Ucraina, povertà, angoscia e isolamento

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Ucraina

Un rapporto di Amnesty International spiega che le persone anziane o con disabilità sfollate vivono in condizioni inadeguate

La guerra in Ucraina colpisce tutti, ma a pagare il prezzo più alto sono bambini, anziani e persone con disabilità. I conflitti amplificano fenomeni come la povertà, l’angoscia e l’isolamento.

Un rapporto di Amnesty International spiega che le persone anziane o con disabilità sfollate non riescono, né fisicamente né economicamente, a ottenere cure e alloggi adeguati. “In alcuni casi, non hanno alternativa se non finire nelle strutture assistenziali statali”.

Niente più fondi

Intanto, questa mattina, gli Stati Uniti hanno annunciato che potrebbero non riuscire più ad aiutare l’Ucraina nella guerra contro la Russia. In ottobre l’amministrazione Biden ha chiesto al Congresso 106 miliardi di dollari per finanziare piani per la sicurezza dei confini di Ucraina, ma i repubblicani che controllano la Camera hanno respinto il pacchetto.

Il direttore del bilancio della Casa Bianca Shalanda Young, in una lettera al portavoce repubblicano della Camera dei Rappresentanti e ad altri leader del Congresso, ha affermato che il taglio dei finanziamenti e il flusso di armi aumenterebbe le probabilità di vittorie russe. Ma: “senza l’ok del Congresso, entro la fine dell’anno, esauriremo le risorse per procurare equipaggiamenti per Kiev. Non esiste alcuna riserva magica di fondi disponibile per affrontare questo momento. Siamo senza soldi e quasi senza tempo.” Il Congresso aveva approvato più di 110 miliardi di dollari di aiuti dal giorno dell’invasione della Russia, ma non ha approvato più alcun fondo da quando i repubblicani hanno preso la maggioranza dei democratici alla Camera a gennaio.

Sistema sanitario al collasso

L’invasione russa su larga scala dell’Ucraina ha messo in crisi il già sovraccarico sistema sanitario ucraino. Di conseguenza molte persone anziane, comprese quelle con disabilità, sono rimaste separate dalle loro famiglie in una condizione di segregazione e isolamento. I costanti attacchi indiscriminati della Russia hanno costretto milioni di civili ad abbandonare le loro abitazioni. L’Ucraina è uno degli Stati al mondo con la maggiore percentuale di persone anziane: prima del febbraio 2022 quasi una persona su quattro, poco meno di 10 milioni su circa 41 milioni di abitanti, aveva oltre 60 anni.

«Anche dopo che sono state sfollate in zone più sicure, le persone anziane, soprattutto quelle con disabilità, vanno incontro a enormi difficoltà nel ricostruirsi una vita degna, nella problematicità di ottenere un alloggio adeguato, servizi di sostegno e cure mediche», ha dichiarato Laura Mills, ricercatrice di Amnesty International sulle persone anziane e sulle persone con disabilità. «L’invasione russa ha complicato immensamente le cose per il sistema di assistenza sociale ucraino. Migliaia di persone finiscono segregate nelle strutture statali, lontane dai loro cari e dalle loro comunità», ha aggiunto Mills.

Alloggi

Per redigere il suo rapporto, Amnesty International ha visitato 24 rifugi temporanei e intervistato 159 persone – 89 delle quali anziane, molte di loro con disabilità – e 22 operatori sociali e sanitari. Il tutto tra maggio e settembre del 2023.

La maggior parte delle persone sfollate vive in alloggi in affitto ma le pensioni estremamente basse e gli alti costi rendono questa soluzione inaccessibile per molte Ucrainapersone anziane. Di conseguenza, spesso vivono ammassate in rifugi temporanei come scuole, dormitori e altri edifici pubblici. Quasi tutti i rifugi visitati da Amnesty International erano parzialmente o completamente inaccessibili alle persone con disabilità fisiche. “Molte erano prive di rampe d’accesso, ascensori, sostegni per garantire l’accesso ai gabinetti o spazi per girare a 360 gradi una sedia a rotelle”.

Il direttore di un campo giovani di Koviahy, nella Regione di Kharkiv, convertito in un rifugio, ha dichiarato «le persone arrivano da noi in sedia a rotelle, ma non riusciamo neanche a ospitarle una notte. Dobbiamo mandarle via perché non abbiamo una rampa d’accesso». L’Ucraina è uno Stato che fa parte della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità. Il suo Governo ha l’obbligo di assicurare che le persone con disabilità abbiano accesso agli ambienti fisici su base di uguaglianza, anche durante i conflitti armati. I partner internazionali dovrebbero aiutare il Paese, sia economicamente sia fornendo materiali, per rendere accessibili i rifugi.

Cure inadeguate

Nel rapporto di Amnesty International si fa riferimento alla testimonianza di una signora di 85 anni, Nina Melnychenko, rimasta ferita a seguito di un’esplosione nei pressi della sua abitazione, nella Regione di Mykolaiv: «Le schegge sono finite nel mio cortile. Ho perso conoscenza. Non vedo più dall’occhio sinistro. Prima camminavo con un bastone, ora me ne occorrono due». Come lei sono tante le persone divenute disabili proprio a causa del conflitto, ma nella maggior parte dei casi non riescono ad accedere ai servizi di assistenza sociale e alle cure mediche. La situazione peggiora se i familiari sono lontani perché si sono messi in salvo all’Estero o in altre zone dell’Ucraina o e si sono dovuti arruolare nell’esercito.

Di conseguenza, gli operatori sociali che forniscono sostegno a domicilio sono del tutto sopraffatti e non riescono ad assistere tutti. La mancanza di un numero sufficiente di personale ha contribuito all’aumento dei ricoveri nelle strutture assistenziali statali. Secondo il Comitato della Convenzione sui diritti delle persone anziane, questa situazione – che prevede lunghi tempi di permanenza in luoghi in cui vivono altre persone anziane – equivale a una forma di segregazione. Il trasferimento può dar luogo a numerose violazioni dei diritti umani: violenza fisica, abbandono, effetti negativi sul diritto alla salute. Un operatore sociale intervistato da Amnesty International ha dichiarato che «molte persone anziane vivono ora nell’oscurità».

Testimonianze strazianti

Non è solo chi è più in là con l’età a soffrire per il perdurarsi della guerra in Ucraina. Halyna Dmitriieva, una cinquantaduenne con paralisi cerebrale, è stata senza sedia a rotelle per molti mesi: «Vivere sdraiata è insopportabile. La cosa peggiore è non avere alcuna interazione sociale. Non sono mai stata una persona allettata. Ero sempre in grado di usare la mia sedia a rotelle».

Una sfollata con demenza è stata posta in una struttura assistenziale statale di Odessa e ha perso i contatti con suo figlio: «Non so come cercarlo, non riesco a rintracciarlo al telefono. Non ho alcun altro posto dove andare».

Due persone uccise in un raid russo su Kherson

Ma purtroppo gli attacchi da parte della Russia non accennano a fermarsi e almeno due persone sono state uccise e una ferita, questa notte, nella Città di Kherson, nel sud dell’Ucraina, ha affermato un consigliere presidenziale. “Terroristi“, ha scritto su Telegram Andriy Yermak, capo dell’amministrazione presidenziale ucraina, insieme a due immagini di corpi distesi su un marciapiede.

 

Ginevra Larosa

Foto © KKTV, HelpAge International, ECFR, Amnesty International

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