSat”, per ospitare e custodire il nanobook. L’Agenzia spaziale italiana guidata dall’ing. Giorgio Saccoccia ha reso possibile il suo sviluppo.

Sabato 10 giugno dalla base spaziale di Vandenberg in California il CubeSat viaggerà inserito in un razzo Falcon 9, il vettore in due stadi e parzialmente riutilizzabile di Space X . Il satellite orbiterà a una altitudine di circa 525 km dalla terra. (low Earth Orbit)

Messaggi captabili dallo spazio

Il satellite è dotato della strumentazione di bordo che è realizzata dalla azienda italiana D-Orbit, per essere guidato da terra e ha anche un trasmettitore radio. Per il tempo in cui permarrà in orbita saranno captabili e facilmente codificabili, frasi desunte dal Magistero Pontificio che hanno a tema la pace e la speranza. I messaggi sono in italiano, inglese e spagnolo.

Missione di speranza

L’arcivescovo metropolita di Torino mons. Repole ha commentato la missione sottolineando: «Abbiamo tutti bisogno di speranza. In particolare i giovani. Custodire la speranza è la missione di questo satellite progettato e costruito dai giovani. Sarà possibile salire a bordo in maniera virtuale con Papa Francesco, attraverso un sito per seminare speranza e fraternità».

Il boarding pass per viaggiare nello spazio con Papa Francesco.

Attraverso il sito  www.speisatelles.org sarà possibile seguire l’evolversi della missione ma anche iscrivere il proprio nome in un chip che Spei Satelles custodirà in orbita. Per ottenere un virtuale boarding pass verrà chiesto di impegnarsi a fare opera di misericordia in favore della pace e la speranza. In questo modo ciascuno potrà diventare seme di speranza concreto nel suo ambiente di vita.

 

Giancarlo Cocco

Foto © La Libertà online, Exaudi, Quotidiano piemontese

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Giancarlo Cocco
Laureato in Scienze Sociali ad indirizzo psicologico opera da oltre trenta anni come operatore della comunicazione. Ha iniziato la sua attività giornalistica presso l’area Comunicazione di Telecom Italia monitorando i summit europei, vanta collaborazioni con articoli sul mensile di Esperienza organo dell’associazione Seniores d’Azienda, è inserito nella redazione di News Continuare insieme dei Seniores di Telecom Italia ed è titolare della rubrica “Europa”, collabora con il mensile 50ePiù ed è accreditato per conto di questa rivista presso la Sala stampa Vaticana, l’ufficio stampa del Parlamento europeo e l’ufficio stampa del Ministero degli Affari Esteri. Dal 2010 è corrispondente da Roma del quotidiano on-line delle Marche Picusonline.

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