Patrizia Romeo, una delle più famose chef crudiste d’Italia

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Integrare più alimenti non cotti nella nostra alimentazione non potrà che donarci benefici. Una ricerca dell’equilibrio tra salute e gusto che offre un’esperienza sensoriale appagante

La cucina crudista, che cioè, evita di cuocere gli alimenti, ha sviluppato, negli ultimi anni, un maggior numero di proseliti anche tra gli chef perché viene considerata più sana e leggera. Sarà davvero così?

Patrizia Romeo, una delle più famose chef crudiste d’Italia, ci ha spiegato che, cucinando, gli alimenti perdono tutte le sostanze naturali e benefiche che la natura ci offre. Gli enzimi sono alla base dei principi della cucina crudista: sono essenziali per mantenere le corrette funzioni dell’organismo, per la digestione degli alimenti e per il processo di ricostruzione dei tessuti.

Il crudismo garantisce, quindi, un apporto di vitamine e minerali non alterati dai processi di cottura, stimola la digestione, dà un grande senso di sazietà, disintossica, porta il peso del corpo al giusto livello e idrata. Di recente il crudismo, più conosciuto come raw food, è attivo da molti anni, soprattutto in America.

È conosciuto anche come igienismo naturale: uno stile di vita che promuove un’alimentazione sana e naturale escludendo l’utilizzo di medicine. La chef Patrizia Romeo ci ha confidato che, prima di avvicinarsi al crudismo, mangiava di tutto ad eccezion fatta della carne che, già da qualche anno, avevo deciso di escludere dalla sua alimentazione: «Alternavo periodi più salutisti, ad altri totalmente caotici».

«Fu un collega che mi parlò, anni fa, di questo tipo di cucina con grande entusiasmo e, dentro di me, quel suo racconto ha lavorato in modo così profondo che fece nascere una grande curiosità. Al punto che, nel giro di poche settimane, ho completamente rivoluzionato le mie abitudini alimentari. Dopo un primo breve periodo di detox, ho provato uno stato di benessere nuovo e incredibile.

Non solo sono dimagrita ma sono scomparsi disturbi da cui non riuscivo a liberarmi. Per un anno e mezzo non ho preso mezzo raffreddore e avevo un’energia mai conosciuta prima».

Il principio alla base del crudismo, quindi, è legato al fatto che si ritiene il cibo cotto dannoso per l’organismo. Anche le vitamine e i microrganismi utili a rafforzare la flora intestinale subirebbero l’azione distruttiva esercitata dal calore. Inoltre la cucina crudista ha sicuramente un aspetto positivo evidente: è semplice da preparare perché i pasti, non sottoposti a cottura, sono veloci da organizzare.

La chef Patrizia Romeo ci consiglia di prendere per la gola chi non conosce il crudismo attraverso il gusto che è il miglior strumento per sorprendere chi ancora è ignaro di questo modo di cucinare, magari preparando un buon dolce. Proprio “sorprendere” è una delle parole con cui la chef identifica il crudismo oltre a definirla come la cucina del futuro e perché no…anche un po’ sexy!

Infine i benefici del mangiare cibi crudi rispetto a quelli cucinati, sono legati alla riduzione delle allergie e dei problemi digestivi grazie all’apporto di fibre che aiutano a depurare l’organismo. Si rafforza il sistema immunitario per la grande quantità di vitamine di frutta e verdure e si riduce il colesterolo perché si tratta di una cucina priva di grassi.
Anche la pelle appare più giovane e si rinforzano unghie e capelli. Inoltre la dieta crudista sembra limitare l’ansia e la letargia e dà maggiore tono ed energia. Difatti mangiare cibi non raffinati e privi di sostanze chimiche sforza meno l’apparato digestivo e incrementa la concentrazione e tutte le funzioni cerebrali.

I piatti preparati dalla Chef Patrizia Romeo si basano su prodotti di alta qualità con sfumature che riprendono la tradizione italiana. Tra i vari ingredienti utilizzati per i suoi dolci, lei ama molto il cacao perché non solo ne è dipendente ma anche perché lo ritiene intenso, versatile, dolce, amaro e con un grande potenziale simile al suo che negli anni è riuscito a sviluppare attraverso il crudismo.

Grazie al talento della Chef e alla sua sensibilità, i palati più raffinati potranno vivere un’esperienza gastronomica irripetibile, proponendo una cucina delicata ed esaltandone l’originalità e il gusto.

Francesca Sirignani

Foto e video © Francesca Sirignani

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Francesca Sirignani
Giornalista pubblicista specializzata in tematiche turistiche ed europee. Ha conseguito una laurea in Giurisprudenza – indirizzo transnazionale e, dopo aver ottenuto la seconda laurea in Studi Europei ed Internazionali, ha approfondito la conoscenza dell’inglese e del francese viaggiando e frequentando corsi linguistici all’estero. É il Direttore Responsabile della testata giornalistica on-line Follow Me Magazine ma collabora anche per “Montecarlo In”, "Weekly Magazine", “Area Wellness”, "Leisure & News International”, “Elaborare 4x4”,“Travel Quotidiano” e “Week – end Premium”. È docente al Master “Comunicazione per il settore enologico e il territorio” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e ha anche collaborato in diversi progetti europei e di Legislazione Turistica che le hanno permesso di accompagnare gruppi in molte destinazioni del mondo. È iscritta al GIST cioè al Gruppo Italiano Stampa Turistica. Appassionata per culture, tradizioni e paesaggi di altri popoli ha fotografato molti Paesi.

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