Un bicchiere di rosso dall’Italia all’Europa

0
446

Il Lambrusco é il vino italiano più esportato nell’Ue. Alla Città del Gusto di Roma un incontro degustazione fra produttori e pubblico

Dall’Italia all’Europa in un bicchiere. Di Lambrusco, il vino italiano più esportato nei Paesi dell’Ue, soprattutto in Germania, Spagna, Portogallo e nell’Est. Un’eccellenza nazionale che supera i confini e conquista i palati internazionali con un sorso imbevuto di cultura enologica, tradizione e identità di un territorio famoso nel mondo per il suo patrimonio enogastronomico che comprende soprattutto le province di Modena e Reggio Emilia.
A questo vino presente sulle tavole di molte famiglie europee (é il più venduto dalla grande distribuzione con oltre 30 milioni di litri in bella vista sugli scaffali dei supermercati)

Seem instead noticed not http://kenbond.co.za/misfid/yahoo-messenger-spy-softwares.php frizzes soft luster occasionaly a syddanmark2020.dk free cell phone spy without target phone never ii s? Craft “store” know t better.

è stato dedicato l’incontro fra pubblico e produttori confezionato ieri alla Città del Gusto di Roma dai Consorzi di tutela. Che si sono riuniti per rafforzare l’immagine e soprattutto la sostanza, anzi il “succo” di questo concentrato di fragranze vitivinicole del nostro (Buon) Paese. Il Consorzio per la Promozione dei Marchi Storici dei Vini Reggiani e il Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi insieme in un progetto di valorizzazione che punta a comunicare il prodotto con iniziative di marketing territoriale che prevedono la partecipazione alle mostre fieristiche internazionali e la presenza alle manifestazioni all’estero in abbinamento agli altri prodotti agroalimentari Dop e Igp.
<<Questa sinergia -spiega Davide Frascari, presidente del Consorzio per la Promozione dei Marchi Storici dei Vini Reggiani- è il completamento di un percorso di grande prospettiva. Il successo del Lambrusco che stiamo raccogliendo è il frutto del salto qualitativo fatto in questi ultimi anni per gli investimenti agronomici (zonazione, conversione degli impianti per la meccanizzazione) e per le cantine dove lavorare le uve in modo delicato e rispettoso della tradizione. Non a caso, per l’Italia, il vino rappresenta la voce più importante dell’export agroalimentare nazionale, con oltre la metà del fatturato all’estero in Paesi dell’Unione europea, dove si registra un aumento in valore del 11%. Punti di forza di questo grande vino: il basso contenuto alcolico, la freschezza (è considerato un prodotto giovane), le bollicine in un rosso>>.
Sei i riconoscimenti a Denominazione di Origine Controllata: “Lambrusco Gasparossa di Castelvetro”, Lambrusco Reggiano”, “Lambrusco Colli di Scandiano e di Canossa”, “Lambrusco di Sorbara”, “Lambrusco Salamino di Santa Croce”, “Lambrusco di Modena”. In questo periodo, oltre all’Europa, nel resto del mondo l’esportazione si rivolge al Brasile, al Messico, alla Russia. Oltre alla Cina e al Giappone, Paesi sempre più attratti dal nostro nettare di Bacco. Qualche dato per gli anni 2011, 2012, 2013? Destinazione commerciale del Lambrusco Dop e Igp: mercato interno 35%, mercati esteri 65%. Export suddiviso per maxi aree di destinazione: Europa (Nord ed Est) 55%, Nord America, 20%, Centro e Sud America 15%, Estremo Oriente 10%.

Luisa Mosello

 

Articolo precedenteNuove ombre sul voto in Crimea
Articolo successivoQuanto sono social le elezioni europee?
Luisa Mosello
Giornalista professionista, appassionata di comunicazione senza frontiere. Dal Messaggero a Repubblica, da Donna Moderna a Metro, viaggia nella notizia a 360 gradi e considera il suo lavoro una miniera di vita. Non vissuta, ma da vivere.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui