Anselm Kiefer a Palazzo Strozzi di Firenze fino al 21 luglio

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Kiefer

L’artista tedesco, considerato uno dei più grandi esponenti dell’arte moderna, sceglie il cortile per ospitare la sua opera principale

 

L’esposizione “Angeli caduti” che prende il nome proprio da questa opera, è una scoperta continua che sorprende il visitatore in ogni sala, dall’installazione dell’ingresso alle foto che concludono questo viaggio artistico.

È proprio il binomio della distruzione, della materia e della sua trasformazione, contrapposto alla purezza e alla chiarezza degli spazi del Palazzo fiorentino, evidenziato dal curatore dell’evento e direttore della Fondazione Palazzo Strozzi Arturo Galansino, che caratterizza e definisce l’ambiente intorno alla mostra, senza però una definita contrapposizione tra di essi. Questi elementi, infatti, appaiono integrati e complementari, senza mai entrare in un contrasto diretto.

Tre sale

Alla conferenza stampa inaugurale è stato proprio Galansino a introdurre i vari partecipanti e a presentare la mostra, in assenza dell’artista. Il tema dell’importanza della cultura è stato poi ripreso anche da Massimo Guasconi, presidente della Camera di Commercio Arezzo-Siena, che ha parlato di come questo non sia limitato alla realtà fiorentina.

La dinamicità della mostra è evidente dalla prima sala: infatti con il “Luzifer” l’artista si collega direttamente all’installazione presente nel cortile: da “Angeli Caduti” si passa infatti all’angelo caduto più famoso, Lucifero, con un’unica ala di un aereo militare. È anche evidente il processo creativo e la continua necessità di continuare a lavorare sulle proprie opere: tema centrale nella creazione artistica di Kiefer, che ha modificato l’opera tra il 2013 e il 2023.

Nella seconda sala c’è un ritorno al soggetto dei girasoli, trattato già in “Sol Invictus” nel 1995 e ripreso nel 2023 da Für Antonin Artaud: Helagabale e con Sol Invictus Heliogabal. I fiori, appaino avvizziti, come se fossero alla fine del loro percorso.

Nella terza stanza ci sono poi tre opere inedite: “La scuola di Atene“, “Vor Socrates“, “Ave Maria“, nelle opere vengono rappresentate le teste di filosofi dell’età classica sormontate dal loro nome come a sottolineare l’importanza della loro sapienza per interpretare la realtà.

L’importanza del mito

Proseguendo, l’analisi si focalizza sul tema del mito attraverso diverse culture, la tradizione classica rappresentata da Danae, ma anche germanica, con Das Balder Lied, rappresentati rispettivamente da una dei semi dorati ai piedi di un girasole in piombo e da un ramo di vischio essiccato. Nel documentario di Wim Wenders Anselm, è l’artista stesso ad affermare l’importanza del mito che fornisce risposte alle domande fondamentali esistenziali dell’uomo: da dove veniamo? Dove andiamo? Infine, l’imponente installazione “Verstrhahlte Bilder” ricopre interamente la sala, invasa da colori cupi che dal titolo rimandano a uno scenario apocalittico, con riferimento alla minaccia nucleare.

La mostra “Anselm Kiefer: Angeli Caduti” presso Palazzo Strozzi è un’esperienza straordinaria e coinvolgente che permette di immergersi nell’universo artistico di uno dei più grandi esponenti dell’arte moderna. Attraverso opere iconiche e inedite, Kiefer ha saputo creare un dialogo avvincente tra distruzione e trasformazione, materia e spiritualità, tradizione classica e mito germanico. L’installazione nel suggestivo cortile di Palazzo Strozzi ha fornito un’imponente cornice per accogliere gli angeli caduti di Kiefer, introducendo i visitatori a un viaggio artistico che ha esplorato profonde questioni esistenziali e culturali. La mostra ha dimostrato la continua rilevanza e vitalità dell’arte di Kiefer nel fornire spunti di riflessione e ispirazione per il pubblico contemporaneo.

 

Giovanni Bartolozzi

Foto © ElaBialkowskaOKNOstudio, ludovica_arcero_saywho

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