Il Mediatore europeo chiede ancora più trasparenza alla Commissione

0
634

L’esecutivo comunitario non ha pubblicato tutti gli incontri con l’industria del tabacco come impongono le direttive dell’Onu e dell’Organizzazione mondiale della Sanità

Emily_OReilly
Emily O’Reilly

Il Mediatore europeo, Emily O’Reilly, come da Eurocomunicazione precedentemente scritto rinnova nuovamente alla Commissione europea la richiesta di rendere trasparente ogni singolo rapporto con l’industria del tabacco, in linea con le direttive delle Nazioni Unite (Onu) e dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms).

La Commissione aveva risposto alla raccomandazione della O’Reilly di aver esteso la politica di trasparenza alla Direzione generale (DG) Salute e ad altre DG attraverso una proattiva pubblicazione on-line di tutte le riunioni del personale dell’esecutivo europeo con i lobbisti del tabacco, i quali – come scrive l’ufficio del Mediatore – si muovono attivamente su più direzioni generali, al fine di promuovere i propri interessi commerciali.

Per la Commissione, nel suo parere sulla raccomandazione del Mediatore, gli obblighi previsti dalla Convenzione quadro dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sul controllo del tabacco (FCTC, acronimo dell’inglese Framework Convention on Tobacco Control) sono rispettati. Tuttavia le linee guida che affermano chiaramente che “tutti i rami del governo” rientrano nel campo di applicazione della FCTC s’intuisce che per il Mediatore europeo non sono presi alla lettera.

lux1Per Emily O’Reilly, infatti, «è apprezzabile il lavoro significativo che la Commissione Juncker ha fatto per migliorare la trasparenza delle lobby, e le sue intenzioni di fare ulteriori miglioramenti. Tuttavia» – continua il Mediatore – «questa è stata l’ennesima opportunità mancata da parte dell’esecutivo attuale per mostrare una leadership globale nel settore cruciale delle lobby del tabacco. La Commissione Prodi ha, invece, assunto un ruolo guida nello sviluppo di questa importante Convenzione Onu».

Per il Mediatore europeo «non può essere sufficiente adottare una visione restrittiva di ciò che è previsto dalla FCTC dell’Onu o giustificare la mancanza di proattività sulla base del fatto che essa ha soddisfatto i requisiti minimi di legge. La sanità pubblica» – per la O’Reilly – «richiede i più alti standard. Il mantenimento dello status quo, in effetti, significa che i prossimi incontri di funzionari della Commissione con i lobbisti tabacco possono creare diffidenza». La conclusione di tutto questo è che «sembra che la sofisticazione degli sforzi di lobbying a livello mondiale delle grandi compagnie del tabacco continua ad essere sottovalutata».

Staff_2014La denuncia è partita da una Organizzazione non governativa (ONG), che ha sostenuto come la Commissione non stesse perseguendo i suoi obblighi ai sensi della Convenzione quadro dell’OMS sul controllo del tabacco. Il Mediatore ha fatto le proprie indagini, trovando che l’approccio della Commissione di pubblicizzare gli incontri con i lobbisti del tabacco è stato, con l’eccezione della DG Salute, inadeguato, inaffidabile e insoddisfacente. Il Mediatore si è perfino accertato di analizzare come certi incontri con gli  avvocati che rappresentano l’industria del tabacco non siano stati mensionati come incontri allo scopo di lobbying. Per questo aveva chiesto già lo scorso ottobre di garantire la trasparenza quando si verificano questo genere di incontri.

La Convenzione quadro dell’OMS sul controllo del tabacco (FCTC) è entrata in vigore nel 2005. Tra i principi guida, all’articolo 5.3, c’è il principio per cui «c’è un conflitto fondamentale e inconciliabili tra gli interessi dell’industria del tabacco e gli interessi della politica di salute pubblica». L’industria del tabacco produce e promuove un prodotto «che è dimostrato scientificamente di essere causa di malattia e morte, oltre a dare origine a una serie di mali sociali, tra cui un aumento della povertà.

 

Giovanni De Negri

Foto © European Ombudsman

(In apertura autore: michael wallraf – Copyright: © Stocklib)

Articolo precedenteSituazione contabile consolidata dell’Eurozona
Articolo successivoIl Risveglio di Breslavia, Wrocław Capitale europea della Cultura 2016
Giovanni De Negri
Giornalista professionista ed esperto di comunicazione ha iniziato come conduttore in alcune emittenti televisive locali per poi passare a ogni altro genere di media: quotidiani, periodici, radio, web. Ha alternato l’intensa attività giornalistica con quella di amministratore di società e di docente, a contratto titolare di insegnamento o come cultore della materia, presso Università pubbliche e private, italiane e straniere, per l’Esercito e per la Scuola superiore dell’economia e delle finanze. Ha inoltre lavorato presso Uffici stampa della P.A. (Palazzo Chigi, Regione Lazio e Comune di Roma) e realizzato eventi/convegni presso la Camera dei Deputati, il Senato della Repubblica, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui