L’Europa si avvicina a l’Avana per i suoi 500 anni

0
1113

Delegazioni internazionali, i reali di Spagna presenti alle celebrazioni e aziende del Vecchio Continente che partecipano al restauro della città

     Il presidente Miguel Díaz-Canel Bermúdez durante la cerimonia di gala per i 500 anni dell’Avana

La più importante città di Cuba ha compiuto 500 anni il 16 novembre, un giorno storico di un compleanno celebrato da tutto il mondo. Miguel Mario Díaz-Canel Bermúdez, presidente del Consiglio di Stato e del Consiglio dei ministri di Cuba da aprile 2018, politico, ingegnere elettronico e accademico cubano, era al Campidoglio ad accogliere le autorità straniere che hanno assistito alle grandi celebrazioni allestite nel monumento appena rimodernato e a dare un messaggio di chiara identità della città rinnovata “bella e sensibile, ospitale e sicura per i suoi residenti e visitatori, città della scienza, della danza, del cinema, della letteratura, di eventi sportivi ed esempio di resistenza al neoliberismo e all’imperialismo”.

     I Reali di Spagna in Plaza Vieja

Durante la settimana delle celebrazioni tra le visite di autorità istituzionali risalta quella di Letizia Ortiz e Re Felipe VI di Spagna, il padre dell’attuale monarca, Juan Carlos I, aveva partecipato all’Avana a un Vertice iberoamericano nel 1999, accompagnato dalla regina Sofia e dall’allora premier José María Aznar. Tuttavia, nessun capo di Stato spagnolo aveva mai visitato ufficialmente Cuba e in diverse occasioni i governi spagnoli hanno rinviato la programmata visita negli ultimi venti anni. La visita era stata annunciata già un anno fa da Pedro Sánchez, il primo ministro spagnolo che per la prima volta, dopo 32 anni – l’ultimo era stato Felipe González nel 1986 – è tornato in visita ufficiale a Cuba.

Oggi L’Avana è la città con più abitanti dell’isola, oltre due milioni ed è la più popolosa dei Caraibi. Il suo patrimonio culturale è frutto di una mescolanza irripetibile di influenze: indigena, europea, africana e caraibica. Personaggi e popoli in questo scenario variopinto hanno vissuto la Storia dell’epoca d’oro degli anni Cinquanta del Novecento, prima della rivoluzione, quando l’isola si trasformò in una località di vacanza per i ricchi americani, nel pieno del periodo proibizionista statunitense.

     Edifici in fase di restauro

Gli edifici più iconici dell’Avana sono stati in parte restaurati e in alcuni casi sono letteralmente rinati dalle proprie macerie per i festeggiamenti. Oltre 3.100 edifici del centro storico rappresentano a tutt’oggi il più autentico patrimonio coloniale del mondo, che fino alla fine degli anni ’70 era in grande decadimento. I principali finanziamenti arrivano dallo Stato, ma si punta ad avere aperture agli investimenti privati e stranieri. La L’Avana Vecchia è un quartiere ricchissimo di cultura e storia ed è abitato da oltre 74 mila persone, è un vero e proprio museo a cielo aperto, dopo il 1977 viene dichiarata monumento nazionale e dall’anno successivo si diede il via ad un imponente progetto di restauro. Nel 1982 l’antico quartiere è stato designato patrimonio mondiale dell’Umanità UNESCO e da allora i lavori continuano per riparare i danni del tempo e degli uragani.

  Operai al lavoro in uno dei cantieri

I colori delle facciate degli edifici della città sono stati a lungo oggetto di ricerca da parte della Boero, società italiana di prodotti vernicianti di qualità con quasi due secoli di storia, e Vitral, storica impresa statale cubana produttrice di pitture e vernici con origini precedenti alla rivoluzione. Una nuova linea di prodotti ideali per proteggere ed esaltare al massimo i meravigliosi, storici colori della capitale cubana è stata quindi prodotta a Cuba con know how italiano. L’azienda italiana è presente a Cuba dal 2017, i primi contatti sono avvenuti con AICEC, Agenzia di interscambio culturale ed economico con l’isola dei Caraibi e sono legati a commesse come la fornitura di pitture per interni ed esterni per la manutenzione di prestigiose catene alberghiere internazionali già esistenti nella località di Varadero. Il brand è attivo sull’isola anche con diverse attività di tipo Charity: quando la storica città di Baracoa venne distrutta dal passaggio dell’Uragano Matthew nell’ottobre del 2016, Boero decise di contribuire gratuitamente alla ripitturazione di diverse architetture cittadine, tra cui il Municipio, il Museo di Colombo, la Casa dei Veterani e la storica Chiesa di Nuestra Señora de la Asunción, sede della famosa Cruz de la Parra portata da Cristoforo Colombo oltre 500 anni or sono. Attualmente, è in fase di completamento il recupero del Teatro America: teatro simbolo della cultura cubana ed edificio che ospita anche la Casa della Musica più importante di Cuba, si trova in Avenida Italia, ed è stato il baricentro dell’omonima manifestazione dedicata alla cultura e gastronomia italiana che si è svolta dal 5 al 9 novembre di cui l’azienda è stata sponsor e parte attiva. Anche Assorestauro italiana ha avviato una cooperazione con il prestigioso ente dell’Oficina del Historiador del l’Avana Vecchia (OHcH), un edificio situato in Calle di Sant’Ignazio, in fase di restauro, messo a disposizione da parte della OHcH diverrà sede del centro del progetto REDI (letteralmente Restauración y Diseño ) che prevede la realizzazione di un Centro di Formazione per il Restauro e il Design, la creazione di uno spazio rivolto alla cooperazione Italo Cubana su temi specifici, con finalità formative e divulgative delle nuove metodologie e linguaggi, materiali, tecnologie ed approcci operativi alle due discipline.

     La superlativa vista a 360 gradi dalla terrazza del nuovo hotel Prado y Malecón

La struttura alberghiera più recente è il Prado y Malecón, è un edificio in stile moderno che si affaccia sull’entrata della baia dell’Avana con il suo design a foggia di barca di fronte al Castillo de los Tres Reyes del Morro. Situato alla fine del Paseo de Martí, Hotel Prado y Malecón offre splendide viste sulla città vecchia e sull’Oceano. Con 250 camere e suite in 10 piani, l’hotel è stato progettato tenendo a mente i simboli culturali cubani e con caratteristiche che rimandano al balletto, alla salsa e al son cubano. Una infinity pool dona un tocco elegante e stabilisce un nuovo record tra i luoghi di maggiore interesse dell’Avana.

Per avere un’idea dei grandi sforzi che si stanno facendo per risollevare la capitale cubana non si può non ricordare che il blocco economico, commerciale e finanziario imposto a Cuba continua a rappresentare un freno allo sviluppo di tutte le potenzialità dell’economia cubana, all’attuazione del Piano Nazionale di Sviluppo Economico e Sociale del Paese, nonché al raggiungimento dell’Agenda 2030 e dei suoi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Secondo i dati riportati nella Relazione di Cuba sulla risoluzione 73/8 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite “Necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti contro Cuba”, nell’ultimo anno, le relazioni tra Cuba e gli Stati Uniti sono state segnate dalla politica ostile promossa da Washington contro l’Avana. In questo contesto, è stata mantenuta la riduzione imposta dagli Stati Uniti al personale di entrambe le Ambasciate e si è proceduto alla chiusura dell’Ufficio Locale dei Servizi per la Cittadinanza e per l’Immigrazione degli Stati Uniti a Cuba, trasferendo parte dei suoi servizi in Messico. Il blocco continua a essere l’ostacolo fondamentale all’attuazione sia del Piano di Sviluppo Economico e Sociale fino al 2030 sia degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Da aprile 2018 a marzo 2019, il blocco degli Stati Uniti contro Cuba ha causato perdite al turismo cubano per circa 1.383 milioni di dollari in settori importanti legati ai viaggi, ai servizi, alle operazioni e alle assicurazioni logistiche.

     Il logo dei 500 anni dell’Avana

In assenza del blocco, si stima che il 35% di tutti i visitatori di Cuba in un anno potrebbero essere statunitensi. Nel quadro dell’attuale strategia di cooperazione (2017-2021) la Svizzera (DSC) coadiuva il governo cubano nel processo di modernizzazione del sistema socioeconomico. Dal 2011 il suo programma è incentrato sullo sviluppo locale. La DSC sostiene progetti in 95 municipalità cubane su 168. I progetti sono condotti in un’ottica di partecipazione (sostegno al decentramento, sviluppo delle capacità delle istituzioni municipali, pianificazione e gestione partecipativa), nell’ambito dell’agricoltura e dello sviluppo economico (sostegno a cooperative private, rafforzamento delle catene di valore, produzione biologica certificata, energie rinnovabili) nonché della promozione della parità di genere (integrazione sociale, lotta alle discriminazioni basate sul genere, sull’età e sull’orientamento sessuale). La DSC è presente a Cuba dal 1997 con progetti a spiccata vocazione umanitaria, soprattutto in ambito medico. Nel quadro dell’attuale strategia di cooperazione (2017–2021), il programma si concentra su un unico asse d’intervento, lo sviluppo locale. In Europa non c’è soltanto l’Italia ad interessarsi a Cuba, oltre 200 aziende spagnole (tra cui Telefonica e Iberia) hanno già mostrato da tempo interesse ad investire a Cuba. La Spagna è già il terzo partner commerciale dell’isola, dopo Cina e Venezuela. Tutto ciò è reso possibile grazie agli accordi relativi alla Decisione (PESC) 2016/2233 del Consiglio dell’Unione europea del 6 dicembre 2016 che ha abrogato la posizione comune 96/697/PESC relativamente a Cuba.

Ai turisti europei che vogliono conoscere una parte della propria cultura e non solo, l’Avana ogni giorno è pronta a raccontare in immagini e storia interi capitoli di storia nelle sue diverse sfaccettature attraverso i monumenti, i musei, gli spettacoli e i principali quartieri e la loro vocazione storica. Dai quartieri dormitorio di Alamar, al misticismo di Guanabacoa, procedendo per la ruralità della Lisa, la media borghesia del Vedado, per finire con i quartieri caratteristici di L’Avana centro come Colon e l’Avana Vecchia, Jesus Maria e i dintorni della stazione dei treni.

 

Laura Testa

Foto © Ismael Francisco Gonzalez, Laura Testa

Articolo precedenteMalta sull’orlo del baratro. L’importanza della libertà di stampa
Articolo successivoAlla scoperta di Treviso, la “Marca Gioiosa et Amorosa”
Laura Testa
Laureata in Lettere e specializzata in Scienze delle Comunicazioni presso l’Università La Sapienza. Giornalista pubblicista con esperienza di addetto stampa in ambito sia pubblico che privato, nei settori turismo, infrastrutture, economia del territorio, architettura, restauro e cultura. Ha collaborato con Agricoltura Italiana on line, Quigiovani, Nuova Economia, il Giornale del Mattino di Arezzo, Class Golf, ClubIN,Servizio Scuola, Campus, Rai Radiocampus, Block Notes, Italiani come noi, La Scuola si Aggiorna, Mister Help, Mediamente. Attualmente scrive sul quotidiano online Unonotizie,Turismo Informazioni, Area Wellness, A noi la parola. Autrice del catalogo d’arte Femminilinee e dell’Enciclopedia Mosaico.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui