L’Umanesimo 4.0 del nuovo libro di Riccardo Pilat

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Un «artigiano delle idee», come si autodefinisce il giovane autore triestino, contributor di “Formiche”, che propone un’originale «esame della tematica europea»

Con “l’armonia del potere” Riccardo Pilat, triestino, classe 1995, saggista e fondatore della piattaforma internazionale “Idee per il XXI secolo“, intraprende nuove idee brillanti, per condurre il lettore dalla consapevolezza dello smarrimento machiavellico italiano, fino a riproporre un nuovo e interessante “Umanesimo 4.0“.

Oltre al dato filosofico, il testo disserta anche su quello politico ed economico: dalla situazione europea e balcanica a quella americana e russa, fino ad attuare un’interessante riflessione sul ruolo delle nuove generazioni riguardo le prossime sfide globali, sulla base delle esperienze dell’autore, contributor di “Formiche“, saggista e comunicatore, già delegato alla Committee on World Food Security, da sempre impegnato nello sviluppo di relazioni istituzionali capaci di creare valore per la costruzione di un benessere comune e condiviso.

Il saggio s’incentra in particolar modo sul convitato di pietra europeo e sul ruolo che l’Italia si è trovata a ricoprire in questo impasse socio economico ormai stagnante e legato ancora a vecchie strategie di mercato e alleanze politiche di convenienza. Un’analisi politica, quindi, sotto una diversa lettura e con uno spirito costruttivo, in cui l’autore tenta di dare gli strumenti per considerare una visione spaziale delle fenomelogie in atto: dalla crisi del linguaggio ai mutamenti repentini del contesto internazionale prendendo in considerazione la consapevolezza di un nuovo baricentro economico.

                        Riccardo Pilat

Il saggio quindi si propone come lente d’ingrandimento per studiare il fenomeno della globalizzazione nella sua essenza e nella sua estensione tentando di proporre un possibile cambio di paradigma capitalista per lo sviluppo maggiormente sostenibile e la tutela del bene comune. Pilat, membro del comitato scientifico di Angi (Associazione nazionale giovani innovatori) e membro del comitato promotore di Atena Innova (Fondazione Atena Onlus) è il vicepresidente dell’Aeg (Associazione europea dei giovani) con delega alla digitalizzazione e innovazione.

 

Edward Borg Olivier

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