Boom di visitatori a Villa Adriana e Villa d’Este a Tivoli

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Villa d'Este

Ricco programma di appuntamenti per il 2024. Il sogno di 1 milione di visitatori sta per concretizzarsi. Europa e Stati Uniti il bacino di utenza, mentre si sta lavorando sui Paesi del Medio Oriente

 

Un anno record, il 2023 che sta per concludersi, con la previsione di chiudere a 750.000 visitatori nazionali e internazionali per il complesso di Villa Adriana e Villa d’Este a Tivoli. Nello scorso anno erano stati 528.000 e già era un risultato considerevole dopo il biennio della pandemia. È il miglior risultato del decennio.

I brillanti esiti sono stati annunciati nel corso della conferenza stampa da Andrea Bruciati, direttore dell’Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este-Villae, unitamente al programma dell’offerta culturale per il 2024, ricco di proposte, che valorizza una realtà complessa e straordinaria che comprende cinque siti vicino Roma, due dei quali patrimonio dell’Unesco.

«Abbiamo investito nelle attività: la sfida è fidelizzare il visitatore e fare in modo che ogni volta ci sia un’offerta differente», ha spiegato Bruciati. «La visita a Villa Adriana è imprescindibile per chi ama l’archeologia e la cultura classica, di cui il sito tiburtino raccoglie le più alte e raffinate testimonianze al Mondo». Le attività culturali si sviluppano attraverso tre piattaforme: Villa d’Este, Villa Adriana e il Santuario di Ercole Vincitore, il più importante al Mondo.

La mostra più visitata nel primo quadrimestre

L’articolato programma espositivo dell’Istituto è stato avviato per il corrente anno con il progetto Theatra MundiPino Pascali (Villa d’Este, 7 dicembre 2022 – 4 giugno 2023), visitata da 245.585 persone, la mostra più visitata in Italia nel primo quadrimestre.

A Villa Adriana è seguita la mostra “Antinoo disparumemorie di un desiderio” (1 giugno – 5 novembre 2023), che ha accolto 98.919 visitatori. Mentre si conclusa l’esposizione “Artificialia et Mirabilia (Villa d’Este, dal 14 luglio al 12 novembre 2023, con due sezioni a Villa Adriana e al Santuario di Ercole Vincitore), progetto che ha visto riunite alle collezioni delle VILLÆ le opere acquisite grazie al piano per l’arte contemporanea, promosso dalla direzione generale creatività contemporanea del ministero della Cultura. Da segnalare, inoltre, le numerose iniziative organizzate durante l’anno per le famiglie, tra visite a tema, serate di cinema e spettacolo (EXTRAVILLÆ, Villa d’Este 16-29 luglio 2023).

È lo sviluppo delle attività culturali per una migliore gestione del patrimonio e delle risorse umane, il filo conduttore di Andrea Bruciati. «Il percorso per arrivare al milione di ospiti è ancora lungo, ma il record del 2023 testimonia che siamo sulla buona strada e il grande lavoro svolto da tutti i colleghi ne è la comprova». La collaborazione fra le Villae e la Camera di Commercio di Roma ha fatto sì che venisse restituita ai visitatori la Fontana dell’Ovato, uno dei simboli di Villa d’Este.

Numerose proposte

L’offerta culturale per il 2024 è ricca e attenta agli aspetti qualitativi dell’esperienza, poter fare di “Villae” «un laboratorio di idee, cantiere di pensiero per progetti e iniziative all’insegna di un dialogo continuo tra passato e presente». (Bruciati)

Tra le numerose proposte per il 2024 spiccano “Io sono una forza del passato: Adriano, i ritratti“, in programma dal 30 novembre al 5 maggio 2024 a Museo di Villa Adriana. L’obiettivo è quello di presentare per la prima volta le tipologie di una figura che ha accompagnato e costruito la sua immagine calandosi nella Storia e non semplicemente mitizzata. Finora si conoscono più di 150 ritratti antichi. L’esposizione vuole rendere un doppio omaggio a Proust e Yourcenar per quanto concerne il concetto di “memoria” e di storia legato alle rovine.

Un’altra esposizione è “Antiquaria, Naturalia et Mirabilia: le ville cardinalizie di Tivoli, Bagnaia e Caprarola” dal 23 maggio al 3 novembre 2024 a Villa d’Este. La costruzione di sontuose residenze extraurbane tra il XV e il XVI secolo, destinate all’otium e alla rappresentazione del potere politico e culturale delle élites cittadine, segna uno dei periodi più alti della storia dell’architettura e dell’arte dei giardini italiani. La sua diffusione su tutto il territorio nazionale dà vita a veri e propri sistemi territoriali nei quali si intrecciano finalità economiche, ambizioni politiche e vocazioni artistiche. In tale contesto, le ville costruite dai cardinali Farnese, Gambara e d’Este nel territorio viterbese e tiburtino nella seconda metà del XVI secolo, occupano un capitolo a parte, la cui importanza è tuttavia ancora poco conosciuta dal grande pubblico.

Europa e Stati Uniti sono al momento il bacino d’utenza preferenziale

Nel visitare Tivoli e le Ville nel giugno 1787, Wolfgang Goethe ha scritto: “In questi giorni sono stato a Tivoli e ho ammirato uno degli spettacoli più superbi. Le cascate insieme alle rovine antiche e tutto l’insieme di quel paesaggio sono cose la cui conoscenza ci arricchisce nell’intimo dello spirito. Anche Tivoli è una delle meraviglie di questo Mondo“.

Ci piace segnalare, tra le numerose proposte, “Il cammello, il leone e il fanciullo: gli artisti cari agli dei” in programma dal 22 novembre 2024 – 4 maggio 2025 a Villa d’Este.

Prosegue l’indagine sulle conseguenze esistenziali postpandemiche, partendo dal pensiero di Nietzsche, nello specifico dal “Così parlò Zarathustra”. Punto d’arrivo di un percorso di consapevolezza che giunge per l’appunto alla figura rinnovata del fanciullo, dell’uomo nuovo immerso nella contemporaneità. La prospettiva si estende ora a tutte le disciplinecreative” della contemporaneità: dalla letteratura allo star system, alla musica leggera e alla relativa mitografia del XX secolo.

Si tratta di un programma che si sviluppa e armonizza con Villa Adriana e Villa d’Este, tale da poter richiamare migliaia di visitatori soprattutto internazionali («Due terzi vengono dall’estero», spiega Bruciati). «Villa d’Este incontra di più il gusto orientale, mentre Villa Adriana quello più anglosassone. Europa e USA sono al momento il bacino d’utenza preferenziale. C’è molto interesse dall’estremo oriente, ancora poco dalla Cina», conclude Andrea Bruciati.

 

Enzo Di Giacomo

Foto © Enzo Di Giacomo, “Villa Adriana e Villa d’Este-Villae”

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Enzo Di Giacomo
Svolge attività giornalistica da molti anni. Ha lavorato presso Ufficio Stampa Alitalia e si è occupato anche di turismo. Collabora a diverse testate italiane di settore. E’ iscritto al GIST (Gruppo Italiano Stampa Turistica) ed è specializzato in turismo, enogastronomia, cultura, trasporto aereo. E’ stato Consigliere dell’Ordine Giornalisti Lazio e Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Revisore dei Conti Ordine Giornalisti Lazio, Consiglio Disciplina Ordine Giornalisti Lazio

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