Brexit con la sterlina di plastica che parla italiano

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Le nuove banconote, che arriveranno a settembre sul mercato mondiale, sono in propilene e sopportano il lavaggio in lavatrice

Mancano 15 giorni al referendum nel Regno Unito che sancirà forse l’uscita dall’Europa. Secondo le ultime rilevazioni i favorevoli a restare nell’Ue si sono ridotti in maniera significativa. Gli indecisi son ancora molti rileva il Guardian e una maggioranza di loro non vogliono uscire dall’Ue, insomma il risultato è ancora incerto. Se però vincesse il “sì” all’uscita ci sarebbero grosse conseguenze sul cambio della sterlina, che dicono alcuni economisti potrebbe “polverizzarsi”. Ma come se le banconote di Sua Maestà stanno per diventare di plastica?

Le nuove sterline che arriveranno a settembre sul mercato mondiale sono fatte di un innovativo materiale plastificato, idrorepellente, se messe in lavatrice sopportano senza danni  un lavaggio a 90 gradi. Questo nuovo tipo di banconota, in propilene, è in grado di durare cinque anni contro i due di una normale banconota di carta. Si parte con la banconota da cinque sterline con l’immagine della Regina Elisabetta da una parte e quella di Sir Winston Churchill, primo ministro durante la Seconda Guerra Mondiale, dall’altra; nel 2017 arriveranno le dieci sterline con l’effige della scrittrice di “Orgoglio e Pregiudizio”, Jane Austen, nel 2020 le venti sterline con il pittore Turner.

Winston Churchill
Winston Churchill

 

Saranno banconote a prova di falsari grazie alla tecnologia italiana della CeruttiPackagingEquipment, facente parte del gruppo piemontese Officine Meccaniche Cerutti, azienda fondata nel 1880 a Casale Monferrato  che con il tempo si è specializzata nel settore della stampa di giornali, riviste, etichette e prodotti che richiedono esigenze di sicurezza e ha acquisito altre aziende negli Stati Unitiì e in Spagna, con due centri di ricerche uno a Vercelli e l’altro a Trivandum in India. L’impresa piemontese ha già impiegato questa tecnologia antifalsificazione con banconote di altri Paesi del mondo quali Messico, Nigeria, Romania,Singapore e Australia.

 

 

Giancarlo Cocco

Foto © European Union

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Giancarlo Cocco
Laureato in Scienze Sociali ad indirizzo psicologico opera da oltre trenta anni come operatore della comunicazione. Ha iniziato la sua attività giornalistica presso l’area Comunicazione di Telecom Italia monitorando i summit europei, vanta collaborazioni con articoli sul mensile di Esperienza organo dell’associazione Seniores d’Azienda, è inserito nella redazione di News Continuare insieme dei Seniores di Telecom Italia ed è titolare della rubrica “Europa”, collabora con il mensile 50ePiù ed è accreditato per conto di questa rivista presso la Sala stampa Vaticana, l’ufficio stampa del Parlamento europeo e l’ufficio stampa del Ministero degli Affari Esteri. Dal 2010 è corrispondente da Roma del quotidiano on-line delle Marche Picusonline.

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