Grecia e Turchia firmano la Dichiarazione di Atene sull’amicizia

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Dichiarazione

Sono stati firmati un totale di 15 accordi, sette memorandum e sette dichiarazioni congiunte tra greci e turchi

 

«Oggi abbiamo firmato la Dichiarazione di Atene sull’amicizia e le relazioni di buon vicinato. Una Dichiarazione che conferma il rapporto di amicizia tra noi, definisce i principi e le pietre miliari del nostro dialogo ed evidenzia le possibilità della nostra cooperazione, a livello regionale e internazionale». Con queste parole il primo ministro ellenico Kyriakos Mitsotakis, in occasione del quinto Consiglio supremo di alta cooperazione tra Grecia e Turchia, ha concluso la fruttuosa visita di Recep Tayyip Erdoğan ad Atene. Non una visita ufficiale ma strettamente di lavoro. E in questo contesto sono stati firmati un totale di 15 accordi, sette memorandum e sette dichiarazioni congiunte tra greci e turchi.

Cambio di passo

Il presidente turco è tornato ad Atene sei anni dopo la sua ultima visita nella capitale greca del dicembre 2017, all’epoca col primo ministro Alexis Tsipras e il presidente Prokopīs Paulopoulos. L’atmosfera che ha prevalso in quegli incontri è stata carica negativamente, così come molte delle cose che sarebbero seguite sul fronte greco-turco da allora fino al 2022. Dallo scorso febbraio, tuttavia, le relazioni grecoturche sembrano essere entrate in una traiettoria di disinnesco della tensione rafforzando l’agenda positiva, con questa tendenza che è stata suggellata durante i contatti tenuti dalla folta delegazione turca guidata da Recep Tayyip Erdoğan ad Atene.

La Grecia e la Turchia si impegnano “ad astenersi da qualsiasi dichiarazione, iniziativa o azione che possa mettere a repentaglio il mantenimento della pace e della stabilità nella loro Regione”. Allo stesso tempo, sottolineano che “si adoperano per risolvere qualsiasi controversia che possa sorgere tra di loro in via amichevole, attraverso consultazioni dirette tra loro o con altri mezzi di scelta reciproca, come previsto dalla Carta delle Nazioni Unite“. Questo testo, che è arrivato dopo intensi negoziati tra i due ministeri degli Esteri, potrebbe non essere giuridicamente vincolante ma ha un ulteriore valore politico (e in un certo senso informalmente vincolante, ndr) in quanto porta le firme dei leader di Grecia e Turchia. Nello stesso contesto, stabilisce un precedente positivo nelle relazioni greco-turche, fungendo da base per migliorare ulteriormente le relazioni tra i due Paesi.

Il punto di vista turco

È ovvio che Erdoğan vuole buoni rapporti con la Grecia, almeno nel periodo attuale. I motivi che gli impongono di migliorarsi si vedono ogni giorno nelle cronache: il doppio gioco che fa con l’Occidente e i suoi avversari, la questione ucraina e quella palestinese. Erdoğan, in altre parole, ha affari ben più seri da affrontare, cercando di stabilire per il suo Paese un ruolo privilegiato, una doppia porta, per così dire, tra l’Occidente e gli altri. Non serve, quindi, ai suoi scopi intimidire un alleato della Nato. Non a caso dalla Casa Bianca è subito partito un comunicato di approvazione: “l’Amministrazione Usa accoglie con favore l’incontro tra il presidente Recep Tayyip Erdoğan e il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis. Gli Stati Uniti sostengono i colloqui bilaterali a tutti i livelli per favorire la collaborazione tra Grecia e Turchia per mantenere la pace, la sicurezza e il benessere nella Regione”.

L’accordo nei dettagli

Il primo punto di incontro turco-ellenico è avvenuto nel campo dell’istruzione. Il ministro dell’Istruzione Kyriakos Pierrakakis e il suo omologo turco Yusuf Tekin hanno firmato un accordo che mira a rafforzare la cooperazione tra i due ministeri nel campo della formazione professionale e riguarda il riconoscimento dei diplomi di istruzione tecnica, lo scambio di conoscenze ed esperienze, l’organizzazione di attività didattiche congiunte per insegnanti e studenti, gli scambi di studenti.

l Memorandum of Understanding (MoU) di Ipto – Teias nel campo dell’interconnessione elettrica, firmato dal direttore generale delle Operazioni, Infrastrutture e Mercato di Ipto Dimitris Michos e dal presidente Teias Orhan Kaldirim riguarda la creazione di una nuova linea di interconnessione tra Nea Santa e Babaeski con l’obiettivo di potenziare l’interconnessione elettrica tra Grecia e Turchia e aumentare il volume del flusso di energia bidirezionale di 600 MW.

