Willem Dafoe e le Povere Creature

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Visionario, complesso e spregiudicato. Yorgos Lanthimos e il suo capolavoro pluripremiato

Quando si sceglie di andare al cinema a vedere un film come Povere Creature! si hanno le idee piuttosto chiare sulla storia che si sta per guardare. Siamo di fronte a una favola esistenzialista sull’emancipazione di una donna, alla consapevolezza che Bella Baxter ci faccia entrare in contatto con tutti i suoi stati d’animo: dallo spavento alla voglia di libertà, dalla scoperta di ogni percezione all’orrore che si nasconde dietro l’angolo, senza mai perdere il coraggio che la contraddistingue.

L’atteso film Searchlight Pictures Povere Creature! del regista Yorgos Lanthimos con un cast di livello a cominciare dalla straordinaria Emma Stone (in veste anche di produttrice), Mark Ruffalo, Willem Dafoe e Ramy Youssef uscirà al cinema il 25 gennaio, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

CreatureVincitore di due Golden Globe come miglior film musical o comedy e miglior attrice in un film musical o comedy (Emma Stone) e del Leone d’Oro all’80esima Mostra internazionale d’Arte cinematografica di Venezia, il film ci fa conoscere la fantastica evoluzione di Bella Baxter (Emma Stone), una giovane donna che viene riportata in vita a un passo dalla morte da un brillante e poco ortodosso scienziato, il Dr. Godwin Baxter (Willem Dafoe).

Sotto la protezione di Baxter, Bella è ansiosa di imparare. La vediamo affamata della mondanità che le manca. Fugge così con Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo), un abile e dissoluto avvocato, in una travolgente avventura attraverso i continenti. Libera dai pregiudizi del suo tempo, Bella è sempre più decisa nel suo proposito di difendere l’uguaglianza e l’emancipazione.

Dal romanzo al grande schermo

Con una sceneggiatura scritta da Tony McNamara, il film Povere Creature! si basa sul romanzo di Alasdair Gray.

«Il romanzo di Gray appare fin da subito visionario e molto complesso, grazie ai suoi temi, al suo umorismo, ai suoi personaggi e al suo linguaggio. Non avevo mai letto nulla del genere e mi ha coinvolto molto. Gray era un pittore e aveva realizzato anche diverse illustrazioni per il suo libro. Era una storia sulla libertà di una donna nella società. La strada era aperta per raccontare una storia del genere», afferma il regista. Un romanzo dark, sorprendente e allo stesso tempo divertente.

«Un testo acuto e intelligente pieno di idee, sull’identità e il nazionalismo scozzese. Sei immerso in questo mondo estremamente ricco dal punto di vista filosofico e politico ma il libro è anche incredibilmente divertente», sottolinea McNamara.

La crescita di Bella

Povere Creature è il racconto di formazione di Bella dove siamo spettatori di diverse fasi di cresciuta.

«Dopo essere stata intrappolata in casa va a Lisbona in un viaggio romantico con il suo amante.Creature Sulla nave è accompagnata da un costante desiderio di fuga. Poi trascorre la sua gioventù ad Alessandria, dove si rende conto che il Mondo è pieno di problemi. Parigi è il luogo in cui esplora la sua sessualità, cercando di superare tutti i limiti prima di tornare a casa», spiega McNamara.

«Ero elettrizzata e spaventata per tutte le giuste ragioni. Bella non ha alcuna vergogna o trauma, non ha nemmeno un passato. Non è stata allevata da una società che pone questi limiti alle donne. Questo può essere incredibilmente liberatorio ed è impossibile svolgere delle ricerche per un ruolo del genere. Bella è influenzata dagli uomini e dalle donne che incontra, dall’ambiente in cui si trova e da ciò che mangia», racconta Emma Stone.

Bella e il sesso

Una parte importante della storia di Bella è la sua sessualità. Al suo personaggio non è mai stato detto che è sbagliato amare il sesso o che ci sia qualcosa di male nel fare ciò che vuole in qualsiasi momento. È così piena di vita che ogni parte dell’esperienza umana è intrigante per lei.

La paura che circonda l’esplorazione della sessualità femminile è stata una delle ragioni principali che ha spinto Stone a voler interpretare Bella.

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«In Europa c’è una mentalità molto diversa rispetto all’America in relazione al sesso ed è qualcosa che ha sempre lasciato Yorgos molto perplesso. La penso come lui, anche se sono americana. Qui in America possiamo assistere a tanta violenza e dolore inflitti alle persone in massa ma la nudità e la sessualità sono scioccanti per noi. Invece per Yorgos è l’esatto opposto», sottolinea Stone

Sicuramente la rappresentazione della sessualità femminile offerta dal personaggio di Bella è più in linea con il panorama odierno, rispetto a quello di trent’anni fa.

Il coraggio di sentirsi libere

«Questa storia parla di cosa significhi essere una donna coraggiosa e libera, dell’accettazione di questa parte di noi. Dal punto di vista sociale, sei sempre abituata a pensare piaccio alle altre persone? Per lei questo non conta nulla», approfondisce Stone.

In Povere Creature gli uomini vogliono controllare Bella e avvertiamo la pressione che hanno sulle donne, vedendole come creature pronte a servirli. Da qui emerge il carattere di Bella che è troppo autonoma per sottostare a qualcuno.

Willem Dafoe e l’Italia

In occasione della premiere italiana di Povere Creature! Willem Dafoe ha raggiunto Roma incontrando i giornalisti.

