Il Labour in Irlanda si prepara al referendum

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A Dublino il partito approva nuovi fondi per il welfare, al termine di un 2014 impegnativo

L’anno che va verso la conclusione non è stato facile per il Labour party in Irlanda, infatti se la crisi economica è alle spalle, l’elettorato è risentito per le misure adottate al fine di risanare il bilancio, in particolare è in subbuglio la parte dei votanti che non ha visto favorevolmente l’alleanza dei progressisti con il Fine Gael, un partito di Centrodestra dall’agenda liberista. Lo scetticismo di parte dell’elettorato si è manifestato nelle Europee, quando l’unica persona proveniente dal Labour ad essere eletta era però uscita dal partito prima delle elezioni, candidandosi quindi come indipendente.

Lentamente il Fianna Fáil (che ha una agenda economica più centrista rispetto al FG) cerca perciò di recuperare terreno, dopo essere stato ridotto ai minimi termini nelle elezioni del 2011, che hanno rappresentato un taglio col passato maggioritario del FF e visto per la prima volta l’emergere del Labour come partito veramente di massa. Le recenti elezioni Europee hanno rimescolato le carte con un successo dello Sinn Féin difficilmente leggibile in presenza di una alta astensione e del proliferare degli indipendenti, in un sistema elettorale che consente candidature individuali nei singoli collegi e condiziona i partiti al successo dei diversi candidati, in corsa per la stessa lista nei medesimi territori.

Il Labour mira ad ottenere risultati politici nel referendum del 2015, nel quale molte questioni saranno poste al vaglio dei cittadini irlandesi: dal passaggio dallo status delle coppie di fatto al pieno riconoscimento del matrimonio tra persone dello stesso sesso al conferimento del diritto di voto a partire dal sedicesimo anno di età, senza dimenticare l’inclusione in costituzione della inalienabilità dell’acqua dalle competenze dello Stato, tema sotto i riflettori date le proteste culminate per il momento con le scene di tensione lunedì sera a Sligo all’arrivo del primo ministro, Enda Kenny, recatosi ad un evento locale del Fine Gael, partito liberale che governa in una coalizione con il Labour. Ciò che si sente ripetere con insistenza è che, in vista della effettiva entrata in vigore di costi per un bene qui profondamente considerato pubblico come l’acqua, le attuali tensioni nella Repubblica sembreranno solamente scherzi. La grande maggioranza delle persone che manifestano ha dimostrato in maniera pacifica in tutte le città irlandesi nelle ultime settimane, dopo l’annuncio dell’introduzione delle tariffe sull’acqua pubblica, anche se l’acqua rimane bene pubblico.

I due maggiori partiti di opposizione, i centristi del Fianna Fáil ed i nazionalisti di sinistra dello Sinn Féin, non si alleano tra di loro: lo SF in realtà non si allea con nessuno, come ha sempre fatto a livello nazionale, ma molti pensano che dopo la trasformazione, nella Repubblica d’Irlanda, dello Sinn Féin da partito di protesta e antisistema a partito maggioritario, ci sarà una revisione di questa tradizione di isolamento dei repubblicani. Nelle manifestazioni del “Right2Water” sono stati particolarmente attivi il Socialist Party e il People Before Profit, formazioni di sinistra radicale che non sono riuscite a ottenere grandi percentuali, ma hanno certamente, e da molto tempo, una forza rilevante nella città di Dublino.

Intanto, il Consiglio Comunale della capitale della Repubblica d’Irlanda una settimana fa ha raggiunto un accordo significativo sul bilancio cittadino per il 2015. Il Labour ha espresso soddisfazione per il lancio di misure a favore della spesa sociale: il provvedimento adottato (a seguito di una inedita collaborazione tra Labour, Sinn Féin , Greens) prevede maggiori fondi per la protezione sociale e per infrastrutture cittadine.

I commercianti ottengono dal comune minori tasse, ma il Fine Gael si è opposto, perchè favorevole a maggiori agevolazioni, mentre il Fianna Fáil  ha votato contro la riduzione. La città dovrebbe poter contare su quattro milioni in avanzo nel 2015, nonostante l’abbassamento del carico fiscale in favore dei proprietari di immobili quest’anno. Ha votato contro il provvedimento il gruppo del People Before Profit, che ha sollevato il problema della incertezza in merito agli introiti previsti nell’anno entrante.

Il capitolo del welfare per il sostegno ai senza tetto è stato aumentato di sette milioni, arrivando quasi a sessanta milioni il prossimo anno, il Consiglio comunale di Dublino ha annunciato un ulteriore incremento di fondi (altri cinque milioni) nel settore, mentre un milione e mezzo in più sarà destinato alla manutenzione della rete viaria. Per quanto riguarda la politica nazionale e il referendum previsto l’anno prossimo, è necessario registrarsi presso gli uffici delle poste o presso le locali biblioteche.

 

Aldo Ciummo

Foto © Aldo Ciummo

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Aldo Ciummo
Giornalista e fotografo specializzato in questioni del Nord Europa e dell’Unione europea, ha vissuto a lungo in Irlanda. Da free lance viaggia spesso nei Paesi scandinavi e scrive in inglese su testate internazionali, tra le quali “Eastwest”, o in italiano per "Eurocomunicazione" e “Startupitalia". In seguito alla laurea in Scienze della Comunicazione presso l’Università “La Sapienza” di Roma, ha studiato Relazioni Internazionali alla Fondazione Lelio e Lisli Basso e Fotografia all’ISFCI a Roma.

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