Greenland: spettacolo, tripudio visivo e tanta azione nel nuovo film con Gerard Butler
“Greenland“, pur presentando una serie di cliché legati alle produzioni americane degli ultimi decenni, ha un buon ritmo tenendo alta la suspense. Ric Roman Waugh dimostra ormai di avere una certa dimestichezza con il genere action/thriller, come aveva mostrato in “Angel Has Fallen”. Struttura narrativa estremamente simile a “2012” di Roland Emmerich senza tuttavia scivolare nel retorico. Al contrario, la pellicola denuncia molto sottilmente lo stato in cui versa la società americana, vittima della violenza e dell’eccessivo potere conferito alle forze dell’ordine. Altro punto di contatto con “2012” è la famiglia tradizionale che anche in questa pellicola viene difesa, il che non è mai un errore se non preclude altre tipologie di gruppo familiari.
La seconda tematica affrontata è la morte, tipica dei disaster movie e la selezione di coloro che dovranno salvarsi, operata dai governi mondiali in base alle necessità legate alla ricostruzione del genere umano. In tal modo viene fatta una velata critica alle istituzioni, ree di nascondere la verità alla popolazione. Indubbiamente vi sono le allusioni all’attuale crisi sanitaria, con una serie di implicazioni ancora non chiare. Accettabile la sceneggiatura che sostiene prove attoriali senza lode e senza infamia. Gerard Butler, alla seconda interpretazione sotto la regia di Waugh, conferma la fase ascendente della sua carriera, lasciandosi alle spalle esperienze traumatiche come “300” di Zack Snyder.
In questo contesto l’attore britannico è anche tra i produttori assieme alla sua casa di produzione, la G-BASE. Rivediamo anche Morena Baccarin, la quale aveva già debuttato nel cinema mainstream con Deadpool e nel sequel Deadpool 2. Anche qui interpreta la compagna del protagonista e, pure in questo caso si può dire che il suo uomo non sia propriamente un eroe, come si vedrà in alcune scene. Dopotutto quella che il film rappresenta è l’umanità, con tutti i suoi difetti e pregi. Sul piano tecnico film ineccepibile, eccezion fatta per l’uso della CGI in un paio di frangenti. Alcune inquadrature molto suggestive.
Trama: John Garrity è un ingegnere edile che sta cercando di recuperare il rapporto con la moglie e nel mentre affronta i problemi di salute del figlio. Nel frattempo, gli scienziati individuano una cometa proveniente da un altro sistema solare affermando che non è un pericolo per il pianeta Terra. Tuttavia, presto emergerà una sconvolgente verità che costringerà il nostro protagonista a lottare per la sua sopravvivenza attraverso colpi di scena che lo metteranno di fronte a situazioni difficili in cui emergerà il suo lato più umano. Attaccamento ai propri cari, amore, sentimenti e anche disperazione di un’umanità di fronte all’ennesimo disastro planetario. Prevarrà l’istinto di sopravvivenza o l’amore verso il prossimo? Chi si salverà?
Camillo Palmieri
Foto © Lucky Red
Titolo: Greenland
Regista: Ric Roman Waugh
Anno di produzione:2020
Cast: Gerard Butler, Morena Baccarin, David Denman, Scott Glenn, Brandon Quinn
Ambientazione: Usa, Canada, Groenlandia
Distribuzione: Universal Pictures, Lucky Red