Il ministro dello Sviluppo greco Kostas Skrekas e il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan hanno inoltre firmato un MoU nel settore delle piccole e medie imprese. Un memorandum che si riferisce allo sviluppo di strutture di rete tra le piccole e medie imprese dei due Paesi, nonché all’informazione reciproca e allo scambio di buone pratiche per semplificare l’ambiente imprenditoriale.

Per le aziende

Il MoU Ecg-Eximbank nel settore delle esportazioni, firmato dal viceministro degli Esteri Costas Frangogiannis e dall’amministratore delegato di Turk Eximbank Ali Guney, promuove la cooperazione di Export Credit Greece e Turk Eximbank al fine di aumentare le esportazioni di beni e servizi. L’operazione prevede lo scambio di best practice e know-how, la formazione del personale, l’informazione e la facilitazione nella risoluzione dei problemi, e altro. Il quarto memorandum firmato durante la visita di Erdogan ad Atene è il MoU Eg – Invest in Tr in the Investment Sector, tra il viceministro degli Esteri Costas Frangogiannis e il presidente di Invest in Turkiye Burak Daglioglu. Si riferisce alla cooperazione tra Enterprise Greece e Invest in Turkiye al fine di attrarre investimenti.

A questo ha fatto seguito il MoU tra Eg – Tobb nel settore degli investimenti/imprese, firmato sempre da Costas Frangogiannis e dal vicepresidente di Tobb Cengiz Gunay, per la cooperazione tra Enterprise Greece e l’Unione delle Camere e delle Borse Merci della Turchia (Tobb) al fine di sostenere le comunità imprenditoriali dei due Paesi. La cooperazione comprende, tra l’altro, lo sviluppo di strategie per aumentare le missioni commerciali e imprenditoriali, lo scambio di informazioni e know-how, la gestione delle risorse umane e lo sviluppo economico sostenibile.

Realtà sociali e sport

Nel settore dei servizi sociali, con particolare attenzione alla protezione delle persone con disabilità, è stato firmato il MoU firmato dai ministri della Sicurezza sociale. Il ministro delle Politiche della Famiglia e della Coesione Sociale Sofia Zacharaki e il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan con l’obiettivo di promuovere la cooperazione per lo sviluppo di strategie e servizi volti alla parità di accesso e inclusione delle persone con disabilità nel tessuto sociale.

È stato inoltre firmato un MoU per il settore sportivo tra il ministro degli Esteri George Gerapetritis e il suo omologo turco. Questo memorandum sostituisce il vecchio Protocollo del 2013 e promuove il rafforzamento dell’istituzione dei Giochi Olimpici, la cooperazione nella lotta contro la manipolazione dei giochi, la cooperazione e gli scambi tra le federazioni nazionali e i club sportivi.

Turismo e ricerca

La Dichiarazione congiunta sulla cooperazione nel settore del turismo, firmata dal ministro del Turismo Olga Kefalogianni e il suo omologo turco, il Ministro della Cultura e del Turismo Mehmet Ersoy: le due parti riconoscono il ruolo del turismo come ponte di cooperazione tra Grecia e Turchia, ma anche il suo contributo allo sviluppo economico e il sostegno ai professionisti, alle imprese e alle comunità locali. In tale contesto, convengono di riunirsi annualmente in seno al comitato misto per il turismo al fine di promuovere la cooperazione diretta tra gli operatori turistici, di migliorare lo scambio di buone pratiche ed esperienze, e altro.

La Dichiarazione di Gsrt-Tubitak per la cooperazione nel campo della Ricerca e dell’Innovazione, con le firme del ministro greco dello Sviluppo Kostas Skrekas e quello degli Esteri turco Hakan Fidan, che occupa gli organismi nazionali di ricerca e tecnologia dei due Paesi e mira a proseguire ed espandere la loro cooperazione scientifica e allo stesso tempo confermano l’intenzione di lanciare una gara congiunta nei settori: scienze della vita, salute, farmaceutica, agroalimentare, economia circolare, energia sostenibile, materiali da costruzione, cultura, turismo e industria creativa.

Con la Dichiarazione congiunta per la convocazione di un Comitato misto per l’economia e il commercio (JEC – JETCO), firmata dal viceministro degli Esteri greco Frangogiannis e dal viceministro del Commercio turco Sezai Ucarmak, le due parti concordano di convocare la 6a sessione del Comitato congiunto per l’economia e il commercio. La parte turca ha proposto di tenerlo il 2 febbraio 2024 a Istanbul, dove verranno affrontate le questioni commerciali, energia, trasporti, turismo.

