A Castel Sant’Angelo in mostra sino al 30 giugno opere di Orazio Gentileschi, Mattia Preti, Mario Sironi, Pericle Fazzini. Per il Giubileo previsti 30/40 milioni di pellegrini-turisti
Il Giubileo del prossimo anno passa anche per Castel Sant’Angelo, luogo emblematico nella storia della Chiesa cattolica e dei numerosi Papi che si sono succeduti. Il famoso “passetto” di Borgo, lungo circa 800 metri, ancora oggi collega il Vaticano con il territorio italiano.
Nel Castello è stata aperta la mostra “Giubileo 2025. Le vie della Fede. Testimonianza d’arte e di pensiero” sino al 30 giugno 2024 ed è stata promossa e organizzata dal Centro europeo per il Turismo, Cultura e Spettacolo e accolta negli spazi del Museo nazionale di Castel Sant’Angelo, che fa parte della direzione Musei statali della Città di Roma del ministero della Cultura.
L’esposizione
La mostra, progettata e curata da Mariastella Margozzi, fino a pochi mesi fa direttrice Musei statali della Città di Roma, con la collaborazione di Stéphane Verger e del cardinale Angelo Comastri, è accompagnata dal catalogo di Gangemi Editore che presenta saggi dei cardinali Comastri, Marchetto e di Massimo Ruben Rossi, oltre che della curatrice. La mostra ripercorre attraverso i secoli temi e figure dell’arte sacra, testimonianze del rapporto nel tempo della collettività con il senso religioso, all’interno di un luogo, Castel Sant’Angelo, la cui storia si intreccia intimamente con quella della Chiesa.
La prima parte della Mostra raccoglie opere pittoriche della fine del ‘400 e del ‘500 raffiguranti Santi, Angeli e Madonne di artisti quali Vittore Crivelli, Bartolomeo Passarotti, Federico Zuccari, Leonello Spada per proseguire con Orazio Gentileschi, Bernardo Cavallino, Bartolomeo Manfredi, Mattia Preti, Valerio Castello, Bernardino Mei. Si passa poi agli artisti della modernità (Domenico Morelli, Gaetano Previati) per approdare, infine, alla ricerca di una profonda e rinnovata spiritualità in quelli della seconda metà del Novecento (l’angoscia di Mario Sironi, la ieratica serenità di Giacomo Manzù, la religiosa visione di Venanzo Crocetti, quella tempestosa di Pericle Fazzini, lo spirito caustico di Giovanni Hajnal). Con Omar Galliani, unico artista vivente ed esponente di primo piano della rinnovata ricerca figurativa, l’esposizione affronta la rappresentazione contemporanea della comprensione e oggettivazione visiva dei misteri della Fede.
La Capitale si trasforma
Sono previsti fra i 30 e 40 milioni di visitatori, in un abbraccio ideale con i milioni di pellegrini che dal 1300 a oggi sono venuti nella Città del Papa. Gli Anni Santi celebrati sino a oggi sono stati 26, l’ultimo quello del Grande Giubileo del 2000, fortemente atteso e desiderato da San Giovanni Paolo II nella speranza che tutti i cristiani potessero celebrare insieme i duemila anni della nascita di Gesù Cristo. “Pellegrini di speranza” è il motto di questo atteso Giubileo del 2025.
Roma oggi è un cantiere per i numerosi lavori che ne trasformeranno la viabilità, ma soprattutto una Città proiettata verso il terzo millennio. Lavori che riguarderanno Piazza Pia, dove sarà creato un sottovia che si collegherà con quello già esistente per consentire la pedonalizzazione del tratto da Castel Sant’Angelo a Via della Conciliazione. Così per San Giovanni in Laterano e piazza Risorgimento e la riqualificazione di Piazza dei Cinquecento e delle aree adiacenti la Stazione Termini.
Enzo Di Giacomo
Foto © Enzo Di Giacomo