Le finestre di Overton e la manipolazione delle opinioni

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Manipolazione

Dalla propaganda politica alla persuasione occulta della pubblica opinione e delle convenzioni sociali fino alla manipolazione delle masse

 

Un certo Joseph Overton, nato nel 1960 e morto prematuramente in un incidente aereo nel 2003, è stato un sociologo che è vissuto negli Stati Uniti. Ha elaborato un suggestivo modo di schematizzare le convenzioni sociali e un potente metodo per poterle modificare. Egli ha immaginato che tutto quello che riguarda le consuetudini, le mode, ovvero sia quello che si ritiene giusto e lecito che quello che è scabroso e deprecabile, sia contenuto in una finestra mobile. Essa ci consente di guardare come la società sia strutturata e come tutto questo sia flessibile e manipolabile.

Guardare attraverso per capire come è fatta la società

Se potessimo viaggiare nel tempo e recarci, ad esempio, nel passato, potremmo utilizzare la finestra di Overton per capire come la pensa la gente sul matrimonio, sulla religione o su cosa convenga fare quando si viene invitati a una festa. Su cosa non bisogna mai dire, su come convenga vestirsi o quali argomenti evitare per non creare scandalo. In tale viaggio immaginario dovremmo quindi passare molto tempo a guardare la finestra di Overton prima di entrare a interagire con la gente. Ovviamente sarebbe molto diversa nella Roma Imperiale piuttosto che nel Medio Evo o nell’Inghilterra Vittoriana. Va da sé che per avere successo e “fare carriera” in società, come pure per essere accettati e stimati da tutti, è necessario essere conformi a quello che la finestra giudica come conveniente e che rappresenta il costume corrente, oggi diremmo il mainstream.

Uno strumento per manipolare la pubblica opinione

Ma in realtà c’è molto di più nel lavoro fatto da Overton perché lui ha soprattutto descritto come si possa cambiare la percezione dell’opinione pubblica affinché idee prima ritenute infondate vengano comunemente accettate. In questo senso, oltre che studiare le consuetudini sociali, e quindi essere uno strumento di “lettura”, può soprattutto esserne uno di “scrittura”, ovvero una tecnica che può incidere e cambiare il mainstream stesso. È ovvio che, il potere politico ed economico, in tutte le epoche, è interessato a poter manipolare le opinioni dei sudditi, diremmo oggi la pubblica opinione. Fondamentale è anche la possibilità di indirizzare il desiderio dei consumatori verso la direzione voluta o auspicata. Il metodo Overton comprende sei fasi da eseguire in sequenza.

Metodo per aderire a una azione impensabile come il cannibalismo

Per comprenderne in pieno l’efficacia consideriamo un caso totalmente fuori dal normale sentimento, un’idea di cui non si può parlare e che crea disgusto. Pensiamo ad esempio che l’argomento tabù possa essere il cannibalismo. Ecco le sei fasi con cui si sviluppa il metodo che lo fa passare da impensabile a legale. Vediamo al primo step come il cannibalismo sia impensabile. I giornali e TV non ne parlano. Nei capannelli di persone il discorso si chiude in fretta, crea disgusto e imbarazzo ed è da tutti vietato e condannato.

Nella fase 2 l’argomento diviene radicale e estremo ma non impensabile

In questo step, che è uno dei più importanti, il cannibalismo diventa radicale ma non impensabile. Come si può arrivare a questo? Anzitutto viene ribadito che esiste la libertà di parola. Fondamentale è poi il coinvolgimento degli scienziati che godono della libertà di potersi occupare di qualunque argomento dato che la ricerca non ha confini. Quindi si organizzano dei convegni scientifici sul cannibalismo. Ecco che la scienza e gli scienziati (o pseudoscienziati al servizio della manovra) entrano decisamente in gioco col loro ruolo di specializzazione e oggettività. I risultati delle ricerche vengono resi pubblici dalla stampa e di cannibalismo si inizia a parlare, ad esempio, su particolari tribù primitive. È stato avviato il cambiamento e la prima finestra si sta muovendo.

Il ruolo fondamentale dei gruppi radicali e degli opposti estremismi

Successivamente viene fatta nascere qualche associazione di radicali sostenitori del cannibalismo con una serie di interventi sui social e qualche confusa dichiarazione ripresa dalla stampa. Tali gruppi hanno una funzione importante in questo passaggio: anzitutto Manipolazioneservono perché si parli dell’argomento e poi perché vengono criticati dalla stampa di regime che deve ancora essere distante dall’argomento tabù. Importante è che tali gruppi facciano il paio con altri gruppi radicali estremisti contrari e indignati della loro esistenza. Questo meccanismo di creare opposti estremismi è fondamentale per la riuscita dell’operazione. Dopo un po’ però vengono fatti comparire dei sostenitori del cannibalismo molto più moderati. Questi moderati entrano in scena in sordina ed essendo critici verso i sostenitori integralisti e radicali vengono visti dal regime (e commentati dalla stampa) come più “accettabili” se non altro per il loro diverso atteggiamento. La finestra si è mossa di nuovo e dell’argomento adesso si può parlare.

