Essere padre, essere madre, la genitorialità nelle diverse epoche

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L’analisi storica, culturale, antropologica e psicologica di Letizia Ciancio. L’evolversi della definizione di “famiglia” nell’Ue: Germania e Slovenia hanno già la stepchild adoption

Da dove provengono i comportamenti e i vissuti psichici di padri e madri? Quanto di questi comportamenti è da attribuire alla genetica e quanto allo stratificarsi di abitudini millenarie? Dalla preistoria, paterno e materno si sono sviluppati sotto diversi punti di vista e la psicologa Letizia Ciancio nel suo volume Essere padre essere madre – Storia di un’avventura ripercorre le varie tappe del cambiamento senza trascurare gli aspetti storici, antropologici, pedagogici, religiosi e psicologici – non poteva essere altrimenti, vista la sua formazione – seguendo sempre con attenzione il contesto sociale, politico e culturale che nei secoli ha fatto da cornice.

Letizia Ciancio Essere padri, essere madri
L’autrice (a destra) a una presentazione

La transizione identitaria delle due figure genitoriali, osservata dalla Ciancio in maniera multidimensionale, è avvenuta in binari paralleli e su livelli differenti. Dalla rivoluzione industriale in primis, ma soprattutto dalla rivoluzione culturale degli anni Sessanta, si è cercato di demolire l’idea del padre/padrone autoritario e carente dal punto di vista affettivo, perché essere padre non è certo come “fare il padre. Le donne invece non hanno visto cambiare molto il ruolo di genitrice in sé, ma le conquiste femminili non hanno più precluso l’indipendenza e l’autoaffermazione personale. Funzioni e mansioni si sono così sempre più mescolate, grazie all’abbattimento delle differenze di genere – su cui ancora un po’ si combatte.

Letizia Ciancio, Essere padre essere madreMaschile e femminile, paterno e materno, sono state sin dall’inizio espressioni speculari e complementari che hanno alimentato archetipi e miti delle origini. La ricomposizione delle polarità opposte costituisce l’essenza primordiale della vita stessa, uomini e donne si conoscono l’uno attraverso l’altro, con maggiore consapevolezza, mentre la mente del bambino si formerà nella gestione delle ambivalenze affettive. L’interscambiabilità dei ruoli non mina la crescita del figlio, che non necessariamente avrà confusione relazionale, purché sussista una cornice di solidità affettiva entro cui agire la variabilità interna alla famiglia; di sicuro comunque aggrapparsi a modelli anacronistici è illusorio.

La Ciancio non affronta in maniera diretta l’argomento genitorialità omosessuale – che accende il dibattito di questi tempi – ma fornisce al lettore gli elementi necessari, sul piano culturale e psicologico, affinché ognuno possa costruire successivamente la propria personalissima opinione. Fermo restando che, come ama ripetere, il cambiamento è un dato di fatto, non un atto di volontà, mentre sono nelle nostre mani la direzione da imprimere e il ritmo con cui realizzare questo cambiamento.

Letizia Ciancio, Essere padre essere madreSecondo gli ultimi dati Istat, relativi solo al 2011, in Italia le coppie gay con figli sarebbero appena 529 su oltre 7500, ma sono numeri relativamente affidabili. Sia perché vecchi di cinque anni, sia perché è ritenuto molto probabile che non tutti si siano dichiarati. La cosiddetta “stepchild adoption”, cioè l’adozione del figlio del coniuge, esiste in Italia dal 1983, ovviamente solo per le coppie eterosessuali e comunque dopo conferma del Tribunale per i minorenni dopo adeguati controlli sulle idoneità affettive, educative, di salute, ambientali ed economiche. Dal 2007 non è più necessario il requisito del matrimonio e l’istituto è stato esteso ai conviventi. Negli ultimi anni il Tribunale per i Minorenni di Roma ha sancito che l’orientamento sessuale dell’adottante non può costituire un elemento ostativo. In assenza di una normativa specifica, dopo lo stralcio del disegno di legge Cirinnà, rimane la valutazione caso per caso.

Per quanto riguarda l’Europa invece, Germania e Slovenia hanno in vigore la stepchild adoption, mentre adozioni piene sono concesse alle coppie dello stesso sesso in Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Spagna e Svezia, in Finlandia saranno fattibili dal 2017. Il Parlamento di Strasburgo ha approvato poco meno di un anno fa un rapporto sull’uguaglianza di genere in cui si parla per la prima volta esplicitamente di “famiglie gay”, prendendo atto dell’evolversi della definizione di “famiglia”.

Letizia Ciancio, Essere padre essere madreChiuse le parentesi statistiche e normative, torniamo all’obiettivo della Ciancio: restituire al lettore l’alfabeto di base per affrontare una pubblica discussione, evitando confusioni nell’attribuire concetti e idee relative alla genitorialità. Gettare “il re (il padre ‘vecchio stile’, ndr) nella mischia, sullo scacchiere della sua stessa vita”, conferisce responsabilità condivise, libertà, ma soprattutto rende entrambi, padri e madri, più consapevoli, sia come singoli individui, che come coppia co-genitoriale: un ‘terzo relazionale’ con cui il bambino si confronta, e con cui co-costruisce il ‘sistema famiglia’, quell’insieme che vede ognuno, sia esso genitore o figlio, incidere sul funzionamento complessivo e sul modo di essere dell’altro all’interno della relazione.

Solo una piena consapevolezza, dunque, potrà portare a compimento la maturità di millenni di evoluzione, aiutando a districarsi nella complessità contemporanea, uscendone così più forti e sicuri.

Raisa Ambros

Foto © Letizia Ciancio;

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Raisa Ambros
Giornalista pubblicista specializzata in geopolitica, migrazioni, intercultura e politiche sociali. Vive tra l’Italia e l’Inghilterra. Sceneggiatrice, autrice televisiva e conduttrice di programmi TV con un’esperienza decennale in televisione, Raisa è stata parte del team di docenti nel corso di giornalismo “Infomigranti” a Piuculture, il settimanale dove ha pubblicato e svolto volontariato di traduzione. Parla cinque lingue e viene spesso invitata nelle conferenze come relatrice sulle politiche di integrazione.

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