Cop28, accordo storico per i 195 Paesi

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Cop28

Le Nazioni sono chiamate anche a contribuire allo sforzo di transizione globale, anziché essere obbligate a compiere tale cambiamento da sole

I 198 Paesi partecipanti alla 28ª conferenza delle Nazioni Unite, Cop28, sui cambiamenti climatici, dopo due settimane di negoziati, hanno raggiunto un accordo in cui si impegnano a ridurre tutti i combustibili fossili entro il 2050. Ad annunciarlo, il sultano degli Emirati Arabi Uniti e presidente della Cop Ahmed Al-Jaber affermando «per la prima volta in assoluto abbiamo scritto combustibili fossili nel testo».

 

«Un accordo è valido tanto quanto la sua attuazione. Siamo ciò che facciamo, non ciò che diciamo», ha continuato Al Jaber commentando la firma dell’accordo. «Dobbiamo compiere i passi necessari per trasformare questo in azioni tangibili. Dovremmo essere orgogliosi del nostro risultato storico. Il Mondo aveva bisogno di trovare una nuova strada. Seguendo la nostra stella polare, abbiamo trovato quella nuova strada. Abbiamo fornito una risposta globale e, insieme, abbiamo affrontato le realtà e indirizzato il Mondo nella giusta direzione».

Tanti obiettivi ma calibrati

Un’intesa che raccoglie gli accordi di Parigi: ovvero rafforzare l’azione sul clima per contenere l’aumento della temperatura e garantire di non superare il limite (precedentemente concordato) di un grado e mezzo della temperatura media rispetto ai livelli preindustriali. L’accordo chiede ai Paesi di allontanare rapidamente i sistemi energetici dai combustibili fossili in modo giusto e ordinato. Inoltre, le Nazioni sono anche chiamate a contribuire allo sforzo di transizione globale, anziché essere obbligate a compiere tale cambiamento da soli. Dunque, tiene conto proprio degli aspetti più rilevanti delle precedenti edizioni introducendo però una differenza: mette nero su bianco – per la prima volta – il necessario superamento delle “fonti fossili”.

Il testo approvato contiene molteplici inviti legati alla transizione energetica. Tra questi:

  • triplicare le capacità di energia rinnovabile;
  • raddoppiare il ritmo dei miglioramenti dell’efficienza energetica entro il 2030;
  • impegno ad accelerare le tecnologie “zero carbon” e “low carbon”, tra cui l’energia nucleare, l’idrogeno a basso contenuto di carbonio e la nascente cattura e stoccaggio del carbonio.

L’accordo chiarisce, per la prima volta, che gli impegni dei Paesi dell’Accordo di Parigi dovrebbero fissare “obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni a livello economico” che coprano tutti i gas serra, i settori e le categorie. Gli impegni formali delle Nazioni per la riduzione delle emissioni dovrebbero essere “allineati con la limitazione del riscaldamento globale a 1,5 gradi, come confermato dalle ultime scoperte scientifiche”. In particolare, la richiesta di maggiori ambizioni non è riservata solo ai Paesi sviluppati, ma a tutte le Nazioni, tenendo presente le loro diverse circostanze.

Terza revisione

Nelle 21 pagine la parolapetrolionon compare, mentre l’espressione “combustibili fossiliappare due volte. Come affermato da Al Jaber, è la prima volta che in un testo della Conferenza delle parti è incluso il termine. Al punto 28 si “riconosce la necessità di riduzioni profonde, rapide e durature delle emissioni di gas serra in linea con il percorso dell’1,5 gradi e invita le parti a contribuire agli sforzi globali, secondo modalità determinate a livello nazionale, tenendo conto dell’accordo di Parigi”.

Tra le azioni indicate è confermata la richiesta di “triplicare la capacità di energia rinnovabile a livello globale e raddoppiare la media globale del tasso annuo di efficienza energetica entro il 2030; accelerare gli sforzi verso la riduzione graduale dell’energia prodotta dal carbone unabated, ovvero senza tecnologia di cattura e stoccaggio”. Il testo allo stesso articolo invita ad “accelerare gli sforzi a livello globale verso sistemi energetici a zero emissioni nette, utilizzare combustibili a zero e a basso contenuto di carbonio ben prima o intorno alla metà del secolo”.

