Al “Marchese” l’Amaro bar, il primo in Europa e vera e propria frontiera del beverage mondiale nel centro di Roma

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Una miscela di sapori e un gioco di abbinamenti come ristorante o per aperitivi a base di cocktail

A pochi passi dall’Ara Pacis, il “Marchese” non solo  si presenta come un affascinate ristorante dove poter mangiare piatti tipici della tradizione romana realizzati con i migliori ingredienti ma dove è anche possibile gustare esclusivi cocktail serviti al bancone del primo Amaro Bar d’Europa, che vanta oltre 500 etichette di prodotto, tutte italiane, tra cui scegliere: dai brand più altisonanti a quelli derivanti da piccolissime produzioni del nostro territorio che viene finalmente valorizzato sotto questo aspetto. Ogni cocktail è ricerca della perfezione attraverso l’utilizzo di ingredienti pregiati, la maestria nel miscelarli, il servizio in bicchieri in cristallo e il ghiaccio tagliato a mano.

Il racconto in carta dei cocktail non svelerà tutti gli ingredienti, bensì solo lo spirito o la base alcolica e offrirà delle indicazioni di gusto, per far vivere un’esperienza che sia più semplice e immediata. “Colosseo” è un drink omaggio alla Città eterna intenso con base Bourbon, un twist su un classico whisky sour con una piccola modifica (l’estratto di pesca è acidificato, c’è lo sciroppo di ravanello fatto in casa e si percepisce la presenza del liquore di liquirizia Nonna Marisa). Il cocktail è dissetante, rinfrescante e inusuale, confonde le percezioni delle radici quali quelli della liquirizia e del ravanello, e il tutto viene shakerato con qualche foglia di menta che lo apre agli odori e ai sentori estivi.

Borghese” nasce invece da un’idea che arriva dagli anni ’80, quella di un drink consumato al bancone di un bar bevendo Prosecco e mangiando noccioline. Il cocktail è stato reso più attuale facendo un cordiale in casa con noccioline e mango, con Prosecco, per un’esplosione di sapore in bocca effervescente e spumeggiante.Vittorio” è complesso: per lui sono state abbinate al latte Kefir, una banana e delle spezie esotiche come cannella, chiodi di garofano e pimento. La miscela poi viene lavorata con zucchero e limone per creare l’effetto sour, aggiungendo del rum e un amaro mennula, alla mandorla. Il drink è tropicale, esotico ma non troppo, rotondo e delicato, perfetto per tutte le ore, anche come dopo pasto. Ogni cocktail è un gioco di sorprese svelate, basi semplici utilizzate con grande tecnica e creatività, per un’esperienza sempre diversa e un’emozione consapevole, stimolando il palato e la mente.

Tutti i drink sono senza proteine animali all’interno, quindi non c’è il classico albume d’uovo ma un’acquafaba di ceci che ha lo stesso potere emulsionante; non ci sono latti vaccini ma solo vegetali come mandorla, cocco o avena. Inoltre si cerca di fare un uso limitato della plastica, per avere un minor impatto ambientale. Grande importanza viene data all’ideazione e alla preparazione stessa di ciò che comporrà un cocktail come cordiali, sciroppi, infusioni, fake lime, tutti preparati in casa: ci vuole tanto tempo per arrivare a costruire un cocktail di grande gusto e poterlo offrire al cliente nel minor tempo possibile. La percezione, infine, non viene alterata con un alto grado alcolico – i cocktail sono “low abv” (a basso contenuto di alcol) – quanto piuttosto con un grande sapore.

Il nuovo dehors del “Marchese”  è stato realizzato in pieno stile Art Déco, in linea con gli arredi della parte interna del ristorante, con dei tavoli color crema in ferro battuto, immersi in un angolo ricco di fiori dove non mancherà la postazione per i cocktail. A fare ombra allo spazio all’aperto saranno quattro grandi ombrelloni, per un’area del locale che è stata pensata soprattutto per gli aperitivi ma pienamente fruibile anche a cena. «Il nostro dehors è un’isola felice, rilassante, con un fantastico colpo d’occhio sull’Ara Pacis, di forte impatto» – racconta Davide Solari, giovane imprenditore romano e proprietario del ristorante insieme all’amico Lorenzo Renzi – «Le grandi porte finestre del locale rappresentano un intrigante dentro-fuori, facendo sentire gli ospiti in una situazione dinamica».

Il nuovo spazio esterno, infatti, rafforza l’offerta del ristorante cosmopolita ma amante della tradizione, ispirato ai cafè dei boulevard parigini, ma con un’atmosfera che ricorda gli storici bar di Buenos Aires, seppur sempre fortemente radicato nella città, con la sua anima che incarna la romanità, tra la raffinatezza della nobiltà e la veracità del popolo. Il nome del locale del resto è inequivocabilmente ispirato aIl marchese del Grillo” di Alberto Sordi, film di Mario Monicelli, in cui l’attore rappresenta lo spirito inimitabile di Roma, elegante, vero, nobile, ma anche incline all’ironia. Al personaggio che amava trascorrere le sue giornate tra festeggiamenti nei salotti delle ville borghesi con lunghi e ricchi pranzi, sorseggiando grandi vini e liquori, fa da contraltare il Carbonaro: è il tipico popolano dell’epoca, appartenente al ceto povero della società e solito trascorrere il tempo nelle osterie dopo il lavoro, tra vino e cibo genuino, con i piatti della tradizione, semplici, dai sapori decisi preparati dalle massaie.

Ad accompagnare i cocktail, il “Marchese” offre appetizers studiati ad hoc e un piccolo menù dedicato a chi volesse rimanere per cena. I piatti della tradizione capitolina realizzati dal cuoco Daniele Roppo, con delle novità più fresche e adatte all’estate, raccontano, infatti, la bella stagione de “Il Marchese”. Novità di quest’anno in cui si desidera rilassarsi all’aria aperta e crogiolarsi nella bellezza di Roma, è la nuova proposta per l’aperitivo che propone una pinsa romana, nelle varianti con prosciutto e fichi o mortadella e scarola e, perché no, accompagnati dai celeberrimi fritti della casa: le polpette di bollito, i supplì, classici o cacio e pepe, e il nuovo, buonissimo, pomodoro verde fritto servito con mozzarella di bufala. Nuovi signature anche tra i drink del Cocktail & Amaro Bar de Il Marchese che rendono piacevolissimo l’aperitivo o il dopocena con vista sull’Ara Pacis: un dehors esterno come un’isola felice all’ombra di uno dei luoghi più celebri della Città Eterna!

 

Francesca Sirignani

Foto @ Marchese

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Francesca Sirignani
Giornalista pubblicista specializzata in tematiche turistiche ed europee. Ha conseguito una laurea in Giurisprudenza – indirizzo transnazionale e, dopo aver ottenuto la seconda laurea in Studi Europei ed Internazionali, ha approfondito la conoscenza dell’inglese e del francese viaggiando e frequentando corsi linguistici all’estero. É il Direttore Responsabile della testata giornalistica on-line Follow Me Magazine ma collabora anche per “Montecarlo In”, "Weekly Magazine", “Area Wellness”, "Leisure & News International”, “Elaborare 4x4”,“Travel Quotidiano” e “Week – end Premium”. È docente al Master “Comunicazione per il settore enologico e il territorio” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e ha anche collaborato in diversi progetti europei e di Legislazione Turistica che le hanno permesso di accompagnare gruppi in molte destinazioni del mondo. È iscritta al GIST cioè al Gruppo Italiano Stampa Turistica. Appassionata per culture, tradizioni e paesaggi di altri popoli ha fotografato molti Paesi.

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