Hogarth, Reynolds e Turner. A Palazzo Sciarra va in scena l’identità britannica.

0
513
Titania e Bottom - © Tate, London 2014

Pittura inglese verso la modernità.

L’arte del Regno Unito si è sempre distinta per la peculiarità dei suoi percorsi, originali rispetto ai coevi sviluppi osservabili nei maggiori Paesi europei. Si pensi all’alterità del teatro, segnato in maniera  indelebile dall’esperienza elisabettiana, oppure al dramma musicale, del tutto autonomo rispetto ad esempio alle dinamiche melodrammatiche italiche. In maniera analoga la pittura mostra un cammino frastagliato.

“Hogarth, Reynolds, Turner. Pittura inglese verso la modernità” recita il titolo della mostra allestita negli spazi espositivi di palazzo Sciarra, organizzata dalla Fondazione Roma-Arte-Musei e curata da Carolina Brook insieme a Valter Curzi. In realtà una panoramica ampia e non ristretta ai tre nomi in evidenza, un percorso denso di sguardi e di spunti per il visitatore attento. In un contesto come quello del XVIII secolo, segnato dall’affermazione di nuove figure sociali, molti artisti si adeguano alle esigenze della committenza, mentre altri cercano di elaborare un’iconografia nazionale in grado di rendere i valori del proprio Paese in maniera autonoma, affrancandosi dai modelli continentali.

L’assenza di una tradizione figurativa inglese spinge dunque in diverse direzioni. Ecco allora le graffianti incisioni di William Hogarth, instancabile fustigatore della società inglese, ecco i ritratti di Joshua Reynolds, prolifico fino all’eccesso nel raffigurare la nobiltà anglosassone, ecco infine i paesaggi brucianti di Joseph Mallord William Turner, già proiettati verso il prossimo futuro.

La city di Londra - Collection of the Duke of Northumberland, Alnwick Castle
Canaletto – La city di Londra – Collection of the Duke of Northumberland, Alnwick Castle

La mostra si apre con una serie di vedute londinesi, metropoli all’epoca in fremente e costante evoluzione, fra le quali spiccano due tele di Canaletto provenienti dalla collezione del Duca di Northumberland, per la prima volta in Italia. Illustri personaggi guadagnano un proprio meritato spazio, come il celebre attore David Garrick, ritratto con la moglie da Reynolds, come il compositore Johann Christian Bach, immortalato da Thomas Gainsborough, o come il più prosaico boxeur Jack Broughton di John Hamilton Mortimer. All’interno del percorso espositivo non mancano poi i confronti interessanti, con Pompeo Batoni a definire i criteri di una ritrattistica alla moda, come avviene nel quadro in cui fissa sulla tela i tratti somatici di Sir Charles Watson.

Immergendosi nel variegato mondo shakespeariano, lo svizzero Füssli contribuisce in maniera essenziale alla definizione dell’identità britannica, pur nell’ambito di uno stile totalmente onirico (si pensi a La visione della regina Caterina). Un’iconografia che rende tangibili i luoghi oscuri della psiche umana, materializzando le inquietudini nascoste dietro il paravento delle convenzioni borghesi.

La cattedrale di Salisbury - Guildhall Art Gallery, City of London
John Constable – La cattedrale di Salisbury – Guildhall Art Gallery, City of London

La mostra si chiude con due grandi interpreti del paesaggio come John Constable e William Turner. Molti gli studi esposti, interessanti esempi del lavoro preparatorio prima della stesura definitiva, anche se le opere più significative e sconvolgenti, non a caso poste l’una di fronte all’altra, sono La cattedrale di Salisbury, un saggio della sensibilità atmosferica di Constable, della sua capacità di rendere il cielo quale centro emotivo della rappresentazione, e Paesaggio a Nepi, nel quale si esplica tutto il carattere rivoluzionario ed epifanico della pittura di Turner.

Riccardo Cenci

 

 

Hogarth, Reynolds, Turner. Pittura inglese verso la modernità.

Fondazione Roma Museo – Palazzo Sciarra

15 aprile – 20 luglio 2014

Orari: lunedì 14.00 – 20.00

Dal martedì al giovedì e domenica 10.00 – 20.00

Venerdì e sabato 10.00 – 21.00

Biglietto: intero € 11,50 – ridotto € 9,50

Catalogo Skira

Articolo precedenteBeNordic: nel centro di Milano un angolo di Nord Europa
Articolo successivoSud Sudan: nuovo contributo dall’Ue
Riccardo Cenci
Riccardo Cenci. Laureato in Lingue e letterature straniere moderne ed in Lettere presso l’Università La Sapienza. Giornalista pubblicista, ha iniziato come critico nel campo della musica classica, per estendere in seguito la propria attività all’intero ambito culturale. Ha collaborato con numerosi quotidiani, periodici, radio e siti web. All’intensa attività giornalistica ha affiancato quella di docente e di scrittore. Ha pubblicato vari libri (raccolte di racconti e romanzi). Attualmente lavora come Dirigente presso l’Enpam.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui