L’agenzia delle Nazioni Unite ospiterà “Fishackathon”, un’iniziativa volta a trovare soluzioni tecnologiche ai problemi della pesca sostenibile
Fine settimana con gli esperti di sistemi in grado di introdursi in reti informatiche protette. La presenza di un gruppo di hackers italiani e internazionali occuperà in tutti i sensi la sede generale della Fao per “Fishackathon“, un’iniziativa promossa dal governo americano, volta a elaborare soluzioni high-tech per problemi che da lungo tempo affliggono le comunità di pescatori di tutto il mondo.
Lavorando a squadre in una sessione-maratona di hacking (da non confondersi con “cracking“, attività di pirateria informatica), una trentina tra studenti, programmatori, sviluppatori e architetti informatici utilizzeranno i dati Fao per sviluppare applicazioni, sistemi e strumenti innovativi per contribuire ad affrontare le sfide alla pesca sostenibile. Sfide che spaziano dalla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (IUU), al sovra-sfruttamento e degradamento delle risorse ittiche, alle perdite post-cattura.
Squadre di 2-8 persone si concentreranno su soluzioni per rispondere ad uno dei nove problemi legati alla pesca che sono stati presentati all’inizio dell’evento, questo pomeriggio alle ore 14. Domenica, invece, esperti Fao giudicheranno le proposte e nomineranno la squadra vincitrice. Arrivata alla sua terza edizione, Fishackathon fu lanciata per la prima volta nel 2014 dal segretario di Stato Usa John Kerry alla conferenza “Our Oceans“. Eventi Fishackathon si svolgeranno in 40 città di tutto il mondo. I vincitori di ognuno di essi, tra cui anche l’edizione italiana di questo fine settimana, proseguiranno in un contest mondiale il cui risultato finale sarà annunciato dal governo americano l’8 giugno, durante la Giornata mondiale degli Oceani.
Nel 2015, i vincitori dell’edizione scorsa di Fishackathon hanno ideato, tra i vari, un gioco per informare i bambini sulla pesca sostenibile, un applicazione per aiutare i consumatori a trovare e consumare del pescato prodotto in modo sostenibile, e uno strumento di monitoraggio per la protezione dei mammiferi marini. Parlando alla vigilia dell’evento, Árni M. Mathiesen, direttore generale aggiunto del Dipartimento Fao per la Pesca e l’Acquacultura, ha dichiarato: «Questi esperti informatici metteranno le loro competenze al servizio di un settore con enorme potenziale per le economie rurali dei Paesi in via di sviluppo. Circa una persona su dieci in tutto il mondo dipende dal settore ittico per la propria sussistenza».
In un mondo in cui i telefoni cellulari sono ovunque e gli investimenti nelle nuove tecnologie possono essere costosi, specialmente nei Paesi in via di sviluppo, iniziative come Fishackathon possono contribuire a ridurre il gap digitale tramite delle applicazioni elaborate per essere utilizzate dai pescatori di tutto il mondo.
Fiasha Van Dijk
Foto © FAO