Syriza, il partito anti-austerità, stravince, sfiorando la maggioranza assoluta. Tsipras avrebbe già scelto il suo alleato di governo: il partito nazionalista dei Greci indipendenti
«La Grecia ha voltato pagina. Oggi il popolo greco ha fatto la storia» così Alexis Tsipras commenta a caldo la vittoria del suo partito Syriza alle elezioni politiche in Grecia. Una vittoria che sa di trionfo, con 149 seggi conquistati, a un passo dalla maggioranza assoluta. Dopo le consultazioni di questa mattina, Tsipras avrebbe già scelto il proprio alleato di governo: ad annunciarlo, Panos Kammenos, leader e fondatore dei Greci indipendentisti, partito di destra che condivide con Syriza la politica anti-austerity.
Quella di Tsipras è una vittoria che promette grandi cambiamenti, i cui effetti potrebbero farsi sentire ben oltre i confini della Grecia, andando a intaccare le politiche economiche dell’intera Unione europea, se si considerano le dichiarazioni del leader del partito anti-austerità relative alla volontà di rinegoziare l’ingente debito pubblico della Grecia.
«Il verdetto del popolo greco significa la fine della troika», ha affermato raggiante Tsipras, commentando la vittoria del suo partito. Ad Atene, davanti a una piazza gremita, il leader di Syriza ha salutato i suoi elettori con parole di grande ottimismo e incoraggiamento: «Cittadini di Atene, la Grecia ha voltato pagina. Oggi il popolo greco ha fatto la storia. Facciamo tornare il sole sulla Grecia». E ancora: «Oggi chiudiamo il circolo vizioso dell’austerità. È tornata la speranza, la dignità, l’ottimismo».
Parlando dell’Europa ha poi dichiarato: «I greci hanno mostrato la strada del cambiamento all’Europa, una nuova Europa basata sulla solidarietà: la troika è una cosa del passato. Il voto contro l’austerità è stato forte e chiaro». Tsipras ha poi aggiunto: «Siamo consapevoli che i greci non ci hanno dato un assegno in bianco. Abbiamo davanti a noi un’occasione importante per la Grecia e l’Europa», per poi sottolineare: «Oggi non ci sono né vincitori né vinti. La nostra priorità è curare le ferite della crisi, rendere giustizia, rompere con gli oligarchi, l’establishment e la corruzione».
Da parte sua, il primo ministro uscente, Antonis Samaras, che con la sua Nea Dimokratia ha conquistato soltanto 76 seggi (pari al 27,81%), dopo aver fatto personalmente le sue congratulazioni al vincitore attraverso una telefonata, è apparso in televisione per una dichiarazione ufficiale. «Vi affido un Paese che sta emergendo dalla crisi che è membro dell’Unione europea e dell’area dell’euro e spero che il prossimo governo manterrà questi successi», ha dichiarato Samaras, visibilmente deluso.
Anche in Europa, non hanno tardato ad arrivare i primi commenti alla vittoria del partito di Tsipras, molti dei quali caratterizzati da un’evidente preoccupazione, soprattutto in area tedesca. Jens Weidmann, presidente della Bundesbank, ha dichiarato sulla tv tedesca: «È nell’interesse del governo greco fare le riforme necessarie per risolvere i suoi problemi strutturali», sottolineando poi che «la Grecia deve aderire alle condizioni del salvataggio».
Piuttosto schiette anche le dichiarazioni degli analisti della banca tedesca Berenberg, che non hanno esitato a definire il trionfo di Syriza come una «vittoria della rabbia sulla paura, della fantasia sulla ragione» definendo poi il suo leader, Alexis Tsipras, «un insorto populista». Diverso l’approccio in Francia, dove il presidente François Hollande, dopo essersi personalmente congratulato con Tsipras, ha ribadito la sua «volontà di continuare la stretta cooperazione tra i due Paesi, al servizio della crescita e della stabilità della zona euro, nello spirito del progresso, della solidarietà e della responsabilità che sono al centro dei valori europei che condividiamo». Sembra invece non ci sia stata una dichiarazione ufficiale da parte del nostro presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per il neo-eletto in Grecia.
Valentina Ferraro
Photo © European Union 2014