Il primo ministro Kyriakos Mitsotakis ha parlato al Parlamento greco della situazione a Rodi e nelle altre isole
Dopo siccità e temperature record, conseguenze dei cambiamenti climatici in atto, inevitabilmente sono arrivati anche gli incendi. Quella del 3-7 luglio è stata infatti la settimana con la più alta temperatura media globale (17,2 °C). E se l’Europa si riscalda a velocità doppia rispetto alla media (+2,3 °C rispetto a +1,15°C) proprio il Belpaese è stato quello con il maggior numero di decessi dovuti al caldo eccezionale nel 2022 (oltre 18.000 delle 61.000 vittime totali in Europa).
Città Eterna bollente, ma in Grecia il problema è grave
La settimana scorsa Roma ha raggiunto la temperatura record di 41,9°C, facendone la città dell’Unione europea con l’anomalia più grande rispetto alla temperatura media di questo periodo dell’anno. Queste condizioni sono purtroppo “ideali” per favorire il propagarsi degli incendi boschivi. Se già a inizio giugno dall’altra parte dell’Oceano, in Canada, era stata persa una superficie ben 12 volte superiore alla media degli anni precedenti, in Europa gli incendi hanno tardato di un mese, ma sono arrivati.
Le notizie più preoccupanti arrivano dalla Grecia dove, anche a causa di temperature elevate e forti raffiche di vento, quasi 30.000 persone sono state costrette a evacuare dalle proprie abitazione nell’isola di Rodi. In Italia migliaia di ettari sono bruciati in Calabria, colpita da oltre cento roghi. Purtroppo, almeno una parte di questi sono di origine dolosa: un uomo è stato scoperto grazie a un drone mentre appiccava il fuoco in provincia di Catanzaro. E lo stesso sembra stia avvenendo nel Paese ellenico.
L’intervento di oggi di Mitsotakis
Dal Parlamento greco, il rieletto primo ministro Kyriakos Mitsotakis, nel contesto della discussione del disegno di legge per la revoca delle restrizioni sul voto degli espatriati, ha fatto riferimento proprio al fronte del fuoco.
«L’anniversario di oggi del ripristino della democrazia trova purtroppo il nostro Paese in ore di lotta con la crisi climatica. La minaccia del nostro tempo che sta mettendo alla prova l’intero Pianeta, in particolare il Mediterraneo, soprattutto la nostra Patria. Abbiamo sperimentato devastazioni in molte aree e ultimamente, purtroppo, a Rodi. L’isola è stata ferita. Fortunatamente, però, nonostante l’assalto senza precedenti del fuoco, nessuna vita è stata persa, non sono stati subiti feriti gravi, per dimostrare ancora una volta che di fronte alla furia della natura nessuna misura sarà mai abbastanza. Tanto più che quest’estate ha continue e intense ondate di calore», ha dichiarato il primo ministro all’inizio del suo discorso in Parlamento.
Il primo ministro sottolinea come l’organizzazione abbia evitato ulteriori disastri
«Decine di migliaia di persone sono state trasportate in modo organizzato e tempestivo in luoghi sicuri. Siamo grati ai Vigili del Fuoco, alle Forze dell’Ordine, alla Protezione Civile, alle Forze Armate, alla Guardia Costiera, al Governo Locale, ai volontari per la loro abnegazione. Questo confronto era ed è irregolare, e quindi continuerà finché le condizioni meteorologiche rimarranno difficili», ha aggiunto.
«Abbiamo ancora tre giorni difficili, poi ci sarà una remissione dell’ondata di caldo, ma dovremo essere tutti in allerta permanente per le prossime settimane. Siamo in guerra, orientati esclusivamente sul fronte del fuoco. Ricostruiremo ciò che abbiamo perso, risarciremo coloro che sono stati colpiti. Il rapporto sarà completo, calmo, nel momento opportuno, quando faremo la valutazione complessiva, sia che si tratti del livello operativo e dei possibili ritardi nella prevenzione, sia delle cause e della possibilità di incendio doloso per cattiva condotta intenzionale o negligenza», ha commentato Kyriakos Mitsotakis.
