Il Ministro Dario Franceschini presenta le iniziative in programma per il Centenario della nascita dell’artista
«Dobbiamo metterci un po’ di ottimismo e voglia di fare», afferma il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini presentando le iniziative legate al centenario dalla nascita di Alberto Burri. Un invito a non sottostare alla logica dell’austerità, mettendo in campo le migliori energie del nostro Paese. In un momento di crisi lamentarsi non serve a nulla. Occorre invece produrre iniziative che possano farsi veicolo di sviluppo.
«La contemporaneità è stata trascurata a partire dal secondo dopoguerra», aggiunge poi sottolineando come sia importante valorizzare il passato, ma anche investire sul presente e sul futuro. Ampio il programma degli eventi previsti per celebrare l’artista, nato a Città di Castello il 12 marzo del 1915. Fra i momenti più interessanti la retrospettiva al Guggenheim Museum di New York, che passerà poi in Germania e in Italia, e il restauro e completamento del Cretto di Gibellina, un labirintico sepolcro steso come un manto bianco sui ruderi della città distrutta dal terremoto, con una mostra collegata al Museo Riso di Palermo.
Fra le altre iniziative la pubblicazione del Catalogo Generale del Maestro e la lavorazione di un film a lui dedicato. Peculiare infine la scelta di promuovere due momenti di approfondimento e di confronto fra l’esperienza di Burri e i mondi poetici di due artisti del passato che hanno operato in un ambito geografico analogo: Piero della Francesca e Luca Signorelli. Il tutto con l’intento di «far conoscere meglio l’opera e il contesto culturale entro cui Burri l’ha concepita e realizzata».
Fulcro ideale delle iniziative Città di Castello, dove ha sede la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri con il Museo dedicato al Maestro. Un primo ampio gruppo di eventi ai quali se ne aggiungeranno certamente altri, sia in Italia che all’estero.
Riccardo Cenci
www.fondazioneburri.org
foto © Riccardo Cenci