Angi, Young Innovators Business Forum a Milano

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Angi

Durante la manifestazione sono stati raggiunti accordi tra istituzioni, innovatori e grandi società

È stato siglato l’accordo tra le istituzioni, gli innovatori e le grandi imprese per il rilancio dell’Italia, in occasione della seconda edizione dello Young Innovators Business Forum (Angi) che si è svolta a Milano, in collaborazione con gli Uffici del Parlamento europeo in Italia e con il patrocinio della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, dell’Agenzia per l’Italia Digitale, del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) e dell’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile). La vasta platea, composta principalmente da giovani e studenti, ha seguito con attenzione gli oltre sessanta interventi che si sono succeduti.

Inaugurazione del Forum

Nel corso del consesso è stato presentato anche il secondo rapporto denominato, “Giovani, innovazione e transizione digitale“, promosso da “Angi Ricerche” in collaborazione con Lab21.01, dal quale sono emersi informazioni riguardanti i nuovi trend tecnologici. In particolare, i giovani sotto i 35 anni credono nell’Intelligenza artificiale (Ia) come motore primario dell’innovazione e come principale tendenza nell’ambito della transizione ecologica e digitale. Secondo il rapporto, il futuro per i giovani è incentrato sull’Ia. Mentre le generazioni precedenti continuano a considerare altre tendenze come l’e-commerce. Si è anche affrontato il tema della fuga dei talenti, che rappresenta un problema per il 90% dei giovani e il 70% degli italiani in generale. E del gender gap, ancora radicato nel settore tecnologico secondo il 70% dei giovani sotto i 35 anni.

Sostenibilità

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha invece affrontato un altro aspetto cruciale del Rapporto, ovvero la sostenibilità, un fattore imprescindibile per gli under 35 nel modello di gestione aziendale. A tal proposito ha affermato:Angi «L’impegno del mio ministero è di centrare gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 e al 2050. Vogliamo contribuire anche al raggiungimento dei 17 obiettivi dell’Agenda Onu, uno sforzo enorme. Se pensiamo agli eventi che hanno colpito l’Emilia Romagna, abbiamo l’idea di quanto sia importante rallentare l’impatto dei cambiamenti climatici a livello mondiale. Ci troviamo a dover realizzare la transizione, ma anche adottare gli strumenti per garantire la sicurezza del Paese e dei cittadini».

«Il mio impegno è di assicurare una transizione economicamente sostenibile e socialmente equa. Per questo stiamo investendo molto sulle rinnovabili e mobilità elettrica. Riteniamo anche che l’impiego di biocarburanti, laddove sia dimostrata la neutralità dell’emissione, possa contribuire alla decarbonizzazione dei trasporti e non avrebbe impatto sociale verso chi non può permettersi mezzi elettrici. Dobbiamo guardare anche al nucleare di nuova generazione, più efficiente e sicuro, che in questo momento è in fase di sperimentazione».

Giovani menti

Valentino Valentini, viceministro delle Imprese e del Made in Italy nel Governo Meloni, ha approfondito il tema dello sviluppo del mercato e dell’innovazione. Che insieme alla sostenibilità rappresenta una delle principali sfide per garantire un futuro ai giovani e al Paese in generale, affermando: «la transizione digitale verde ci pone davanti a nuove sfide che spesso richiedono un buon grado di creatività per affrontarle. Bisogna pensare fuori dagli schemi, spingerci oltre ciò che conosciamo per individuare soluzioni e idee originali ai problemi che ci vengono posti. Ed è proprio lì che nasce l’innovazione. In questo processo di costante rigenerazione economica, sociale, di pensiero, sono le giovani menti a giocare un ruolo chiave».

«Fortunatamente in Italia abbiamo un ecosistema dell’innovazione popolato anche da numerosi giovani; da oltre 10 anni il nostro Paese si è dotato di una disciplina organica diretta agli innovatori, finalizzata alla crescita e allo sviluppo di imprese innovative: 14 mila sono le startup italiane, il 7% create da giovani. Ma innovare richiede risorse e investimento. Il compito delle istituzioni incentivare le imprese nel rinnovamento. Il mio ministero considera l’innovazione la massima espressione del Made in Italy. È importante per il business anche la deposizione di brevetti. Nel 2022 gli italiani hanno presentato 4.864 domande, quasi un record che appartiene al 2021, l’auspicio è superare le 5 mila e riuscire a eguagliare e superare i nostri colleghi europei».

Pnsd

Paola Frassinetti, sottosegretaria di Stato al ministero dell’Istruzione, ha focalizzato il suo intervento sui giovani e il loro rapporto con l’innovazione. «Seguo prioritariamente e personalmente la mia delega relativa alla digitalizzazione, innovazione nella scuola e l’attuazione del Pnsd (Piano nazionale scuola digitale), nel convincimento che l’obiettivo delle tecnologie digitali sia quello di contribuire a un costante miglioramento dell’esperienza educativa e degli esiti di apprendimento degli studenti. Nonché sostenere il successo formativo e, quindi, qualificare il servizio scolastico. L’aggiornamento del Pnsd seguirà un percorso che vedrà coinvolti Paesi stranieri perché sia anche la comunità internazionale a fare da catalizzatore per l’elaborazione di politiche innovative, supportare la contaminazione degli istituti scolastici alle nuove sfide educative, con speciale accento a quelle derivanti dall’Intelligenza artificiale. Il mondo dell’impresa non potrà che giovarsi di questa sfida digitale che la scuola sta vincendo».

Un vero e proprio patto per l’Italia

Gabriele Ferrieri, presidente dell’Angi, ha commentato l’importante successo di pubblico e contenuti della manifestazione: «Siamo lieti dell’importante successo di pubblico e contenuti della seconda edizione dello Young Innovator Business Forum di Milano. Davvero importante la presenza anche delle istituzioni e delle grandi aziende per evidenziare i punti di forza e di crescita del nostro ecosistema Paese, all’insegna degli investimenti sul digitale e sulla sostenibilità. Oggi abbiamo sottoscritto un vero e proprio patto per l’Italia. Che ha l’obiettivo di promuovere e rilanciare l’ecosistema economico industriale italiano. Anche al fianco delle più importanti organizzazioni sia istituzionali che del mondo delle imprese e direttamente dalla testimonianza dei più importanti opinion leader del mondo delle corporate e delle startup».

Numerosi interventi

Molti rappresentanti aziendali hanno preso parte al dibattito. Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A e Patrick Oungre, Group Head of Innovation, CVC and Digital Hub dell’azienda, hanno discusso della nuova frontiera tecnologica della smart energy insieme a Massimo Nordio, vice presidente Group Government Relations di Volkswagen Group Italia Spa. Giovanni Lionetti, CEO di Swag, ha invece parlato dei nuovi trend tecnologici trasversali, come quelli legati al mondo della Blockchain e delle Crypto. Heike Prinz, Head of Pharma Commercial Operations EMEA di Bayer AG e Arianna Gregis, Country Division Head Pharmaceuticals di Bayer Italy, hanno invece affrontato il tema: “Innovazione & Partnership: le nuove frontiere della Digital Health”.

Sono state affrontate anche le tematiche della formazione, della sicurezza, degli investimenti e della cooperazione internazionale, insieme a Tommaso Saso, direttore marketing e r.e. di UniMarconi, e Pierguido Iezzi, Cybersecurity Director and CEO di Swascan. Vittorio Gattari, Senior Public Policy Manager di Dott e Matteo Cioffi, General Manager di Lime, hanno parlato di mobilità. Gianluca Copparoni, CEO di Value Promo Srl, in conclusione, ha affrontato il tema della sostenibilità.

 

Federico Gasparella

Foto © Angi, Andi, Milano Today

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Federico Gasparella
Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza ho iniziato la professione giornalistica. Fino ad ora ho avuto la possibilità di approfondire diverse tematiche. Sono partito affrontando questioni attinenti al mondo della legalità, passando per la politica internazionale, l’attualità, la cultura e l’arte.

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