Accesso al credito, formazione, meno burocrazia, più rete internazionale
Sono 11 milioni i liberi professionisti che con il loro lavoro contribuiscono in maniera attiva all’economia dell’Unione Europea. Quasi 4 milioni di imprese che fatturano circa 600 miliardi di euro l’anno. A loro, lavoratori che hanno fatto della “libertà” una risorsa ma anche una sfida quotidiana, è rivolto il Piano d’azione europeo per le libere professioni presentato a Bruxelles dal vice Presidente della Commissione Europea e responsabile per l’Industria e l’Imprenditoria Antonio Tajani. Un piano che punta a sostenere in maniera visibile, concreta e lungimirante ingegneri, architetti, commercialisti, avvocati, medici, giornalisti, con un riconoscimento tangibile al loro ruolo attraverso benefici che fino ad ora avevano riguardato solo le piccole e medie imprese.
Come dire, uno stimolo reale per chi conta sulle sue forze e punta ad essere “libero” fino in fondo nella creazione di
valore nel proprio operato, soprattutto in questi tempi in cui la crisi seppur non più in prima fila ancora non molla la sua presa.
Al centro del piano, l’accesso al credito, nucleo fondamentale di ogni attività: tutti i professionisti di ogni settore (dall’area tecnica a quella sanitaria, a quella economica-giuridica) potranno accedere a qualsiasi tipo di finanziamento a livello europeo, dai fondi strutturali, nazionali o regionali, a quelli gestiti direttamente dall’Ue, per esempio Cosme e Orizzonte 2020 per l’innovazione o la ricerca. Grande attenzione anche alla formazione all’imprenditorialità con corsi in e-learning e allo scambio di proposte attraverso la creazione di una piattaforma che faccia da ponte fra liberi professionisti, università e associazioni di imprese.
Altri obiettivi: la riduzione del carico normativo e l’accesso ai mercati internazionali attraverso la Rete Enterprise Europe Network.
Istituito anche un Forum europeo per le libere professioni che si riunirà una volta l’anno per monitorare passo dopo passo il percorso del Piano.
Luisa Mosello
Foto © European Community, 2014