Grandi mostre del Giubileo della Misericordia nelle Marche

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Quattro cittadine della regione offriranno, quest’anno, un contributo fondamentale alla valorizzazione, in Europa e nel mondo, del grande patrimonio museale

«Le Marche è una piccola regione con uno tra i più grandi patrimoni artistici d’Europa. La bellezza che detengono è la prova dell’esistenza di Dio. Una regione piccola nelle dimensioni ma grande per quantità di patrimonio artistico, architettonico e paesaggistico in Italia». Ad affermarlo è uno dei grandi critici europei, Vittorio Sgarbi che ha presentato alla stampa, nella Sala del Consiglio Nazionale presso il Ministero dei Beni Culturali a Roma, l’evento “Le Grandi Mostre del Giubileo nelle Marche”.

Cimabue, Crivelli, Lotto, Guercino, Tiziano, Caravaggio ed altri capolavori di grandi artisti saranno fruibili a migliaia di appassionati di arte e studiosi per gran parte del 2016 a cominciare da marzo e che le Marche, tra le tante regioni d’Europa vadano di moda e fanno tendenza, lo attestano autorevoli quotidiani tra cui il Guardian che afferma che in questa regione arte, cultura, enogastronomia si congiungono per essere la meta ideale di migliaia di turisti per la prossima primavera-estate.

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Piazza del Popolo, Ascoli Piceno

Quattro sono le città delle Marche ove quest’anno, si terranno le Grandi mostre del Giubileo: Ascoli Piceno nella Pinacoteca Civica – Francesco nell’arte. Da Cimabue a Caravaggio, a cura di Stefano Papetti e Giovanni Morello, dal 12 marzo al 30 giugno; Osimo, Palazzo Campana – Lotto, Artemisia, Guercino. Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi: dal 18 marzo al 30 ottobre, evento questo di straordinaria importanza nel quale verrà esposta la collezione privata Cavallini-Sgarbi con centinaia di opere di grande bellezza, raccolte in più di trenta anni dal critico internazionale e dalla madre Rina Cavallini; Loreto, Museo – Antico Tesoro della Santa Casa dal 3 settembre all’8 gennaio 2017 – Santa Maria Maddalena; Senigallia, Rocca Roveresca dal 29 ottobre al 29 gennaio 2017 –Maria Mater Misericordiae – mostra proveniente da Cracovia e allestita in occasione della Giornata mondiale della Gioventù a cura di Giovanni Morello, Claudia Caldari e Stefano Papetti.

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Ad Ascoli si inizia sabato 12 marzo e in proposito Stefano Papetti, curatore di due mostre e direttore della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, nel suo intervento, ha sottolineato come la mostra ad Ascoli si avvalga di numerosi prestiti da tutta Italia. Il sindaco Guido Castelli (nella foto a sinistra con un dirigente) ha ricordato le visite del Santo di Assisi nelle Marche nel 1215, il grande seguito che ebbe nelle sue predicazioni convincendo molti rampolli di nobili famiglie ascolane a seguirlo. Non è un caso che proprio nella chiesa di San Gregorio ad Ascoli Piceno si conservi un affresco del XIII secolo che è considerato una delle prime rappresentazioni della predica agli uccelli, un tema che nei secoli successivi è stato spesso riprodotto a dimostrazione della attenzione di Francesco verso tutto il creato. Di origine ascolana fu anche il primo Papa francescano Niccolò V (1288-1292).

Erano presenti oltre all’assessore regionale alla Cultura e Turismo Moreno Pieroni, i curatori delle mostre e i sindaci delle quattro città che le ospitano, oltre al già citato Castelli di Ascoli anche Simone Pugnaloni di Osimo, Paolo Niccoletti di Loreto e Maurizio Mangialardi di Senigallia, nonché presidente dell’Anci regionale; per il Ministero dei Beni culturali il direttore Francesco Coppola.

DSCN0760«Solo le Marche, rispetto ad altre regioni, hanno sentito l’urgenza di onorare il Giubileo della Misericordia con la bellezza dell’arte» – ha detto Vittorio Sgarbi e con una punta di polemica ha rimarcato che «nemmeno a Roma esiste una iniziativa alla pari con la portata di questa proposta marchigiana portata avanti grazie anche alla Cei (Conferenza episcopale della regione)». «Un programma» – ha proseguito Sgarbi – «che non si limita ad una sola città importante ma che valorizza tutta la regione e il suo bellissimo territorio. Le Marche, insomma, con il loro estro straordinario, non hanno lasciato solo Papa Francesco per questo evento giubilare».

 

Giancarlo Cocco

Foto © Giancarlo Cocco e Wikicommons (Piazza del Popolo, Ascoli Piceno)

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Giancarlo Cocco
Laureato in Scienze Sociali ad indirizzo psicologico opera da oltre trenta anni come operatore della comunicazione. Ha iniziato la sua attività giornalistica presso l’area Comunicazione di Telecom Italia monitorando i summit europei, vanta collaborazioni con articoli sul mensile di Esperienza organo dell’associazione Seniores d’Azienda, è inserito nella redazione di News Continuare insieme dei Seniores di Telecom Italia ed è titolare della rubrica “Europa”, collabora con il mensile 50ePiù ed è accreditato per conto di questa rivista presso la Sala stampa Vaticana, l’ufficio stampa del Parlamento europeo e l’ufficio stampa del Ministero degli Affari Esteri. Dal 2010 è corrispondente da Roma del quotidiano on-line delle Marche Picusonline.

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