Do ut do: quando arte fa rima con solidarietà

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Il Premio Nobel Dario Fo è il padrino di questo importante progetto benefico di raccolta fondi. Partito nel 2012, è giunto alla sua terza edizione

Immaginate di visitare una casa le cui stanze sono progettate dai più celebri architetti e designer del panorama internazionale, da Daniel Libeskind a Angelo Naj Oleari, immaginate di poter occupare i suoi spazi tramite un sistema di navigazione virtuale. Immaginate ancora che questi ambienti ospitino opere d’arte contemporanea e pezzi unici di design donati alla Fondazione Hospice Seràgnoli, organizzazione non-profit la quale opera dal 2002 nel campo dell’assistenza, della formazione e della ricerca, e che questi siano oggetto di una estrazione a sorte conclusiva alla quale parteciperanno coloro i quali avranno contribuito a sostenere la Fondazione stessa.

2. Danijel Zezelji La Tigre 2016Siamo di fronte a un grande progetto benefico di raccolta fondi a cadenza biennale, partito nel 2012 e giunto alla sua terza edizione. Padrino d’eccezione Dario Fo, il quale ha aderito con entusiasmo vista la sua sensibilità verso queste tematiche. Diverse le esposizioni in programma, da quelle puramente virtuali del MADRE di Napoli e della Reggia di Caserta (1-15 luglio), del MART di Rovereto e del MAXXI di Roma (15-30 settembre), e infine del MAMbo di Bologna (10 ottobre-10 novembre). Le opere vere e proprie verranno invece esposte alla Pinacoteca di Bologna, mentre l’estrazione avverrà presso il MAST, Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia, sempre nel capoluogo emiliano.

3. Jacopo Foggini Goccia 2006Tornando alla composizione della casa, progettata nel suo complesso da Alessandro Mendini, ogni artista ha dedicato una stanza ad un valore: vitalità, sogno, gioco, natura, luce, amore, ecc. Fra i nomi che hanno aderito al progetto ricordiamo fra gli altri, numerosissimi, Alberto Biagetti, Antonio Marras, Bruno Munari e Mimmo Paladino.

I fondi raccolti verranno interamente devoluti alla Fondazione Hospice Seràgnoli Onlus, che opera nell’ambito delle cure palliative. In particolare nei tre Hospice presenti nell’area bolognese e dedicati ai pazienti affetti da malattie incurabili, si offre accoglienza altamente qualificata, con l’obiettivo di alleviare il dolore e di migliorare, per quanto possibile, la qualità della vita. L’assistenza è gratuita proprio grazie alle donazioni private, oltre che all’accreditamento presso il Servizio Sanitario Nazionale. Un progetto di grande rilievo morale, volto a restituire dignità a chi si trova in una condizione di estrema fragilità.

Oksana Tumanova

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Immagini:

Danijel Zezelji
Descrizione dell’opera: La Tigre, painting, acrylic paint on wood, 2016
Misure: 150×70 cm
Materiale: acrylic paint on wood
Tecnica di esecuzione: acrylic painting

Jacopo Foggini
Descrizione dell’opera: Goccia sovradimensionata in metacrilato lavorato a mano con trama a rete, 2006
Misure: 250×50 cm
Materiale: metacrilato
Tecnica di esecuzione: modellazione a mano

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Oksana Tumanova
Oksana Tumanova. Nata nell’ex Unione Sovietica, ha vissuto in prima persona il disintegrarsi delle utopie socialiste. Da allora l’interesse per le complesse dinamiche dell’est Europa la spinge ad impegnarsi in prima persona, scrivendo di questi argomenti in particolar modo sul web.

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