Agricoltura

Per quanto riguarda il settore agricolo, è stata firmata una Dichiarazione congiunta sulla cooperazione, in cui le due parti esprimono l’intenzione di procedere allo scambio di know-how nel campo delle colture agricole, di cooperare nella gestione delle inondazioni o della siccità, di cooperare nella prevenzione e nella gestione degli incendi boschivi, di combattere la pesca illegale, di promuovere la ricerca nel campo dello sviluppo rurale. È stato firmato dal segretario di Stato Avgenakis, ministro greco dello Sviluppo rurale, insieme al ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan.

I due Paesi hanno inoltre firmato una dichiarazione congiunta sulla cooperazione doganale, con le firme del presidente dell’Aade George Pitsilis e del vice ministro turco. Le due parti ribadiscono il loro impegno a sviluppare ulteriormente la cooperazione tra le autorità doganali e convengono di organizzare seminari congiunti, scambio di informazioni e migliori pratiche al fine di migliorare l’efficienza dei servizi doganali, combattere le frodi, promuovere la sicurezza e la protezione dei cittadini.

Tutela dell’ambiente

Il viceministro degli Esteri Frangogiannis e il viceministro degli Esteri turco Burak Akcapar hanno co-firmato una Dichiarazione congiunta per l’organizzazione di un Hackathon in cui Grecia e Turchia prevedono di organizzare una competizione online con la partecipazione attiva di studenti delle scuole secondarie, studenti dell’istruzione superiore, start-up, camere di commercio e industria dei due Paesi. I partecipanti saranno invitati a presentare idee e proposte sui temi della tutela dell’ambiente e della vita quotidiana negli ambienti urbani.

Infine, durante la visita di Erdoğan ad Atene, è stata firmata una Dichiarazione congiunta per la prossima convocazione di un Comitato tecnico per il 2° ponte di EvrosEgnatia. Il direttore della Direzione generale delle Autostrade della Turchia, Selahattin Bayramcavus, ha firmato questa dichiarazione congiunta riconoscendo lo stato di avanzamento dei lavori per la costruzione di un secondo ponte transfrontaliero nell’area di KipoiYpsala, sotto la supervisione di Egnatia Odos S.A. e annunciando la prossima riunione dei comitati tecnici e degli esperti.

 

George Labrinopoulos

Foto © Kathimerini, Courrier international, Tccb, La Liberté

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George Labrinopoulos
Sono quasi 52 anni che vivo in Italia, originario di Vitina, nel Peloponneso, Sono nato a Vrilissia, 13 km dal centro di Atene, dove ho vissuto i primi 20 anni della mia vita, finché non sono arrivato a Roma dove ho lavorato come corrispondente per la Grecia e a una Agenzia Onu. Ho cominciato a lavorare in Italia nel '78, come secondo corrispondente di un importante giornale greco. Nel 1980 sono entrato nella stampa estera in Italia, della quale tuttora sono membro effettivo e per la quale negli anni Ottanta ho ricoperto per tre volte la carica di consigliere nel direttivo dell'associazione. Nell'arco di questi anni ho lavorato per vari quotidiani greci, oltre che per un'emittente radiofonica, Da Roma riuscii a portare tra il 1984, fino gli anni Novanta, politici del calibro di Pertini e Cossiga, i primi ministri Andreotti e Craxi, il Papa Giovanni Paolo II, Prodi, e altri uomini politici che attraverso il loro operato scrivevano la storia dell'Italia in quegli anni, poi messi in un libro "L'Italia dei giganti", due anni fa. Sono arrivato in Italia nel 1972, iscritto all'Università per Stranieri in Perugia per imparare la lingua italiana. Sono stato iscritto all'Università di Roma nella facoltà di Lettere e Filosofia indirizzo lingue straniere (inglese). Durante le lezioni il mio professore all'epoca Agostino Lombardo, ci insegnava analisi di testo e di poesia, e gia mi è arrivata la voglia di cominciare di fare il mestiere che dovevo fare nella mia vita. Giornalista...vorrei ricordare che negli anni '70 non c'erano scuole di giornalismo, e il mio mestiere l'ho imparato facendo la gavetta dopo l'Università, ero andato ad Atene e facevo praticantato a un giornale ellenico...erano gli anni del sequestro Moro, e un'agenzia ellenica chiedeva un secondo per l'Italia, e cosi sono tornato come professionista giornalista a Roma

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