L’argomento tabù diventa accettabile

In questa fase il cannibalismo, a forza di sentirne parlarne dalla stampa, ci si convince che ci sono dei casi isolati in cui si può accettare. Intanto la pseudoscienza continua con la sua opera martellante. La parola che definisce l’argomento tabù viene fatta cambiare con una il più possibile morbida e accettabile e il cannibalismo diventa antropofagia. Come un criminale che cambia nome sul passaporto viene cambiato quello dell’argomento tabù per renderlo più “sdoganabile”. Vengono poi dati casi limite in cui sia stato legittimamente accettato e questo viene propagandato continuamente. Ad esempio, il cannibalismo è stato accettabile quando un aereo è caduto in montagna e sono stati mangiati per necessità i cadaveri umani dei deceduti. Questo costituisce un momento storico legittimante. La finestra continua a muoversi.

Ora è addirittura ragionevole

A questo punto ci sono i presupposti perché l’idea oramai ben diffusa e metabolizzata diventi addirittura ragionevole. Ora è tempo che si faccia leva sul desiderio di realizzare da parte della gente l’argomento tabù. I mezzi di comunicazione fanno presente che il desiderio è nel nostro Dna  e che in alcune circostanze, è addirittura necessario realizzarlo. Viene fatta leva sul concetto di libertà e di poter fare quello che si vuole in nome della realizzazione della felicità. I gruppi di sostenitori ormai dicono che bisogna smettere di nascondere informazioni e ciascuno deciderà quello che ritiene più opportuno. Viene sottolineato che è assurdo vietare perché non sono stati mai provati con certezza effetti collaterali negativi. Di nuovo ai vertici vengono piazzati gli estremisti e al centro i sostenitori moderati che si dichiarano contrari a qualsiasi genere di estremismo.

L’argomento è diventato popolare e legalizzabile

A questo punto è praticamente fatta. Manca solo il coinvolgimento dei personaggi carismatici, quali attori e cantanti o personaggi mediatici che abbiano la fiducia della popolazione, grandi stilisti, personaggi di successo ecc. Ora che il movimento dei sostenitori dell’argomento tabù è in crescita, è un gioco da ragazzi trovare giornalisti in cerca di scoop che si schierano o politici in cerca di voti o presentatori in cerca di audience. Telegiornali e talk show ospitano volentieri dibattiti sull’argomento tabù. Nei film e nelle riviste di tendenza, nei testi e nei video delle canzoni cominciano a comparire protagonisti che ne hanno a che fare. In questa fase è molto importante creare una immagine positiva dei sostenitori dell’argomento tabù.

Quello che può sembrare una esagerazione è una pratica sociale sempre più utilizzata

Ora che la diffusione ha raggiunto livelli alti, l’idea può essere anche legalizzata ed espletare effetti giuridici in leggi e norme. L’argomento tabù è oggetto di sondaggi per far capire alla politica se può diventare vantaggioso cavalcare la tigre e diventare riferimento politico di quel movimento di opinione. I politici cominciano col buttare li delle frasi per studiare le reazioni e se il gioco vale la candela cominciano a circolare i primi disegni di legge che lo tutelano. Chi sostiene i valori di una volta viene bollato come reazionario intransigente e contrario al progresso. L’argomento tabù è arrivato alla completa e legale accettazione.

La manipolazione delle masse utilizzando l’idea di scienza e i media

Viene di pensare a Joseph Goebbels, ministro nazista della Propaganda e dell’Istruzione Pubblica e alla campagna nazista come esempio moderno di una propaganda impostata scientificamente. Questo desiderio di manipolare le masse è stato presente nella gestione del potere di tutte le epoche. Rispetto a Goebbels, anche Overton (ironia della sorte, anche lui si chiamava Joseph), ha fornito uno strumento che è anche più micidiale e potente e che riesce ad arrivare allo scopo attraverso una gradualità che spesso mimetizza completamente i cambiamenti. Con la complicità sapiente della scienza o della pseudoscienza e dei mezzi di comunicazione, si arriva a una mostruosa persuasione delle masse che accettano qualunque cosa che, solo pochi anni prima, era considerata inaccettabile.

 

Nicola Sparvieri

Foto © Accademia del Successo, il Superuovo, Gruppo Galgano, Korazym.org

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Laureato in Fisica, si è occupato di superconduttività e spazio. Ha insegnato Fisica Generale alla Sapienza ed è membro dell'Accademia Internazionale di Astronautica. Giornalista pubblicista, è titolare di un blog. Scrive di scienza, società, ambiente e sostenibilità. Cofondatore di RISE, associazione noprofit che promuove la nascita di startup sostenibili. Ama i suoi nove figli e i numerosi nipoti il cui numero è destinato ad aumentare.

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