Abbattimento e rimozioni

E ancora, si conferma come nella bozza precedente diaccelerare le tecnologie a zero e a basse emissioni, tra cui, tra l’altro, energie rinnovabili, nucleare, tecnologie di abbattimento e rimozione delle emissioni come la cattura, lo stoccaggio e l’utilizzo del Cop28carbonio in particolare nei settori hard to habate e la produzione di idrogeno a basse emissioni di carbonio”.

Il documento della presidenza della Cop28 propone anche di accelerare e ridurre sostanzialmente le emissioni a livello globale anche di metano entro il 2030 e di quelle derivanti dal trasporto stradale su una serie di percorsi, anche attraverso lo sviluppo delle infrastrutture e la rapida diffusione di veicoli a zero e a basse emissioni. Infine, l’articolo 28 chiede di eliminare gradualmente “nel più breve tempo possibile sussidi inefficienti ai combustibili fossili che non affrontano la povertà energetica o la transizione giusta, nel più breve tempo possibile”.

Soddisfazioni

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen su X ha scritto: “Congratulazioni Cop28! Una parte cruciale di questo storico accordo è davvero made in Europe. Tutto il Mondo ha approvato i nostri obiettivi al 2030: triplicare le energie rinnovabili e raddoppiare l’efficienza energetica, entrambi entro il 2030. L’accordo di oggi segna l’inizio dell’era postfossile”.

Il viceministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica italiano, Vannia Gava, nel commentare l’accordo ha affermato: «Dopo una intensa notte di trattative, che ho seguito in collegamento con i negoziatori, esprimo grande soddisfazione per l’esito dei lavori della Cop28, che ha raggiunto un accordo storico, difficilissimo ma, per la prima volta, serio e realistico, assunto all’unanimità. Ringrazio il presidente, Sultan Al Jaber, per aver saputo guidare i lavori con straordinaria diplomazia e pragmatismo. Siamo ciò che facciamo, è vero. E ora tocca a tutti declinare con azioni concrete gli impegni presi».

Ambientalisti

Per le organizzazioni ambientaliste e gli analisti climatici la nuova bozza del Bilancio Globale pubblicata dalla presidenza della Cop28 è unmiglioramento” e un “riconoscimento collettivo” che dobbiamo avanzare verso l’eliminazione dei combustibili fossili. Ma chiedono più ambizione per affrontare una “trasformazione”.

Stephen Cornelius, vicedirettore del WWF per l’energia globale e il clima, ha affermato che questo testo è «un miglioramento assolutamente necessario rispetto all’ultima versione, che ha giustamente suscitato indignazione. Il linguaggio sui combustibili fossili è molto migliorato, ma non arriva ancora al punto di richiedere il totale eliminazione di carbone, petrolio e gas».

Il capo della delegazione di Greenpeace International, Kaisa Kosonen, ha precisato che il documento «non è ancora la decisione di cui il Mondo ha bisogno», ma ha ammesso che «ci sono miglioramenti rispetto alle bozze precedenti», dato che «c’è un appello all’abbandono dei combustibili fossili». Tuttavia, ha osservato, ciò che serve ora è «l’eliminazione graduale dei combustibili fossili senza tutte queste pericolose distrazioni e false soluzioni, così come un impegno più forte a sostenere finanziariamente i Paesi del sud del Mondo nella transizione, insieme al riconoscimento che quelli del nord devono agire più rapidamente».

Anche la Cina agirà

La Cina darà il suo «contributo al processo contro il cambiamento climatico. Si apre un nuovo capitolo che dimostra concreti passi avanti dell’accordo di Parigi», ha dichiarato il delegato cinese presente nella plenaria alla Cop28. «I Paesi sviluppati devono assumere un ruolo guida nella transizione energetica».

 

Ginevra Larosa

Foto © Engie Brasil, Change Makers Magazine, AsNali, Open

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