Malcom & Marie, tutto in una notte

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Malcom & Marie

Il potere di un “grazie”. Un intenso dramma romantico in esclusiva per Netflix

Abiti eleganti, tacco alto, fine di una serata speciale. Una porta si chiude ed entra in scena il rapporto tra Malcom & Marie.

Incisivo, riflessivo, psicologico, a tratti ipnotico, per niente banale.

Malcom & Marie, disponibile su Netflix, è un dramma romantico, un film che non ti lascia impassibile. Dopo pochi minuti si diventa spettatori di una storia d’amore che vive una crisi. Non c’è una pausa, non un momento di esitazione. Si passa da una stanza all’altra della casa, si esce fuori, si rientra. In tutto questo le parole e gli sguardi sono al centro dell’attenzione per tutta la durata del film.

Malcom & MarieDal buco della serratura assistiamo a incomprensioni non chiarite, frasi non dette. Strizziamo gli occhi di fronte alle parole urlate, agli insulti gratuiti, al nervosismo di una serata che si trasforma in un continuo botta e risposta di una coppia dove il dialogo diventa espressione impassibile di una realtà indifferente all’apparente amore che li lega.

Uno sguardo alla storia

La pellicola in bianco e nero, scritta e diretta da Sam Levinson ha due protagonisti assoluti, la giovane Zendaya e John David Washington. Un dramma romantico.

Malcom & MarieI due fidanzati tornano a casa dopo il trionfo dell’anteprima del film di Malcom che sarà sicuramente un imminente successo finanziario e di critica. La serata subisce una svolta decisamente inaspettata. Emergono le rivelazioni sulla loro relazione mettendo alla prova la forza del loro amore.

Da evidenziare l’originalità del film che è un’ode ai grandi romanzi di Hollywood, un’espressione commovente della fiducia nel futuro del settore cinematografico.

Il lavoro durante la pandemia

La realizzazione del film resterà nella storia. È stato scritto, girato e modificato in piena pandemia, tra aprile e settembre 2020.

«Siamo stati chiusi un giorno prima della data prevista per l’inizio delle riprese. Abbiamo continuato ad aspettare ma poi sono passate sei settimane e HBO ci ha detto che l’avremmo fatto» ricorda Levinson. Il regista dice che mentre osservava così tante industrie chiudere e aumentare la perdita di posti di lavoro si è sentito un immediato senso di responsabilità nei confronti della troupe con cui aveva collaborato. Così è stato tutto organizzato in sicurezza, rispettando le restrizioni.

Una collaborazione intensa

Negli ultimi anni Zendaya e Levinson hanno creato un ottimo rapporto di lavoro tanto che l’attrice attribuisce allo scrittore-regista il merito di essere stato il suo “faro creativo” durante la quarantena.

«Ho pensato, qual è la cosa peggiore che un partner può fare all’altro?» si domanda Levinson. Cosa significa realmente partnership, il cui lavoro è la priorità? Quali sono i contributi che ci portiamo l’un l’altro e come ci si sente quando questi contributi non vengono riconosciuti?

Sostanzialmente è questa la base dalla quale si dipana la discussione.

I protagonisti

Zendaya e John David Washington sono perfetti nei loro ruoli. Sono i personaggi che non ti aspetti quelli che ti stupiscono completamente. La complicità che si è innescata tra di loro, la naturalezza con la quale si sono lasciati andare ai loro ruoli così intimi sono gli ingredienti alla base di Malcom & Marie.

Zendaya, vincitrice nel 2020 di un Emmy Award come miglior attrice protagonista nella serie drammatica Euphoria, è perfetta nel suo personaggio. Si mette a nudo, mostra ogni sua singola sfaccettatura, non frappone niente fra se stessa e la macchina da presa. Dalla sua interpretazione scaturisce l’amore incondizionato e il suo carattere con tutte le problematiche vissute e che l’hanno profondamente ferita. Zendaya è Marie, il suo ruolo le scorre nelle vene e si percepisce. Prossimamente la vedremo in Dune della Warner Bros.

John David Washington è reduce dal successo di Tenet dove ha interpretato il protagonista. Nelle scene iniziali si lascia andare alla musica, balla e canta mostrando non solo le sue doti di attore ma anche la sua agilità, non dimentichiamo che prima di scoprire il mondo del cinema è stato calciatore professionista. Ti ipnotizza nelle sue improvvisazioni, del resto anche il regista ha dichiarato che alcune scene non sono state provate, non erano previste e lo scatto che ne consegue è del tutto affascinante. Bravo, incisivo e naturale.

Entrambi gli attori sono anche produttori del film. Hanno collaborato con il regista dimostrando come sia possibile filmare in sicurezza durante il covid.

Il potere di una parola semplice eppure così energica

Che potere può avere la parola grazie? Cosa può innescare in una coppia la mancanza di un termine così semplice eppure così intenso e rassicurante, soprattutto se pronunciato di fronte a una platea importante?

Ma come ci si rialza in piedi dopo una notte di discussioni infinite? Come si può voltare pagina senza cancellare le parole urlate che feriscono?

Il regista ci lascia con un’interpretazione del tutto personale di quel che potrebbe essere il finale senza dimenticare l’importanza del dialogo, potente come un uragano capace di spazzare via una casa ma forse anche di rafforzare rapporti.

 

Alessandra Caputo

Foto © Dominic Miller/Netflix

 

 

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Alessandra Caputo
Classe 78, giornalista pubblicista, laureata in Lettere Moderne, scrittrice, mamma orgogliosa. Ha scritto di cronaca, spettacolo e cultura in quotidiani, riviste settimanali, mensili e sul web. Per diversi anni si è dedicata al settore viaggi e turismo dove la sua creatività si è integrata alla descrizione della realtà. Oltre al turismo oggi si dedica anche al settore cinematografico e agli amati libri. Appassionata della vita, della lettura, dell’arte e della cucina, senza seguire un ordine preciso delle cose ama ritagliare un piccolo spazio per tutto.

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