Nuovi fronti insieme all’Ue contro il cambiamento climatico
«La crisi climatica è già qui e si manifesterà sempre più in grandi disastri naturali. Il Governo non deve accontentarsi dei progressi compiuti, ma adeguare i suoi piani alle nuove condizioni, prendendo iniziative speciali a livello di Unione europea. Un cambiamento di cultura e comportamento è richiesto a tutti», ha rilevato, sottolineando che nessuno può affermare che lo Stato sia assente da questa prova. «Al contrario, era presente, rafforzato come sempre. Con più mezzi aerei, più vigili del fuoco».
«Siamo di fronte a un problema che trascende i confini partigiani. Una questione che dovrebbe unirci. Il primo disegno di legge per rimuovere tutte le restrizioni al diritto di voto dei greci residenti al di fuori della Grecia. Spero che vedremo anche questa possibilità di consenso nell’affrontare sfide critiche, come il cambiamento climatico», ha spiegato il primo ministro al Parlamento.
Atene chiama, Bruxelles risponde
I Paesi dell’Unione europea si sono affrettati ad assistere nelle operazioni antincendio, inviando personale e mezzi aerei antincendio. Intanto in un tweet, la Commissione europea ha dichiarato: “Grecia, siamo al tuo fianco” elencando gli Stati che hanno inviato vigili del fuoco in Grecia e stanno combattendo sui fronti del fuoco.
Si ricorda che, ieri, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha avuto una comunicazione con il primo ministro grecoi, esprimendo la sua solidarietà. «Ho chiamato Kyriakos Mitsotakis per esprimere il nostro pieno sostegno alla Grecia, che sta affrontando devastanti incendi boschivi e una forte ondata di caldo a causa dei cambiamenti climatici».
Cosa ci aspetta nei prossimi giorni
Secondo il Meteo.gr dell’Osservatorio nazionale di Atene, come mostrato nell’immagine qui sotto scattata alle 09:55, il trasporto di fumo dall’incendio di Corfù si avvicina a 400 chilometri, dall’incendio di Eubea (Karystos) a 300 km e dall’incendio di Rodi a 430 (totale ben 1.130 km!).
Per quanto riguarda l’evoluzione delle condizioni idrometeorologiche nelle aree in cui si verificano incendi boschivi in Grecia, i dati di previsione ad alta risoluzione disponibili dal team idrometeorologico Flame dell’unità Meteo/Noa indicano che le condizioni rimarranno sfavorevoli fino al tardo pomeriggio di lunedì 24 luglio. In particolare a Corfù e in Acaia ci aspettiamo venti nord/nord ovest con intensità di 4-5 Beaufort (localmente 6 Beaufort). Mentre in Eubea (Karystos) e Rodi i venti soffieranno con intensità di 5-6 Beaufort (localmente 7 Beaufort) rispettivamente da nord/nord est e nord ovest.
A causa delle condizioni molto calde e secche, l’infiammabilità dei combustibili forestali morti è estremamente elevata, favorendo così la rapida diffusione del fuoco e il verificarsi di macchie dense (produzione di punti caldi, il loro trasporto e l’inizio di nuovi focolai a distanza dai fronti principali).
“Il nostro team pirometeorologico monitorerà le ultime previsioni disponibili e i dati effettivi e tornerà con un nuovo aggiornamento pirometeorologico. Mappe di pericolo e bollettini pirometeorologici sono pubblicati quotidianamente sul meteo.gr. Per ulteriori grafici e informazioni, visitare https://fireweather.eu/firescope. Rimaniamo vigili. Rimaniamo aggiornati” scrive l’Osservatorio.
George Labrinopoulos
Foto © BBC, Sky News, France 24, Travel gossip, Meteo.gr