Atmosfere, immagini, parole, suoni e colori dall’Europa e dal resto del mondo
Non sono molte le manifestazioni che permettono di immergersi a fondo nelle tradizioni culturali di innumerevoli Paesi, gustandone le atmosfere, i suoni e, a volte, anche i sapori. E’ quanto accade nei Giardini della Filarmonica, una rassegna che è un vero e proprio viaggio attraverso l’Europa, dal Portogallo alla Slovacchia, dall’Austria alla Norvegia, da Malta all’Ungheria, senza disdegnare mete più esotiche e misteriose, come ad esempio l’Iran.
Si comincia stasera con una serie di concerti dedicati alla Spagna, ospiti tre musicisti iberici come Rafael Aguirre, Rycardo Moreno e Javier Moreno, i quali coinvolgeranno il pubblico in un programma che spazia dal classico, al jazz al flamenco.
Ogni serata offre una formula peculiare che, accanto agli eventi più propriamente musicali, accosta proiezioni, mostre e degustazioni di prodotti tipici del luogo di volta in volta illustrato. Un vero e proprio laboratorio, uno spazio aperto nel quale danza, suoni, letteratura, cinema, colori e tutto quanto appartiene allo spirito di un popolo concorrono a creare un dialogo stimolante per lo spettatore curioso e aperto a nuove esperienze.
Domani assisteremo ad esempio al materializzarsi della Lisbona tanto amata da Pessoa, con la proiezione del film Os Mistérios de Lisboa di José Fonseca e Costa, e con il concerto di fado affidato alla voce di Maria Ana Bobone.
Un cartellone ampio difficilmente riassumibile, che si estende fino al 4 luglio prossimo. Fra i numerosi appuntamenti segnaliamo le atmosfere e i ritmi zigani della Slovacchia (20 giugno), il viaggio magico nel misterioso Iran (27 giugno), durante il quale ampio spazio viene riservato alle arti figurative di questo affascinante Paese, le serate apparentemente più legate al repertorio classico, comunque ricche di spunti di interesse, come quelle dedicate alla Norvegia e all’Austria (3 e 4 luglio), quest’ultima arricchita dalle atmosfere graffianti, ironiche e ossessive fornite dalle pagine di Thomas Bernhard.
Ricordiamo infine la serata del 25 giugno, durante la quale un gruppo di artisti senegalesi racconterà la tragica realtà dei viaggi della speranza intrapresi dai profughi in fuga da fame e guerra alla ricerca di un futuro migliore, e quella del 26 giugno, uno spettacolo di danza in prima assoluta scritto e diretto da Ashai Lombardo Arop, una riflessione sui culti esoterici della Dea Madre e sui misteri della sessualità.
Riccardo Cenci