Se sull’Ucraina la Spd si smarca dalla Merkel

0
356
Angela Merkel

Dopo l’ex cancelliere socialdemocratico Schroeder, anche il vice Spd di “Frau” Angela solleva dei dubbi sull’azione dell’Ue in Ucraina. Mossa elettorale o scricchiolii nella Grosse Koalition?

Il comportamento della Russia non è giustificabile, ma l’Europa ha la sua parte di colpe per la crisi in Ucraina: arrivano nuove critiche dalla Germania sull’azione dell’Ue nei confronti di Kiev, ma stavolta a parlare non è l’ex cancelliere Gerhard Schroeder (che la scorsa settimana, in un’intervista sul Welt am Sonntag, aveva espresso duri giudizi verso l’Ue), ma colui che ne ha preso il posto alla guida dei socialdemocratici tedeschi, Sigmar Gabriel, attualmente vice di Angela Merkel nel governo di coalizione Cdu-Spd. «L’Unione Europea ha senza dubbio commesso degli errori, sebbene ciò non solleva la Russia dalle sue colpe per aver esacerbato la crisi», ha dichiarato l’esponente Spd al quotidiano tedesco Rheinische Post, ricollegandosi a quanto dichiarato dal suo predecessore la scorsa settimana: «Non è stata affatto una mossa intelligente quella di dare agli ucraini l’impressione che dovevano decidere tra la Russia e l’Ue – sostiene Gabriel – ma ripeto, ciò non vuol essere una giustificazione per chi (Mosca, ndr) ha spinto il paese nel caos».

Sarà forse per il clima elettorale in vista delle Europee (uno dei favoriti alla presidenza della commissione Ue è l’esponente socialdemocratico Martin Schulz), ma la crisi a Kiev appare sempre più un pomo della discordia all’interno del governo tedesco: Angela Merkel, che giusto una settimana fa aveva dovuto fronteggiare le critiche di Schroeder, ora si ritrova i suoi alleati di governo della Spd con i mal di pancia sulla posizione ufficiale di Berlino (e dell’Ue) sull’Ucraina. «Una posizione unitaria», come ha voluto sottolineare la cancelliera tedesca attraverso la sua portavoce, ma verso la quale i socialdemocratici paiono voler insistentemente marcare la propria differenza di vedute.

Alessandro Ronga

Foto © European Community, 2014

Articolo precedente“Gerusalemme, capitale dell’umanità”
Articolo successivoLa salute europea passa per la Rete
Alessandro Ronga
Giornalista e blogger, si occupa di Russia e dei Paesi dell'ex Urss. Scrive per il quotidiano "L'Opinione" e per la rivista online di geopolitica "Affari Internazionali". Ha collaborato per il settimanale "Il Punto". Nel 2007 ha pubblicato un saggio storico sull’Unione Sovietica del dopo-Stalin.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui