Castel Monastero: un’esperienza di gusto irripetibile

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Un luogo magico nel cuore del Chianti votato per l’ottimo cibo, natura, storia e spirito per l’arte e la bellezza

Situata in un’area che abbraccia le province di Firenze e Siena, quella del Chianti è una regione così variegata nei suoi paesaggi e panorami che caratterizza la bellezza della Toscana. In questo territorio così affascinante si trova Castel Monastero, un antico borgo medioevale abbracciato da mura possenti che hanno resistito al tempo, non rinnegando le tracce del suo passato: dapprima uno sperduto monastero, avvolto solo dal silenzio e dalla pace delle colline toscane – era l’XI secolo – poi buen retiro della nobile famiglia dei Chigi Saracini, una cattedrale di stile nel rigoglioso deserto verde di filari a due passi da Siena.

Oggi è un sofisticato resort, membro di The Leading Hotels of the World, che rende omaggio alle nobili origini con un’ospitalità dal sapore nostrano, ma rispolverando antichi rituali di impeccabile accoglienza, un’eccellenza gastronomica sublimata dalla complicità di vitigni doc e un’innata vocazione alla remise en forme. Castel Monastero si traduce in 74 camere, suite e una villa; 2 ristoranti il ristorante gourmet “Contrada” e il ristorante toscano “La Cantina” ricavato nella cantina duecentesca del borgo; la Spa con 8 sale trattamenti, la zona “aqua benessere” e 3 piscine esterne che sembrano quasi formare una cascata, colonna sonora perfetta di giornate che avvolgono momenti di puro relax. La Spa di Castel Monastero racchiude, inoltre, un angolo privato, la Spa Suite, riservata a chi desidera vivere l’esperienza spa nella privacy più totale.

Le 74 camere e suite, insieme alla villa, rendono omaggio all’eleganza rustica e armoniosa delle antiche dimore toscane. Grazie a un sapiente restauro, i casali conservano intatti i caratteri dell’architettura di campagna, con i suoi raffinati materiali – dai legni antichi, al cotto, ai tessuti – mixati con elementi in stile contemporaneo che personalizzano, rendendo uniche, le singole camere. L’utilizzo di prodotti rigorosamente a chilometro zero contraddistingue il ristorante La Cantina, dove le materie prime si esaltano nella loro purezza senza essere contaminate da complesse rielaborazioni.

Più strutturato l’approccio del ristorante gastronomico Contrada, affacciato sulla piazzetta del borgo, è la punta di diamante del resort, imperniato sull’alta cucina, crocevia tra classicità e creatività contemporanea, aperto anche agli ospiti esterni. I menù seguono i cicli delle stagioni, i colori dei piatti si trasformano durante l’anno insieme a quelli delle colline e dei vigneti che circondano il borgo. I piatti, ricercati ma ispirati alla tradizione culinaria italiana e toscana, reinterpretano sapientemente e creativamente gli antichi sapori di questa terra.

I due ristoranti si differenziano anche nello stile degli interni: architettura rustico-rinascimentale con un respiro contemporaneo per il Contrada, suddiviso in salette per garantire la massima privacy per chi desideri festeggiare un evento privato o per una sofisticata cena a lume di candela. Botti del 1600, dove per secoli ha riposato il Chianti della tenuta, soffitto a volte, mattoni a vista e pavimento in cotto originale per l’atmosfera de La Cantina, trattoria decontracté dal sapore verace. Castel Monastero quest’anno vanta l’arrivo del talento e dell’amore incondizionato per i prodotti del territorio di Mirko Capretti. Lo Chef è rimasto folgorato dalla bellezza del borgo medioevale trasformato in hotel diffuso e della Toscana. Soprattutto per quanto riguarda l’importanza delle antiche tradizioni culinarie, che qui sono state custodite e valorizzate come elementi preziosi di un’evoluzione a cui non ci si può sottrarre, ma al tempo stesso a cui non possono venire meno.

A Castel Monastero, lo Chef è responsabile del concetto di ristorazione a 360°: dalle colazioni – da sempre un momento indimenticabile per gli ospiti del resort -, al pranzo de “La Cantina”, agli aperitivi nella suggestiva piazzetta, fino al ristorante gourmet “Contrada”, dove fascino ed eleganza della location sono il denominatore comune anche dei suoi sofisticati menù. «Tradizioni e usanze “povere e popolari”, ricette tramandate di generazione in generazione e l’unicità delle materie prime del territorio sono il punto di partenza estremamente stimolante della mia idea di cucina» sottolinea Caprotti.

Stimolante, pacifico, incantevole, Castel Monastero ti riempie di gratitudine e di felicità: qui tutto è rallentato, persino il tempo segue un ritmo fluido, scandito dalla luce che inonda la reggia, la chiesa (sposarsi a Castel Monastero ha un fascino principesco), la piazza e i due casali dove fa capolino la stella dei Chigi Saracini, assieme allo stemma di famiglia. Il personale è molto professionale e attento alle esigenze degli ospiti, pur rimanendo discreto. Tutto è semplicemente fantastico. Elegante, armonioso, lussuoso ma accogliente. Una gioia per la vista, il corpo e il cuore. Dal momento in cui si varca il suo ingresso, si ha la conferma di aver fatto la scelta giusta.

 

Francesca Sirignani

Foto @  Castel Monastero

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Francesca Sirignani
Giornalista pubblicista specializzata in tematiche turistiche ed europee. Ha conseguito una laurea in Giurisprudenza – indirizzo transnazionale e, dopo aver ottenuto la seconda laurea in Studi Europei ed Internazionali, ha approfondito la conoscenza dell’inglese e del francese viaggiando e frequentando corsi linguistici all’estero. É il Direttore Responsabile della testata giornalistica on-line Follow Me Magazine ma collabora anche per “Montecarlo In”, "Weekly Magazine", “Area Wellness”, "Leisure & News International”, “Elaborare 4x4”,“Travel Quotidiano” e “Week – end Premium”. È docente al Master “Comunicazione per il settore enologico e il territorio” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e ha anche collaborato in diversi progetti europei e di Legislazione Turistica che le hanno permesso di accompagnare gruppi in molte destinazioni del mondo. È iscritta al GIST cioè al Gruppo Italiano Stampa Turistica. Appassionata per culture, tradizioni e paesaggi di altri popoli ha fotografato molti Paesi.

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