Felice Casorati: partiture pittoriche

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La mostra, allestita nella villa di Luigi Magnani, evidenzia tutta la musicalità presente nell’opera dell’artista piemontese

La passione per la musica esplode improvvisa nel giovane Casorati. È un impulso febbrile, un’ossessione che in breve esaurisce le risorse nervose del fanciullo. Il verdetto dei medici è inappellabile; interrompere immediatamente gli studi, pena conseguenze gravissime. Il dono di una scatola di colori da parte del padre, apparentemente una soluzione di ripiego, è invece destinato a indirizzare definitivamente il bagaglio emotivo del ragazzo. Casorati diventerà pittore, uno dei grandi del Novecento, mai dimentico della propria originaria passione, presenza costante nel suo mondo poetico.

Magnani il collezionista

Luigi Magnani ebbe a confessare che, sebbene i suoi studi fossero indirizzati verso la storia dell’arte, la sua visione resta sostanzialmente musicale, orientata dal gusto per la costruzione formale. Il suo collezionismo è parte di un anelito totalizzante che adombra un’ansia di conoscenza senza limiti.

La mostra

Le opere di Felice Casorati entrano con grande naturalezza nella villa parmense di Magnani, vero scrigno delle arti e oggi sede della Fondazione Magnani-Rocca. Il concerto della pittura è il titolo dell’esposizione a cura di Giorgina Bertolino, Daniela Ferrari e Stefano Roffi, in corso fino al 2 luglio prossimo (http://www.magnanirocca.it/felice-casorati/). Circa ottanta le opere in mostra che, in contrappunto con tutta una serie di documenti, fotografie, disegni, acqueforti, lettere e spartiti, delineano l’esperienza umana ed estetica del Maestro. Numerosi i prestiti da collezioni private ad impreziosire l’evento.

Il percorso espositivo

La mostra apre il sipario sugli esordi dell’artista, brillante promessa alla Biennale del 1907 dove espone Ritratto di signora, opera di notturna di algida perfezione formale. Bambine sul prato, Le ereditiere e Le vecchie declinano in maniera del tutto personale la tematica del tempo e delle tre età della donna. L’influsso mitteleuropeo, si pensi a Klimt, viene trasceso da una sensibilità di peculiare originalità.

L’infanzia

Il mondo dell’infanzia appare sommamente attrattivo. Il piccolo Cesare Lionello è un bimbo florido e paonazzo, come nella migliore tradizione rubensiana. Il denso apparato allegorico, la spada e la marionetta a molla in guisa di diavolo, arricchisce il quadro di significati inattingibili. La fanciullezza è luogo del mistero e della lontananza.

Straniamento

La qualità spiazzante dell’arte di Casorati risalta ne Le signorine. Le quattro donne, la cui funzione viene evidenziata in un cartiglio posto ai loro piedi, appaiono enigmatiche messaggere di un mondo “altro”. L’attenzione certosina al dettaglio contrasta con l’effetto straniante veicolato dalla pittura. La costruzione formale, l’analiticità del dettato poetico e l’impostazione generale svelano un debito verso la pittura quattrocentesca, da Piero della Francesca a Mantegna, che caratterizza il mondo di Casorati.

Una personale metafisica

La Prima Guerra Mondiale è esperienza traumatica, foriera di nuovi orizzonti. Ritratto di Anna Maria De Lisi (1919) e Le due sorelle (1921)sono opere pregne di dolore e solitudine. Una luce fredda, metafisica, definisce i corpi delle due donne, le quali guardano nel vuoto come marionette prive dell’anima. Tutto viene risolto nella forma, nelle sottili simbologie e nell’architettura complessiva del quadro.

I capolavori

Fra le opere più note in esposizione Silvana Cenni (1922), con la sua perfetta articolazione spaziale, la posa ieratica stagliata su un paesaggio rinascimentale visibile da una finestra aperta, come uno sguardo su un mondo sconosciuto, e il Concerto (1924), vero Rondò nel quale il tema viene reiterato dalle figure femminili, diverse eppure uguali l’una all’altra. Un’opera di immenso fascino e colma di suggestioni.

Casorati scenografo

La passione per la musica e per la drammaturgia si estrinsecano nella densa attività dedicata al teatro, testimoniata ampiamente dalla mostra. Bozzetti per scenografie, dal Principe di legno di Bartók al Fidelio di Beethoven, dimostrano come l’immaginario di Casorati fosse permeato da una profonda sostanza teatrale. La messinscena è una concertazione di diversi elementi, un brano che, come nella pittura, necessita di una struttura formale molto forte.

L’ultima stagione

Negli anni estremi Casorati riepiloga le proprie tematiche principali. Solitario, recluso nel proprio studio, orchestra un mondo tutto suo, con una ricerca che tende verso la sintesi estrema. In sostanza una mostra di grande rilievo, in quanto mette in luce le complesse traiettorie e le ossessioni di un pittore che “non è riuscito a liberarsi della più cocente passione per la musica”.

 

Riccardo Cenci

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Felice Casorati

Il concerto della pittura

Fondazione Magnani-Rocca

Mamiano di Traversetolo, Parma

dal 18 marzo al 2 luglio 2023

ORARI

Dal martedì al venerdì continuato 10-18 – sabato, domenica e festivi continuato 10-19. Lunedì chiuso

PREZZI

€ 14,00 intero
€ 12,00 per gruppi di almeno quindici persone – € 5,00 per le scuole

Catalogo Dario Cimorelli Editore

Immagini

In evidenza:

  • Felice Casorati, Conversazione platonica, 1925, olio su tavola © Felice Casorati, by SIAE 2023

Dall’alto in basso:

  • Felice Casorati, Beethoven, 1928, Rovereto, MART, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto © Felice Casorati, by SIAE 2023
  • Felice Casorati, Le due sorelle (Libro aperto e libro chiuso), 1921, tempera su tavola © Felice Casorati, by SIAE 2023
  • Felice Casorati, Le signorine, 1912, tecnica mista su tela. 2022 © Archivio Fotografico – Fondazione Musei Civici di Venezia, Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna, acquisto del Comune di Venezia alla Biennale, 1912 © Felice Casorati, by SIAE 2023
  • Felice Casorati, Silvana Cenni, 1922, tempera su tela, Torino, Collezione privata © Felice Casorati, by SIAE 2023
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Riccardo Cenci
Riccardo Cenci. Laureato in Lingue e letterature straniere moderne ed in Lettere presso l’Università La Sapienza. Giornalista pubblicista, ha iniziato come critico nel campo della musica classica, per estendere in seguito la propria attività all’intero ambito culturale. Ha collaborato con numerosi quotidiani, periodici, radio e siti web. All’intensa attività giornalistica ha affiancato quella di docente e di scrittore. Ha pubblicato vari libri (raccolte di racconti e romanzi). Attualmente lavora come Dirigente presso l’Enpam.

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