Dafoe interpreta Godwin Baxter, uno scienziato geniale che ha subito un trauma. È un uomo solitario che vuole spingere la sua scienza e la sua arte oltre i limiti del possibile, senza curarsi delle regole della società.

«Willem fornisce un senso dell’umorismo malizioso a questo personaggio. Comunica un grande calore ma è riuscito anche a rappresentare i lati più spigolosi di Baxter», racconta McNamara.

Il mondo di Lanthimos

Nella sua carriera Dafoe ha collaborato con autori importanti con visioni uniche. Sicuramente Lanthimos è uno di questi.

«I registi per me sono estremamente importanti. Come attore è fondamentale concedersi nelle mani di una persona che abbia una visione forte e chiara e te la spiega. Poi ti muovi verso quella visione, cercando di farla tua e abitarla. Questo è quello che mi piace del rapporto tra regista e attore. E non deve essere un qualcosa che capisco immediatamente, ma che mi viene presentato, cerco di prendere e trasformare per dare vita interiore al personaggio a cui sto dando corpo».

Il mostro oltre l’aspetto

Godwin Baxter è un personaggio che sembra giocare con la vita e la morte. Ma forse il legame con Bella ci racconta qualcosa di più.

«Questa storia prende a prestito a piene mani dalla storia di Frankenstein ma c’è una differenza. In Frankenstein il mostro che crea gli suscita repulsione. Mentre nel mio caso il mostro o la creatura che è venuta fuori è un personaggio del quale si innamora, le dà una seconda chance, dandola anche a se stesso. Crede profondamente nella scienza e pensa che questo possa essere un modo per avere lui stesso una seconda vita. La sensazione che si ha è che possa essere un qualcosa di non ortodosso e non etico ma per lui è entusiasmante e positivo».

La forza delle donne

Uno degli aspetti che maggiormente emerge è la figura femminile in tutte le sue sfaccettature.

«La rappresentazione fornita degli uomini in questo film è che opprimono le donne. Viene mostrata la capacità di resistenza delle donne da un punto di vista sessuale molto più della capacità di resistenza degli uomini e questa forse è una ragione per cui molti uomini hanno fatto di tutto per tenere le donne sottomesse per così tanto tempo! Siamo in un’era dove ci sono grandissimi cambiamenti e un cambio di posizione rispetto al passato, anche per quanto riguarda le donne rispetto al rapporto con gli uomini. Non so se vent’anni fa questo film sarebbe stato accolto come oggi, probabilmente no. Esprime una liberazione personale attiva ed è un qualcosa che vediamo attraverso gli occhi di una donna».

Walk of Fame

Willem Dafoe ha ricevuto recentemente la sua Stella sulla Hollywood Walk of Fame, un momento importante nella sua carriera.

«È stata una bellissima cerimonia insieme ad amici e registi con cui ho lavorato. Mi sono sentito parte di una comunità. Universalmente viene vista come una gratifica, un riconoscimento estremamente importante ed è anche difficile accettare l’idea che quella mattonella mi sopravvivrà».

Il trucco che svela una nuova persona

Un altro aspetto certamente degno di nota è il trucco realizzato in scena. Risultato di ore di lavoro.

Per Baxter, Nadia Stacey, hair make-up and prosthetics designer, si è ispirata principalmente ai dipinti di Francis Bacon, tuttavia creare un look simile con il make-up prostetico è stata una sfida molto diversa.

«È fantastico! Mentre ti viene applicata la maschera, che magari richiede tre ore, hai la possibilità di guardarti nello specchio e vedi te stesso che svanisce, scompare ed emerge qualcun altro o qualcos’altro. È uno strumento meraviglioso perché ti offre lo spazio dove provare a sentire altri tipi di sentimenti e modi di essere. È veramente il cuore e il nucleo del fare finta di essere qualcun altro. È un qualcosa di comodo? Niente affatto! Ne vale la pena? Assolutamente sì!».

Il mondo di Lanthimos

«Lanthimos è un regista che ha la capacità di creare, ha realizzato questo fantastico mondo nel quale noi siamo entrati. Il testo è molto forte e lui ti prepara ma senza darti indicazioni di regia, ti osserva, guarda quello che fai e poi apporta i necessari aggiustamenti. È una persona molto riservata, parla poco, ti dà indicazioni di regia stuzzicandoti, prendendoti in giro, in questo modo ti spinge a recitare. Si è già impegnato molto nel creare questo mondo, sta poi a te entrarci, abitarlo e realizzarlo».

Il rapporto con Emma Stone

«Emma è fantastica, eccezionale, tutto era incentrato intorno a lei. Emma e Lanthimos hanno un rapporto molto speciale, di grande vicinanza, ormai è per lui una musa. Noi eravamo sul set per dare appoggio a Emma ed è bellissimo lavorare con lei perché non ha nessun atteggiamento da diva, è una persona di grande talento».

 

Alessandra Caputo

Foto © 2023 20th Century Studios (film), Alessandra Caputo (incontro stampa)

 

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Alessandra Caputo
Classe 78, giornalista pubblicista, laureata in Lettere Moderne, scrittrice, mamma orgogliosa. Ha scritto di cronaca, spettacolo e cultura in quotidiani, riviste settimanali, mensili e sul web. Per diversi anni si è dedicata al settore viaggi e turismo dove la sua creatività si è integrata alla descrizione della realtà. Oltre al turismo oggi si dedica anche al settore cinematografico e agli amati libri. Appassionata della vita, della lettura, dell’arte e della cucina, senza seguire un ordine preciso delle cose ama ritagliare un piccolo spazio per tutto.

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